Alessandra Alessandri - Studio | 2a-rchitettura

Villa unifamiliare 2011

L'intervento si occupa della ristrutturazione interna di un appartamento risalente agli anni '30, nel cuore del quartiere appio latino di roma. Il progetto si pone l'intento di rovesciare completamente l'impianto originario costituito da due perimetrazioni portanti (l'una contenente una delle camere, l'altra, dalla forma irregolare, il resto dell'abitazione, organizzata da un lungo corridoio a l e stanze in sequenza) ridisegnando l'abitazione sul concetto di spazio continuo e visuali aperte. L'obiettivo viene raggiunto demolendo completamente le tramezzature preesistenti e ponendo all'interno del perimetro così ricavato, una "scatola bianca" contenente i servizi, che funge da filtro tra le due principali funzioni abitative del living e del dormire. Il risultato formale è uno spazio flessibile che attraverso grandi porte scorrevoli, pareti e ante vetrate, si trasforma all'occorrenza da trilocale ad ambiente totalmente aperto caratterizzato dalla continuità e sequenza visiva degli ambienti (living-bagno-camera) donando prospettive e visuali diverse oltre che spazi ampliati. La lunga parete preesistente dalla giacitura irregolare, viene enfatizzata dalla scelta cromatica del nero e dalla luce artificiale, divenendo una quinta imponente che enfatizza la profondità dell'abitazione. L'utilizzo di pareti ed ante vetrate e il contrasto cromatico tra bianco e nero, contribuiscono al raggiungimento di una rinnovata ed aumentata luminosità interna.

L'intervento si inserisce a lavori iniziati in una ristrutturazione edilizia di una storica villa privata nel cuore di roma. La richiesta della committenza era quella, su una distribuzione di progetto già definita, di dare un restiling di taglio più moderno ad alcune parti della casa. La scelta architettonica ruota nella zona giorno intorno ad un unico forte gesto tradotto nei controsoffitti e nell'apertura laterale della parete di fondo del salone che ricava un ulteriore ambiente da adibire a studio ed genera una continuità spaziale in grado di far cogliere la profondità dell'ambiente. Una parete attrezzata sulla porzione di muratura rimasta fa da divisorio e da quinta alla zona salotto.

L'intervento recupera un appartamento al piano terra di una palazzina risalente alla fine degli anni '80 e amplia l'abitazione annettendo il vecchio magazzino alla casa. Il risultato formale gioca con gli spazi e le funzioni abitative suddividendoli con volumi puri che schermano e creano movimento. L'intervento progettuale si snoda essenzialmente nel "muro-cappa" che divide la zona giorno dal sevizio cucina e nella camera padronale, microcosmo della casa, dove le funzioni del dormire e del bagno si mescolano attraverso tagli trasparenti e giochi di luce.

Volumi semplici e sovrapposizioni di tracce e direttrici sono la matrice utilizzata nella riorganizzazione dello spazio abitativo di questo appartamento. La luce, sia naturale che artificiale, ne diviene l’elemento protagonista. Lo spazio giorno viene ridisegnato lungo l’asse longitudinale dell’unità immobiliare, completamente aperto , dal soggiorno al pranzo alla cucina sui principali affacci dell’appartamento , dove grandi finestre di luce naturale avvolgono di luminosità le attività diurne. Continui tagli e cambi di quota sul soffitto nascondono e rivelano i percorsi abitativi, segnati da luci artificiali soffuse e direzionali che , all’imbrunire , accompagnano il fruitore dalle zone collettive a quelle più intime e private della zona notte. Giochi di pareti vetrate mettono in dialettico rapporto (rompendo il tradizionale concetto di privacy dello spazio di servizio) la zona giorno con il bagno centrale, dove il lavabo perde la unica caratteristica funzionale e diviene oggetto espositivo da ammirare.

