Quando ci si trova ad affrontare dei lavori che interessano il rifacimento della zona giorno, uno dei dubbi che può sollevare il progetto di interior design, è dato dalla suddivisione degli spazi del living e della cucina. La moda che negli ultimi anni ha dettato le regole, è stata quella di realizzare degli open space che comprendano sia l'area cucina sia il soggiorno in un unico locale.
Tra i vantaggi principali di un open space ci sono quelli spaziali e di luminosità: si sfrutta un unico volume per due funzionalità e si determina la maggiore circolazione di aria e luce nei locali, rendendoli più vivibili e confortevoli; una soluzione utile specialmente nei piccoli appartamenti.
La zona giorno intesa come una fusione di cucina e soggiorno è ormai entrata nello stile di vita di molti italiani, o almeno nei desideri. Sopratutto per chi ama socializzare con gli ospiti, oppure condividere al massimo la zona giorno nella quotidianità.
Ma è sempre un'idea valida? Guardando all'alternativa della classica divisione, è pur vero che l'open space può sembrare una tendenza ormai “inflazionata”. Inoltre, non consente il massimo della privacy, e i vantaggi a livello di vivibilità di ogni ambiente.
In cucina odori del cibo e rumori degli elettrodomestici possono essere fastidiosi per chi desidera una zona living rilassante; inoltre, fornelli e credenze potrebbero essere in disordine quando si ricevono degli ospiti che, in un soggiorno diviso non se ne accorgerebbero.
Vediamo qualche soluzione per collegare i due spazi, rispettando le diverse esigenze.
Per mettere in comunicazione cucina e soggiorno, l'interior designer può definire con successo una frammentazione dello spazio tramite diverse soluzioni.
Le idee comprendono la suddivisione “fluida” tramite mobili separatori, isole della cucina, salotti; oppure serramenti interni come doppie porte scorrevoli, e persino divisori trasparenti per ampliare la percezione delle dimensioni interne.
In altri casi, tramezzi o pareti in cartongesso creano distinzioni di volumi più definite, coinvolgendo lavorazioni più complesse negli interni.
In ogni progetto, comunque, è sempre importante determinare dove si trovano gli erogatori di acqua e gas nelle posizioni iniziali, per procedere alla rimozione delle mura oppure alla creazione di un angolo cucina nell'open space.
Lontani dai sistemi modulari a parete, i tramezzi rappresentano la modalità di divisione più classica rispetto a questi due ambienti. Cucina e living rimarranno uniti nel vano unico, ma parzialmente distinti grazie a porzioni di tramezzi che possono posizionarsi in diverse modalità, ad esempio creando maggiore privacy per le zone di lavoro della cucina, con un effetto visivo di scissione più determinato; oppure semplicemente definendo le due spazialità attraverso un perimetro, nel caso ad esempio di tramezze basse; o attraverso una parete centrale che permette i passaggi lateralmente e suddividendo ancor di più i due ambienti sul profilo visivo.
Si può ricorrere al cartongesso per creare una porzione di parete divisoria: per una soluzione facile e di veloce realizzazione, mentre si potrà ricorrere ad una muratura tradizionale nel caso in cui tali tramezzature si debbano prestare a particolari ancoraggi del mobilio.
Per chi vuole definire un progetto di open space con la realizzazione di porzioni di tramezzature, se in alcuni casi basterà realizzare dei lavori di abbattimento di porzioni di murature esistenti, nel caso questi ambienti fossero tra loro adiacenti, in altri casi sarà necessario un intervento ben progettato anche in funzione degli arredi. Naturalmente, per entrambi i casi, questo tipo di intervento è assoggettato alla presentazione di una pratica al comune (Cila).
In questo tipo di risoluzione del dilemma tra open space e ambienti separati, le strutture di arredo stesso segnano i due spazi.
Si possono dividere le stanze con mobili semi-aperti per esempio con librerie o mobili bifacciali che lasciano passare la luce, e creano anche degli effetti scenografici in un ipotetico ingresso alla zona living.
Per una divisione maggiore, possono essere utilizzati i mobili stessi della cucina relativi a pensili sospesi e credenze, con sistemi che lasciano nel centro la visibilità verso il soggiorno. La divisione tramite mobili, ovviamente, dovrà considerare gli ingombri dell'open space e l'elemento-chiave della luce se la finestra è unica.
Da tempo nelle tendenze di home decor, come arredi per la suddivisione vengono utilizzati dei pannelli separatori in legno o altri materiali, che cambiano lo scenario in base alle esigenze. Un'alternativa alla classica parete oppure al mobile divisorio, che scinde gli spazi con eleganza.
In un progetto di cucina aperta con il soggiorno adiacente, spesso la zona giorno viene resa abitabile in modo pratico tramite un sistema di porta scorrevole.
Questa soluzione “mobile” per la continua possibilità di apertura / chiusura, viene affidata alle porte che fanno slittare le ante mobili centrali su quelle fisse laterali, in modo agevole.
Questi ingressi consentono una comoda circolazione tra i due ambienti, e avvantaggiano la casa nel risparmio di spazio. Nei piccoli appartamenti, infatti, una porta scorrevole a scomparsa consente tra i locali il passaggio di luce e aria, senza ingombrare con il battente della porta aperto.
La porta scorrevole è una barriera che può essere chiusa nei momenti in cui per gli ospiti è ideale avere più di privacy, mentre può rimanere aperta ampliando gli spazi e mettendoli in comunicazione.
Tra i sistemi di separazione tra cucina e living più diffusi ed economici, sono richiesti i divisori trasparenti oppure semi-trasparenti.
Questi separatori sono formati in genere da pareti di vetro con pannelli fissi (in alcuni casi anche scorrevoli o mobili), in un gioco di suddivisione che, in realtà, crea continuità tra gli ambienti a livello visivo.
Sono tanti i sistemi modulari proposti da architetti e designer d'interni; vengono concepiti con profili di alluminio o metallo, e ante di materiali trasparenti come il cristallo, oppure in vetro satinato, decorato, con sfumature colorate o riflettente. Tali sistemi vengono realizzati su misura da artigiani professionisti e pertanto possono essere personalizzati secondo specifiche esigenze.
Per chi sceglie il design minimalista, i sistemi mobili con divisori “tutto vetro” dotati di profili minimi, creano non solo vantaggi a livello di luminosità ma anche effetti di ricercatezza nello stile dell'open space.