Il progetto di sistemazione dell’area concorsuale assolve a tutte le richieste poste nel quadro esigenziale, e per alcune come l’area a parcheggi regionali e gli spazi comuni sviluppa delle superfici maggiori. L’intervento si struttura sul fondamento che per la progettazione di una porzione di città sia fondamentale trattare gli spazi inedificati non come spazi di risulta, ma bensì come luoghi strutturanti l’ambiente urbano e che gerarchicamente sia importante quanto l’ambiente edificato. Il parco urbano, elemento propulsivo di una nuova vitalità urbana, è strutturato intorno a trè piazze policentriche da cui si diparte una maglia di percorsi pedonali e ciclabili che mettono in collegamento questo luogo con l’urbanizzato circondario e in particolare con il sistema del verde già esistente, fra villa de cappa, attraverso piazza savoia e lo spazio verde situato a ovest di via monsignor bologna, situati a livelli notevolmente divergenti e che il progetto attraverso il nuovo sistema di percorsi con la struttura della sede regionale cercano una soluzione a questa discrepanza morfologica della zona. Il parco e la sede regionale dialogano fra l’oro come se fossero continuum uno dell’altro, sia nelle forme architettoniche, orientate a una organicità volta ad abbracciare l’utente che percorre questi spazi, e sia nelle funzioni in quanto la sede regionale incastrata nel dislivello fra piazza di savoia e l’ex campo sportivo situato a – 11 m l’uno rispetto all’altro, crea degli spazi pubblici al di sotto della stessa sede regionale, che si solleva da terra di 6, 5 m rispetto al piano di calpestio del parco posto al livello – 1 del piano progettuale, che diverranno degli spazzi a servizio degli congiuntamente alla dislocazione di alcuni assessorati allo stesso livello di calpestio del piano parco creando una diretta trasmittanza fra le varie funzioni.
La sede regionale è costituito da una architettura costituita da tre volumi irregolari incastrati fra loro, che si orientano e prendono forma insinuandosi all’interno del sistema del verde.
Il volume più basso di forma ovoidale, sviluppantesi su due livelli, dal piano -1 al piano 0, è il volume che permette l’accesso alla sede regionale, mettendosi in collegamento con lo spazio porticato formantesi al di sotto della sede regionale e gli spazi inedificati limitrofi, in questa porzione di struttura vi sono contenuti in parte assessorati e servizi dedicati al cittadino.
Un altro volume è rappresentato da una forma organica a s di 4 livelli fuori terra, realizzata con una struttura mista c.a, e acciaio, con un involucro completamente costituito da una struttura a doppie vetrate con ampia camera d’aria di 40 cm con funzione di effetto camino, rispetto alla pelle interna dell’edificio. In questo volume sono contenute in particolare gli uffici dei dipendenti, con annessi i relativi servizi e gli archivi magazzini, distribuiti questi ultimi, in ogni singolo livello.
I collegamenti verticali sono rappresentati da tre collegamenti verticali, costituito da doppio ascensore con scale nella zona centrale dell’edificio, e due collegamenti laterali con scala circolare e relativo ascensore di forma cilindrica, colleganti la struttura su tutti livelli.
L’ultimo volume, di forma prismatica contiene gli uffici di rappresentanza, la sala del consiglio regionale e la sala della giunta regionale in collegamento con il volume precedente.
La sala consigliare si trova a l’ultimo livello di questo volume, rivolta verso la zona parco con una trasparenza dei volumi che permetta di rimettere in contatto le istituzioni con il cittadino, facendo riappropriare a questa architettura il suo valore sociale, altamente rappresentativo e non come semplice involucro contenente delle funzioni.
I volumi, tranne quello prismatico, presentano il tetto verde con varie specie arboree con funzione di isolamento termo acustico naturale e quello di integrare maggiormente la sede regionale con il sistema del verde. Da una vista dall’alto dell’intervento 70% dei volumi, se pur di ampie dimensioni, risultano completamente integrati con il sistema del verde.
Il parco presenta una tensostruttura di 2200 mq con la funzione di proteggere i percorsi principali, rendendo percorribili questi ultimi sia nei periodi piovosi che di forte soleggiamento, rendendo maggiormente agibile gli accessi alla sede regionale.
Il parco presenta nel suo interrato un ampio parcheggio con 212 posti auto, con accesso da via monsignor bologna, attraverso delle rampe che portano al livello -2, dal cui livello tramite delle scale ed ascensori si potrà accedere accede al piano parco -1.
Il progetto inoltre crea un collegamento con l’area verde situata a est di via monsignor bologna, attraverso due ponti ciclo pedonali, che attraverso un gioco di dislivelli del parco in progetto, crea un’unione sia visiva che reale di queste due aree verdi, divise attualmente dal sistema viabilistico.
Si prevede una sistemazione dell’assetto viabilistico, che prevede la creazione di un nuovo collegamento carrabile tra via angelo scatalone e via monsignor bologna, attraverso il costeggiamento dell’area parco, con la formazione di due rondò, uno nell’incrocio di queste due vie e uno all’incrocio tra via trevisonno e via monsignor bologna, è prevista inoltre l’eliminazione dei parcheggi perimetrali alle aree pubbliche i quali verranno dirottati nell’area parcheggio interrata del parco.
La sede regionale rispetta le distanze dai confini, come prescritto nel regolamento, l’altezza dello stesso è variabile, rispetto a piazza savoia presenta un’altezza di 12,3 m, mentre rispetto a l’area parco posta a un livello -11 m rispetto a piazza savoia presenta un’altezza di 22,2 m.
