Ecocube - Milano (MI)
Lo “ spazio è sociale “: lo spazio è il luogo nel quale avvengono incontri e scambi, è il luogo nel quale nasce la società. Il nostro progetto, non sarà fine a se stesso, ma avrà un ruolo centrale nella progettazione e realizzazione di abitazione temporanee, per far fronte a differenti necessità, siano queste di primo soccorso o inerenti ad eventi e manifestazioni. Il nostro “ elemento architettonico modulare” avrà, quindi, come funzione primaria quella dell’ “ abitazione/alloggio provvisorio”: nell’ immaginario collettivo il senso di “ provvisorio “è visto come sinonimo di incompiuto, di degrado, disomogeneo, ma sarà nostro compito dimostrare che è possibile vivere in maniera dignitosa e confortevole anche in un abitazione industrializzata e standardizzata. Si è pensato al progetto, come a una struttura temporanea, che vada incontro a esigenze e necessità di primaria importanza ( vd. Alloggio per senza tetto in sostituzione delle tende della protezione civile ), ma questo potrà essere riproposto per alloggiare turisti e partecipanti durante un evento o manifestazione temporanea, oppure rappresentare dei bungalow, che possono essere allestiti solo nel periodo estivo, in luoghi, ove altrimenti sarebbe impossibile pensare a delle strutture ricettive permanenti . Altre funzioni saranno quelle per alloggiamento di locali tecnici, centri dislocati di strutture ( vd. Enel ). Il progetto sarà privo di riferimenti cartografici, ambientali e spaziali, e quindi da intendere non come fisso e poco adattibile: la flessibilità sarà una delle caratteristiche principale, che associata alla modularità, renderà il progetto completamente assemblabile e integrabile. Lo “ spazio è natura “ : e, come nel processo “ chiuso “ del riciclo, la “ natura è spazio “: sarà la natura stessa a creare lo spazio, consentendo al fruitore di vivere in un ambiente, si artificiale, ma il più naturale possibile, creando così un nuovo rapporto uomo-ambiente-architettura un “ modulo sociale “, le cui caratteristiche principali saranno quindi: modularità prefabbricazione semplicità di assemblaggio materie prime ecologiche e completamente riciclabili autosufficienza energetica il fine sarà quello di ottenere l’ elemento abitativo l più semplice possibile, per arrivare ad avere un semplice manuale di montaggio, per permettere al fruitore stesso di partecipare attivamente e interamente al suo assemblamento : in questo modo la società sarà oltre che fruitore, protagonista del processo in itinere, permettendo di abbattere al tempo stesso costi, e riducendo i tempi. Partecipando attivamente al processo, si creeranno dei rapporti ancora prima che lo “ spazio “ si venga a definire: “ lo spazio sociale”
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