Situato all’ultimo piano di un palazzo nel cuore del quartiere trastevere, l’appartamento di 68 mq viene adattato alle esigenze di una famiglia di tre componenti.
L’appartamento si caratterizza per la presenza di 2 muri portanti nella zona centrale che organizzano rigidamente l’impianto planimetrico e condizionano la fruizione degli spazi e la connessione delle zone tra di loro.
La realizzazione di grandi aperture su questi muri, consente di mettere in comunicazione le parti opposte dell’abitazione.
Il progetto tende alla massima diffusione della luce e all’espansione percettiva degli spazi ottenuta sfruttando le altezze a disposizione, utilizzando materiali come il marmo di carrara.
L’utilizzo deghi specchi conferisce con la propria riflessione un aspetto di evanescenza e immaterialità all’ambiente. La luce si diffonde, si riflette percorrendo trasversalmente i muri di spina e lo spazio raggiungendo tutti gli ambienti.
La parete della camera da letto si smaterializza completamente grazie all’impiego degli specchi a tutt’altezza in continuità con il cristallo della doccia, sembrando essa stessa una prolunga dello spazio verso l’esterno.
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