L'intervento si inserisce a lavori iniziati in una ristrutturazione edilizia di una storica villa privata nel cuore di roma. La richiesta della committenza era quella, su una distribuzione di progetto già definita, di dare un restiling di taglio più moderno ad alcune parti della casa. La scelta architettonica ruota nella zona giorno intorno ad un unico forte gesto tradotto nei controsoffitti e nell'apertura laterale della parete di fondo del salone che ricava un ulteriore ambiente da adibire a studio ed genera una continuità spaziale in grado di far cogliere la profondità dell'ambiente. Una parete attrezzata sulla porzione di muratura rimasta fa da divisorio e da quinta alla zona salotto.

Un piccolo bagno anni '70 viene ristrutturato per una coppia non più giovanissima con una rivisitazione totale della funzionalità e delle finiture. La vecchia vasca viene sostituita con un più comodo box doccia, con scelta di materiali e finiture dal taglio moderno.

Il progetto prevede la rivisitazione di un bilocale in vista delle esigenze di una giovane famiglia in crescita. L'intervento pone alla base della progettazione l'esigenza di ricavare uno spazio letto in più all'interno della casa, oggi dotata di una sola camera, e la conseguente riorganizzazione della zona giorno. Vengono definite quindi le nuove funzioni ed arredi per uno spazio semplice e flessibile, in grado di sfruttare al massimo lo spazio disponibile e trasformarsi all'occorrenza di ospiti.

Un piccolo appartamento, al centro dell'appio latino, risalente ai primi anni'50 e facente parte di uno storico impianto residenziale romano, viene ristrutturato con pochi gesti riorganizzativi. L'idea progettuale nasce da due idee matrici. La prima, di carattere percettivo-spaziale, si pone lo scopo di ottenere una prospettiva ampliata dello spazio abitativo, proiettando lo sguardo oltre i confini fisici degli spazi funzionali dell'abitazione, fino agli ingressi della parte privata della casa (camera padronale e bagno), attraverso giochi di "contropareti in cartongesso" che nascondono librerie e controsoffitti che disegnano i percorsi abitativi, rompendone i classici schemi spaziali. L'impianto planimetrico si baserà sull'unico cambiamento di distribuzione interna rappresentato dall'inversione dell'attuale bagno e cucina, creando uno spazio di ingresso-soggiorno-pranzo-cucina in sequenza molto ampio. La seconda, di carattere funzionale persegue lo scopo, non secondario, di recuperare uno spazio di ingresso-pranzo, allo stato attuale piuttosto angusto e buio, che priva la casa di superficie abitativa sfruttabile. Al centro dell'abitzione un blocco in resina contenente armadi, librerie e cabina armadio, funge da separatore e perno per le percorrenze.

Sovrapposizioni di tracce e direttrici sono la matrice utilizzata nella riorganizzazione dello spazio abitativo di questo appartamento. La luce, sia naturale che artificiale, è l’elemento protagonista. Lo spazio giorno viene ridisegnato lungo l’asse longitudinale dell’unità immobiliare, completamente aperto, dal soggiorno al pranzo e ancora alla cucina. Continui tagli e cambi di quota sul soffitto tracciano i percorsi abitativi, segnati da luci artificiali soffuse e direzionali che, all’imbrunire, accompagnano il fruitore dalle zone collettive a quelle più intime e private della zona notte. Giochi di pareti vetrate mettono in dialettico rapporto (rompendo il tradizionale concetto di privacy dello spazio di servizio) la zona giorno con il bagno centrale, dove il lavabo diviene oggetto di design da ammirare.