L’altezza crea un giusto rapporto con l’edificato esistente e gli spazzi pubblici, ponendosi come un volume contemporaneo con una forma organica scultorea altamente rappresentativo rispetto alle funzioni contenute, con l’obbiettivo di divenire un polo attrattore urbano oltre che per le funzioni contenute, per le sue valenze architettoniche. La trasparenza dei volumi hanno una valenza morale rispetto alla società, l’idea di dare trasparenza fra ciò che avviene nelle istituzioni e la vita del cittadino, da intendersi come un tutt’uno, la continuazione dell’uno nell’altro.
Il progetto si pone come obbiettivo oltre quanto già detto quello di ridare all’architettura, nell’attuale citta contemporanea, il suo vero ruolo sociale e rappresentativo.
Dimensioni
-piano parcheggi regionali 3170 mq comprensivo di corsie di manovra e servizi, 86 posti auto.
-parcheggio interrato parco, 4959 mq, 214 posti auto.
Piano terra:
-spazzi comuni 865 mq -uffici dipendenti 1225 mq -archivi e magazzini 171 mq
Piano 0:
-spazzi comuni 1330 mq -uffici rappresentanza 750 mq -archivi e magazzini 171 mq
Piano1:
Uffici dipendenti 1548 mq -uffici rappresentanza 419 mq - archivi e magazzini 171 mq
Piano2:
-uffici dipendenti 1548 mq -uffici rappresentanza 363 mq-sala giunta regionale 100 mq
- archivi e magazzini 171 mq
Piano3:
-uffici dipendenti 1548 mq - sala consiglio regionale 500 mq - archivi e magazzini 171 mq
Piano4:
-uffici dipendenti 1548 mq - archivi e magazzini 171 mq
Vengono inoltre creati:
-strade carrabili di progetto 1500 mq.
–area destinata a spazzi pubblici, parco, piazze percorsi pedonali 16619 mq
-tensostruttura inserita nell’area parco di 2200 mq.
La composizione strutturale dell’edificio e gli impianti elettrici e speciali saranno volti a rendere la struttura energeticamente a consumo quasi zero. Il tipo particolare di struttura, caratterizzata tra l’altro dalla presenza di un ’intercapedine tra i vetri esterni della facciata e quelli interni, ottimizza l'afflusso di luce solare e riduce al minimo la necessità di illuminazione artificiale, oltre a creare un effetto camino per promuovere un'efficace ventilazione naturale. Si prevede un sistema di recupero delle acque piovane che verrà impiegato per l’irrigazione del parco, posizionato nel piano interrato destinato a parcheggi e che accoglie tra l’altro: centro elaborazione dati, centro stampa, centralino telefonico, archivi, magazzini, impianti elettrici e meccanici, allacciamenti.
Per minimizzare i consumi termici ed elettrici, si farà largo uso delle fonti rinnovabili, quali solare fotovoltaico e termico, impianto geotermico e verranno installati un impianto a trigenerazione e un sistema di bms (building management system).
In particolare, si sfrutteranno i piastri della struttura e l’ampia superficie a disposizione destinata a parco, per la realizzazione di un impianto geotermico che permetterà di ottenere la maggior parte dell’energia termica necessaria a soddisfare le esigenze della struttura. Abbinata a questa tecnologia, si propone un impianto di condizionamento a pompe di calore terra- acqua.
Le vetrate interne verranno costruite mediante l’utilizzo di moduli fotovoltaici vetro – vetro per la realizzazione di energia elettrica. Ad integrazione di questo impianto fotovoltaico, si prevede l’utilizzo di celle solari particolari per sfruttare la superficie occupata dalle tensostrutture.
Per completare le esigenze di generazione di acqua calda sanitaria, oltre che di energia termica ed elettrica, si propone l’installazione di un sistema di trigenerazione.
Gli impianti su proposti verranno gestiti mediante un sistema di tipo bms.
Per il controllo degli ambienti e la massimizzazione dell’efficienza energetica, si propone l’impiego di un sistema a controllo totale delle singole stanze ( microclima controllo luci sensore lux/ presenza persone integrazione nativa dali ) che consente di combinare la gestione di impianti hvac, illuminazione e oscuranti (tende, frangisole, ecc.) in un’unica soluzione perfettamente coordinata e integrata. Con questo nuovo sistema, l’automazione degli ambienti offre maggiore flessibilità per soddisfare ogni tipo di requisito. Questo si traduce in numerosi vantaggi per gli utenti: mantenimento della corretta temperatura dell’ambiente, perfette condizioni di illuminazione e ottima qualità dell’aria interna in qualsiasi momento, oltre a un consumo efficiente dell’energia, con conseguente riduzione delle emissioni di co2, a tutela dell’ambiente.
Le valvole sui fan coil saranno a 2 vie, per una portata variabile in funzione della temperatura e dell’occupazione.
Per il controllo della centrale termo frigo , si propone l’ utilizzo di un controllore modulare liberamente programmabile. A tale scopo le pompe di circolazione devono essere a portata variabile con gateway per integrazione nel sistema bms. Verrà impiegata una unità di trattamento aria (uta), nella quale si prevede l’installazione di un inverter di mandata e ripresa con sensore di co2 e qualità dell’aria ,unitamente al by pass del recuperatore della uta.
Le integrazioni seriali ipotizzate per il sistema bms proposto sono :
1. Integrazione seriale rivelazione incendio
2. Integrazione seriale misuratori di energia ad ultrasuoni
3. Integrazione seriale multimetri
4. Integrazione seriale fotovoltaico
5. Integrazione seriale pompe con inverter
6. Integrazione seriale pompe di calore
Per la realizzazione della progettazione preliminare, si stima un tempo pari a sei mesi, mentre per la realizzazione si prevede siano necessari circa tre anni.