Possedere un ambiente unico dove tutte le mansioni di una zona giorno vengono concentrate in uno spazio ampio e arioso è il sogno di chiunque stia mettendo su casa. Molte volte però ci si chiede se non sia utile avere un elemento minimo, poco ingombrante e perché no, anche non fisso e removibile all’occorrenza, che possa separare le funzioni in una stanza, ma senza dividerla in modo netto.
In alcune progettazioni questo escamotage è molto utile perché aiuta ad ottenere porzioni di pareti su cui dislocare complementi che non si saprebbe dove inserire in un’area completamente aperta, in altri casi si adopera tale stratagemma con ideazioni salvaspazio e che soddisfano in un unico oggetto doppie esigenze utilizzabili in modo indipendente su entrambi i lati.
Archisio vuole condividere con voi 5 tipologie differenti di approccio e idee per separare soggiorno e cucina, mettendo in risalto ciascuna peculiarità e caratteristica dei due ambienti. Organizzati nel modo migliore, risultano l’uno la continuazione ottimale dell’altro, pur mantenendo la propria autonomia a livello pratico ma con un filo conduttore unico per quel che riguarda lo stile d’arredo scelto nella sua totale concezione.
Una parete divisoria è sicuramente la prima soluzione a cui tutti pensiamo per separare il soggiorno dall’angolo cottura, dal momento che un muro è l’elemento separatore per antonomasia in una casa. Gestirlo in modo pratico e collocato nel punto giusto, riesce a creare una superficie verticale che diventa una sorta di pannello per creare l’effetto vedo non vedo tra i due ambienti. L’ideazione e la forza di questo progetto risiede proprio in questo minimo tramezzo a tutt’altezza ma con misure contenute, dove cucina e area relax sono in collegamento diretto tra di loro ma ciascuna riesce a mantenere la propria indipendenza.
Altro vantaggio è avere su entrambi i lati l’opportunità di accostare mobili contenitore, librerie o basse consolle, come si nota nella splendida immagine a disposizione, per recuperare e ottimizzare lo spazio.
Quando oltre a migliorare i metri a disposizione in una zona giorno di casa con separatori poco invasivi, si vogliono inserire anche elementi che possano garantire maggior comfort a tutto lo spazio considerato, in termini di calore e riscaldamento, ecco che inserire un camino bifacciale, è l’opzione da attuare e che sarà in grado di esaudire le ambedue necessità.
Oltre ad essere un oggetto di design già bello e di tendenza in modo intrinseco, un caminetto con la tecnologia attuale, permette di poter essere usufruito da entrambi i lati in maniera indipendente. Nel progetto che vi proponiamo, tale prodotto è stato ben inserito nella parte centrale di un grande open space, dove una bassa struttura in muratura lo avvolge e lascia a vista una canna fumaria in acciaio che si estende direttamente sino al soffitto.
Immediatamente si percepisce la separazione tra una cucina chic e organizzata e un ancora ampio salotto, dove la divisione è presente ma permette allo sguardo di gestire a 180° l’intero living, grazie all’altezza contenuta di un separé d’eccellenza, costituito appunto dal contemporaneo camino. Con tale concretizzazione anche la luce naturale, proveniente dalle grandi porte finestre verso la terrazza, può continuare ad entrare in modo completo per illuminare appieno l’intera zona giorno.
Una progettazione particolare e davvero d’effetto quella che è stata pensata, disegnata e realizzata in questa zona giorno spettacolare e unica nel suo genere.
L’idea è stata quella di innalzare un muro particolarmente stretto e della medesima larghezza, nella parte terminale di una imponente e attrezzata penisola di una cucina ben strutturata e di tagliarlo nel vero senso della parola ad una determinata altezza. Questo escamotage ha permesso di garantire l’inserimento di un muretto con paraschizzi laterale accanto al piano cottura a induzione presente e di una cappa soprastante utile e grandiosa.
Osservando questa disposizione dalla zona cottura si vede la netta e articolata funzionalità dell’elemento di separazione con il soggiorno retrostante. Dal lato opposto è visibile invece lo stesso divisorio maestoso ma al contempo lineare e quasi etereo, grazie all’ intervallo da uno spazio aperto. L’impalpabilità della superficie risulta ottimale per la scelta di un colore grigio chiaro soft, che non attira su di sé l’immediato sguardo di chi entra in una zona giorno separata ma non divisa.
Un bancone pratico per colazioni e pranzi è decisamente un ulteriore metodo per creare una distinzione di compiti all’interno di una zona giorno, open space, dove cucina e soggiorno devono dialogare ma ciascuna ben collocata e disposta nello spazio riservatogli.
In queste immagini potete ben vedere come il classico ambiente rettangolare di un living contemporaneo elegante, luminoso e ricco di complementi, venga ben parcellizzato pur non avendo utilizzato le classiche soluzioni murarie a tutta o mezz’altezza o mobili removibili divisori.
Una semplice isola con la medesima larghezza dell’ambiente considerato, separa nettamente la cucina da un soggiorno con zona pranzo annessa, pur mantenendo ariosità e veduta a 360° su ciascun elemento circostante.
In quest’ultima realizzazione di interni, la concezione da cui si è partiti e all’incirca la medesima del primo progetto presentato, ovvero separare con un “ingrediente” a tutt’altezza cucina e soggiorno, ma limitato nella larghezza per consentire un doppio passaggio. La differenza in questa attuazione è la scelta di un arredo creato su misura da pavimento a soffitto da utilizzare su entrambe le zone, organizzato in modo indipendente secondo le richieste dei padroni di casa. I colori bianco, giallo e rosso giocano un ruolo fondamentale in questo progetto perché richiamano in ogni punto lo stile comune decretato per questa funzione separatoria.
Si capisce immediatamente che l’intero complemento d’arredo, armonico ma non simmetrico, fa parte di un unico mobile attrezzato ben studiato e concepito ad hoc, ma che rimane indipendente nel suo compito di dover separare cucina e soggiorno con elementi autonomi di pieni e vuoti che fanno dialogare gli spazi con una zona pranzo comune ad entrambi.