L'impianto progettuale della casa unifamiliare segue le linee e le volumetrie preesistenti dell'edificio, creando nuovi semplici volumi con la chiusura di un portico e di una parte del vano scala esterno e riarticolando sulla base delle nuove funzioni lo spazio interno. L'edificio si presenta volumetricamente suddiviso in tre volumi cielo-terra: un corpo centrale, che attualmente ospita il vano scala di accesso al piano superiore e locali di servizio, e due corpi laterali, quasi simmetrici rispetto ad esso. L'intervento consegue l'obiettivo di utilizzare la cubatura ancora realizzabile sul lotto al fine di ampliare, tramite la chiusura del portico, l'abitazione che risulterà poi suddivisa in zona giorno al piano terra e zona notte al piano primo. Il progetto aggredisce, al fine di ridistribuire per intero la casa, il solo corpo centrale, demolendo l'attuale scala e aprendo un varco al piano terra che condurrà nella nuova zona pranzo-soggiorno affacciata sul giardino, lasciando sostanzialmente inalterati il resto dell' involucro perimetrale esistente sui due corpi laterali. L'ingresso e la distribuzione verticale della casa verranno quindi posizionati al centro, suddividendo in modo netto il soggiorno/pranzo dalla cucina al piano terra e la zona padronale dal resto della zona notte al piano primo. La zona centrale sarà insieme a quella di accesso anche quella di maggiore sorpresa, aprendo allo sguardo continui tagli e cambi di visuale dati dall'apertura vetrata su uno specchio d'acqua collegato alla piscina, posta di fronte al portone di entrata e dai vuoti sul solaio disvelanti parte dei disimpegni del piano superiore e alcune strutture mobili, come librerie e canne fumarie che attraverso essi protendono verso l'alto. Il corpo centrale è govenato dalla scala di accesso al piano superiore in acciaio-legno e vetro, dipartentesi da un basamento in materiale lapideo che si affaccia sul soggiorno creando un piano di appoggio e la schiena all'ampio divano ad angolo. A sinistra dell'ingresso viene posizionata la zona cucina e servizi, con uscita sul lato ovest del lotto dove verrà predisposta una zona pranzo all'aperto. A destra il living, in diretta comunicazione con il giardino e con una zona pavimentata da dedicare a zona barbecue e soggiorno all'aperto, coperta da un terrazzo soprastante. Il camino, in questa prima soluzione, di tipo bifacciale, viene posizionato nella parete vetrata del soggiorno costituendo elemento di continuità tra interno ed esterno, attraverso i suoi due fuochi, uno interno dedicato al soggiorno, l'altro esterno, dedicato al barbecue. Il piano primo accoglie gli ambienti della zona notte della casa ed è organizzato intorno al corpo centrale della scala. A destra la zona letti dedicata ai figli, composta da due camere di ampie dimensioni (ciascuna può ospitare due posti letto) dotate di bagno privato con doccia. In questa soluzione viene ricavato un armadio a muro lungo il disimpegno delle camere da dedicare a ripostiglio per il piano primo. A sinistra del corpo scala si sviluppa la zona notte padronale, dotata di un vano letto di circa 20 mq, e di una zona servizi alle spalle della camera vera e propria. La zona dei servizi si articola in una cabina armadio, in un ampio bagno con doppio lavabo,vasca e doccia di grandi dimensioni e in un locale interposto tra la cabina armadio e la stanza da bagno (con accesso da entrambi gli ambienti suddetti) ricavato nell'attuale veranda del piano primo, dedicato alla lavanderia stireria e stenditoio. Di fronte all'arrivo della scala, in posizione centrale rispetto all'intera zona notte, separato dal disimpegno da "pareti-mobile-libreria" appositamente progettate, viene ricavato un ambiente di circa 10 mq da dedicare allo studio, Dotato di balcone in struttura metallica con accesso da due porte finestre simmetriche rispetto alla stanza. Le pareti suddette da dedicare ad ampia libreria della casa costituiranno un elemento architettonico idi forte impatto scenografico, dovendo passare all'interno di vuoti ricavati nel solaio in maniera da esserevisibili anche dall'ingresso e dal disimpegno al piano terra. L'ultimo elemento funzionale del piano primo è rappresentato da una passerella in ferro e vetro, dotata di uscita all'esterno e affaccio sulla corte di arrivo, posta in corrispondenza dell'ingresso al piano terra che avrà la funzione di servire l'accesso al piano superiore sottotetto. Oltre a quello dello studio vengono ricavati in questo piano un balcone di servizio alla camera padronale ed un terrazzo con accesso da una delle due camere, posto a copertura del soggiorno all'aperto-zona barbecue del piano terra, rispettivamente affaccianti sulla corte sud di arrivo all'abitazione e sul giardino lato est.