Càret Studio

L'idea principale del padiglione è quella di sospendere un volume bianco e mantenere lo spazio del piano terra in continuità con il giardino. Gli spazi al primo piano ospitano tutte le funzioni "per adulti" e il piano terra è interamente dedicato ai bambini. La particolare forma del tetto è sviluppata per un perfetto orientamento sud per ottimizzare la produzione di energia, e sull'altro piano per avere un'illuminazione diffusa a nord.

Il gruppo selezionato dalla giuria di europan 12 con il progetto "costruire la tranquillità" nel 2013, è invitato dal cliente a partecipare alla seconda fase di selezione, portando ad un più profondo livello di definizione del progetto di densificazione del complesso residenziale a monaco e ripensare alcuni dei principi sviluppati nella prima fase. Il progetto ha vinto questa seconda fase di selezione. I tre blocchi abitativi sono separati da corpi vetrati che svolgono la duplice funzione di espandere lo spazio di vita, schermando allo stesso tempo la corte interna dal rumore di chiemgaustrasse. Le diverse tipologie di appartamento ruotano intorno al "nucleo" di servizio centrale: la camera da letto si affaccia sul cortile con piccole terrazze mentre la zona giorno è protetta dalla strada principale a sud attraverso un telaio innovativo, molto efficiente in termini di riduzione del rumore.

Castelnuovo è una piccola città nel centro d'italia. Nel corso del 2009 un terremoto ha colpito duramente la città con conseguenze devastanti. Dopo il terremoto gli abitanti della città furono costretti a trasferirsi in un campo di emercengy situato sul campo da calcio precedente. Il nuovo "villaggio" era composto solo da case temporanee, e non avevano alcun posto per attività comuni, eccetto per una chiesa situata in una tenda più grande. Insieme all'università di firenze decidiamo di dare al sindaco della città un progetto definitivo per un centro civico per ospitare un programma semplice e fondamentale: chiesa, uffici, spazi polifunzionali, day-hospital. Il design si sviluppa attorno a tre blocchi principali che rappresentano i tre principali gruppi di funzioni. L'intersezione degli spazi principali genera una sala comune con i servizi igienici e il day-hospital. Il progetto sviluppato in una seconda fase con un team di ingegneri doveva essere realizzato con una tecnologia di legno prefabbricata, per semplificare e accelerare il processo di costruzione.

Il progetto consiste nella ristrutturazione e ampliamento di un edificio esistente nel centro di viareggio. Pensiamo agli elementi funzionali come a volumi in grado di arricchire lo spazio e di avere molteplici funzioni. La cucina diventa una scala eterna che si unisce al giardino e al balcone e la lavanderia è fusa con le scale interne per diventare l'elemento che risparmia il "pubblico" e la parte più privata della casa. La scelta del materiale segue la tradizione della città ma in modo funzionale, tutte le scelte strutturali sono nel modo di dare il massimo della flessibilità degli spazi interni.

La ricerca ha analizzato la situazione del riutilizzo della piattaforma petrolifera in tutto il mondo, quindi si addentra nella parte più critica del mare italiano. Che tipo di scenari si possono immaginare quando l'estrazione di petrolio e gas naturale diminuisce? Che tipo di opportunità per economie ed ecosistemi alternativi possono emergere? I risultati sono riassunti in tre strategie principali: Re-occupando Lo studio in sezione offre una strategia per massimizzare queste superfici verticalmente per aumentare l'area occupabile. Le nuove superfici attrarranno nuovi occupanti. Queste piattaforme si trasformano in un alloggio e un gateway per chi cerca svago e avventura. Re-sfruttando Ogni singola piattaforma abbandonata può essere trasformata in un nodo lungo una rete di aree di osservazione degli uccelli e siti di immersione. Re-attivazione Il risultato meno ovvio dell'incursione umana è che le strutture ormai deserte hanno iniziato a offrire agli uccelli nuovi punti di sosta lungo le rotte e fornire ai pesci nuovi reef artificiali come gli habitat.

Il progetto è articolato in tre volumi, corrispondenti alle macro-funzioni definite dall'analisi del programma - scuola, palestra, centro civico - che definiscono il nuovo centro per l'aggregazione sociale e giovanile di poggibonsi. Il volume della scuola primaria è orientato lungo l'asse sud-est, alla ricerca della migliore radiazione solare e di fronte al nuovo parco pubblico. La palestra occupa il lato opposto del lotto, orientato perpendicolarmente alla strada principale, e segna un punto di riferimento per i pedoni che arrivano dal centro della città. Il centro civico è il punto di collegamento tra la scuola e la palestra su un asse, e tra il vialetto e l'ingresso pedonale sull'altro. Qui prende forma l'agorà, punto focale del progetto, uno spazio flessibile a doppia altezza che collega visivamente e funzionalmente le varie parti del sistema e la cui scala a terrazze in legno è un luogo di incontro intergenerazionale, socializzazione, spazio per concerti ed eventi.

Il modo di vivere contemporaneo ci pone una domanda, la città è ancora necessaria? Automobili, internet, smartphone danno la possibilità di sentirsi continuamente legati alla parola senza bisogno di uscire, camminare per le strade o passare il tempo in città. La città è solo un elemento per addensare e ottimizzare la grande comunità in meno spazio possibile? Il progetto si propone di rispondere a questa domanda, di rinnovare un'antica fabbrica e trasformarla in una parte di città.

L'opportunità di iniettare nuova vita nei quartieri decentrati si trova negli imprenditori dell'economia produttiva. Taufkirchen è considerato un progetto per il prossimo sviluppo della città, una nuova coesistenza di lavoro e produzione insieme a una serie di spazi collettivi. La diversa natura dei blocchi è fisicamente dichiarata nella sua immagine. Il podio a due piani attrae diverse funzioni fungendo da ingresso per le unità abitative e collegando il parcheggio sottostante. Il residenziale è organizzato in una tipologia lineare posta sopra il podio. L'ambizione architettonica è quella di sviluppare un linguaggio basato su un insieme di moduli semplici che contengano la complessità delle nuove forme di lavoro e di vita; una modularità che consente di collocare il sistema in un contesto diverso senza perdere la sua espressione.

Il progetto inizia come una riflessione su come un nuovo quartiere possa essere un elemento di cambiamento che contribuisca a creare una città intelligente e flessibile. Il processo di rigenerazione verrà implementato a partire dai quartieri circostanti, quindi verso la scala più grande della città. Il nuovo design porta a un livello diverso le unità abitative tipiche, raggruppandole in verticale e orizzontale attorno a un'area verde, definita "sharingarden". Il masterplan riflette su una duplice scala: architettonica, di fronte all'immagine e alla funzionalità del nuovo insediamento, urbana, legato alle connessioni, alle rotte e ai flussi della città. Gli appartamenti concepiti come una reinterpretazione della tipologia di casa tipica di san polten, sono suddivisi in 3 tipologie ognuna caratterizzata da diverse caratteristiche: il giardino per gli appartamenti al piano terra, i terrazzi per gli appartamenti situati al secondo o terzo piano, un verde tetto per gli appartamenti sul tetto. Ogni tipologia è progettata in due diverse opzioni per soddisfare la più ampia gamma di utenti.