Preparazione dell'impasto argilloso
L'argilla, prelevata dalla cava, viene trasportatata nell'azienda e viene sistemata in una apposita aia dove subirà una stagionatura di circa un anno durante il quale, le sostanze organiche ancora presenti, possono trasformarsi a seguito del processo di ossigenazione favorito dal susseguirsi degli agenti atmosferici. Dopo la stagionatura viene prelevata e portata in un grosso scioglitore o turbodissolutore dove si scioglierà con l'acqua che ha il compito di effettuare il lavaggio dell'argilla e di disperdere i sali solubili.
A seguito della scioglitura, l'impasto liquido di argilla viene fatto passare in un apposito setaccio vibrante, che ha lo scopo di trattenere le impurita' presenti nell'argilla e le particelle più granulose. Setacciata viene convogliata in una fossa di contenimento dove un agitatore lento la mantiene costantemente in sospensione evitando che si depositi sul fondo. Dalla vasca di contenimento, mediante una pompa a membrana viene condotta e compressa in una filtropressa costituita da un insieme di piastre rivestite da teli filtranti che permetto la separazione dell'acqua dall'argilla ed il rassodamento di quest'ultima. Dopo un tempo di 6/8 ore l'argilla viene tratta fuori dai dischi e portata alla fase di impastamento e degassazione, attraverso delle apposite macchine chiamate impastatrici-degassatrici nelle quali l'argilla viene omogeneizzata in assenza di aria.
Foggiatura
Dalla bocca di uscita delle impastatrici degassatrici, l'argilla viene portata alle varie lavorazioni che possono essere eseguite o manualmente o con l'aiuto di macchine per la foggiatura mediante stampaggio.
Foggiatura manuale: la tornitura manuale eseguita sul tornio, viene utilizzata per la foggiatura di vasellame o di oggettistica tonda, il torniante infatti, con il solo aiuto delle mani, riesce a conferire all'argilla la forma desiderata.
Foggiatura per pressatura: per la realizzazione di oggetti dei quali occorre riprodurre celermente un gran numero di pezzi, si adotta la tecnica della foggiatura per stampaggio, con l'uso di presse idrauliche sulle quali viene montato un apposito stampo.
Foggiatura per colaggio: in questo caso si adottano argille caoliniche di colorazione biancastra, le qauli vengono sciolte in acqua insieme ad un fluidificante quale il silicato di sodio, la barbottina così ottenuta, viene colata in appositi stampi dove staziona per circa un'ora al trascorrere della quale lo stampo viene svuotato e quindi aperto allo scopo di togliere e rifinire l'oggetto formatosi attorno alle pareti interne dello stampo.
Essicazione
Gli oggetti foggiati, necessitano di un tempo di essicazione per l' evaporazione dell'acqua residua contenuta nell'argilla. Questo processo può avviene naturalmente esponendo gli oggetti all'aria, o forzato mediante l'uso degli essicatori.
Prima cottura
Una volta essicati i manufatti vengono posti in un forno che può essere alimentato elettricamente o a gas. La prima cottura in circa 12 ore, porterà gli oggetti ad una temperatura di circa 1000 gradi centigradi, ne segue poi il successivo e graduale raffreddamento, che avviene naturalmente per dissipazione del calore, o forzatamente in circa 24/48 ore, secondo le dimensioni degli oggetti e la massa che è stata posta in cottura.
Smaltatura
Dopo la prima cottura gli oggetti possono essere sottoposti alla smaltatura che viene effettuata manualmente per immersione dell'oggetto in una soluzione acquosa di smalto. Lo smalto è costituito da una composizione di vetro , di opacizzanti e di fondenti finissimamente macinati in un apposito mulino, nel rapporto di composizione dato dalla temperatura a cui lo si dovrà sottoporre. La smaltatura puo' essere anche effettuata con aerografo in una apposita cabina. Essa serve a rivestire la superficie dell'oggetto sulla quale sara' poi applicata la decorazione.
Decorazione
Nell'artigianato ceramico la decorazione viene effettuata a mano da valenti decoratori, capaci di esprimere sulla superficie dello smalto, dei decori applicati con adeguati pennelli in modo da rivestire l'oggetto con decori di senso compiuto. A tale scopo, si utilizzano dei colori ceramici costituiti da ossidi minerali o metallici misti a fondenti, nella giusta quantità rapportata alla temperatura della seconda cottura. La maggiore o minore armonizzazione tra il decoro applicato, l'uso del colore e la forma dell'oggetto costituiranno poi gli elementi di valutazione qualitativa dei manufatti.
Seconda cottura
Dopo la decorazione l'oggetto viene posto nuovamente in forno per essere sottoposto ad una seconda cottura che in 8/10 ore porterà gli oggetti alla temperatura di 920/950 gradi centigradi con un tempo di raffreddamento ulteriore di circa 18/24 ore. Ne risulta un manufatto di elevato pregio, conosciuto col nome di maiolica, che ha reso caltagirone uno dei maggiori centri di produzione.
Collaborazioni.