Elisa possenti nasce a bologna nel 1970, vive nella campagna toscana in provincia di pisa dove lavora come insegnante e libera professionista, occupandosi di arte visiva e illustrazione.
Dopo aver frequentato gli studi artistici al liceo di lucca si specializza in “pittura e disegno dal vero” presso l’accademia di belle arti di firenze, iniziando a dipingere e ad affinare la propria tecnica dedicandosi all’illustrazione di fiabe e favole per bambini. Terminati gli studi partecipa a stage di noti illustratori e presto inizia a collaborare con editori italiani e stranieri di libri e riviste per l’infanzia.
Nel 1997 esce il suo primo libro illustrato per l’infanzia “le chat dans le violon” per le edizioni grandir, di orange (francia). Segue, nello stesso anno, “iris e il gatto nero” il primo libro, tradotto poi in varie lingue, per le edizioni san paolo di milano con le quali pubblicherà a lungo. Da lì un seguito importante di collaborazioni e di selezioni a mostre nazionali ed internazionali dedicate all’infanzia.
L’esperienza di illustratrice di storie per bambini le permette di entrare in diretto contatto con i piccoli lettori e, su commissione di enti e editori, prepara per loro divertenti laboratori creativi e pittorici solitamente in tema con le storie da lei illustrate. Tutt’ora si dedica ad attività di laboratorio coi più piccoli “sporcandosi le mani” con tecniche di tutti i tipi e creando immagini fantastiche e personaggi mostruosi per bambini, italiani, nelle scuole, e per bambini stranieri, nel tempo libero.
Dal 2004 al 2015 si apre una lunga parentesi nel suo percorso pittorico. Elisa entra nel settore della decorazione del mobile e del ferro battuto lavorando come decoratrice per una nota azienda di arredamento di lusso. Suo malgrado si dedica per molti anni a questa attività, assai meno creativa della pittura, che le permette però di introdurre tra le proprie conoscenze artistiche tecniche nuove e modi differenti di dipingere, avvicinando due mondi, quello della decorazione e quello della pittura, che in realtà non hanno molto in comune, se non l’utilizzo manuale del pennello. Cercando un arricchimento artistico personale sperimenta la creazione di lavorazioni insolite. Accosta l’acquerello alla foglia oro, la tavola in legno alla foglia argento cercando effetti di trasparenza e luce. Introduce le terre nella preparazione di alcuni colori e intonaca le stoffe cercando una superficie simile al muro.
Realizza in quegli anni alcuni murales e una vetrata per clienti privati e collabora con alcune gallerie. Ricomincia quindi con la pittura libera, che la affascina moltissimo, la pittura che le permette di esprimere in un gesto una sensazione, un sentimento. Si appassiona ad alcuni temi, ad alcuni soggetti, poi se ne priva completamente facendo a meno del soggetto, cercando l’espressione pura, fatta di gesti.
Tuttora lavora su quadri di varie dimensioni, arricchisce il suo mondo con incisioni e guache, e non rinuncia mai al mondo del disegno e dell’espressione su carta, nel quale trova l’origine e l’ispirazione per ogni altra idea.