Menu

Come si effettua il cambio di destinazione d'uso di un immobile

Visite ricevute
36603
Immagini dell'articolo
5
Commenti ricevuti
0

Qual è il percorso da intraprendere per cambiare la destinazione d’uso di un immobile?  


In base alle nostre necessità potremmo trovarci a che fare con il bisogno di cambiare la destinazione d'uso del nostro immobile, un procedimento che va affrontato correttamente.


Per destinazione d'uso si intende la finalità dell'utilizzo di un determinato immobile: spesso ci troviamo di fronte alla necessità di convertire alcune proprietà, magari utilizzate fino a un determinato momento con uno scopo molto diverso da quello che ci serve maggiormente (ad esempio potremmo desiderare di trasformare un'abitazione privata in un luogo di lavoro come un ufficio o in un locale commerciale).


Alessio Lo Bello - Architetto - Palermo (PA)


Le principali destinazioni d'uso che può avere un immobile sono:


  • residenziale: in questo caso parliamo di tutti i tipi di immobili nei quali l'uso prevalente è quello abitativo
  • industriale: ci riferiamo a laboratori artigianali, imprese edili, officine o più in generale tutti quei luogo dove avviene una lavorazione di prodotti o servizi
  • commerciale: per i luoghi deputati alla vendita al dettaglio di prodotti di genere svariato
  • direzionale: relativo a tutti quegli immobili utilizzati da enti o società (banche e studi professionali ne sono un esempio)
  • turistico: in riferimento a tutti quegli ambienti che ospitano attività alberghiere come hotel, ostelli, campeggi e residenze turistiche
  • agricolo: destinata ad attività di coltivazione, allevamento o altri servizi in qualche modo connessi, come ad esempio gli agriturismi


Silvia Cibo Ottone - Architetto - Cosseria (SV)


COME SI PROCEDE AL CAMBIO DI DESTINAZIONE D’USO DI UN IMMOBILE?


Generalmente è necessario intervenire dal punto di vista edilizio per poter trasformate un determinato tipo di immobile secondo i nostri nuovi bisogni d'uso, che necessitano di autorizzazioni da parte del Comune di residenza.


Alessio Lo Bello - Architetto - Palermo (PA)


Bisognerà rivolgersi a professionisti per verificare la fattibilità della conversione: un architetto o un geometra valuteranno la caratteristiche e le condizioni dell'edificio e si occuperanno di definire la progettazione del lavoro.


Fondamentale sarà verificare nel Piano Regolatore ( che raccoglie le norme approvate dal Comune di Residenza) se nella nostra zona è possibile intervenire con un cambio di destinazione d'uso; non è raro infatti che in certe situazioni queste siano specificatamente proibite: se non abbiamo limiti imposti dal Piano Regolatore possiamo avviare le pratiche burocratiche per la richiesta delle autorizzazioni dei lavori al nostro Comune.


Edoardo Sborchia - Architetto - Roma (RM)


Le autorizzazioni sono di tipo diverso, a seconda della necessità di interventi edilizi da effettuare sul nostro immobile: se per il cambio di destinazione d'uso non siano necessarie modifiche interne dell’immobile, si parla di mutamento funzionale per il quale è sufficiente presentare la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività); in caso contrario, se è necessario intervenire sull'immobile con cambi strutturali, bisognerà richiedere un Permesso di Costruire, perchè di fatto andremo a modificare le struttura e la caratteristiche dell'edificio.


Antonio Di Vito - Architetto - Fondi (LT)


Una volta ottenute le autorizzazioni potremo finalmente iniziare i lavori: importante considerare che una volta cambiata la destinazione d'uso del nostro immobile cambierà anche la sua categoria catastale e l'ammontare delle tasse che pagheremo (come Imu e Tasi).


La categoria catastale non può essere ignorata e, oltre a preoccuparci di ottenere i giusti permessi dal Comune per avviare il cambio di destinazione d'uso, dovremo fare richiesta di cambio catastale all'ex ufficio dell'Agenzia del Territorio e presentare il certificato di variazione catastale al Comune in modo che ci venga rilasciato il Certificato di Agibilità.


I costi del cambio di destinazione d’uso devono tenere conto degli eventuali interventi edili, l’onorario dei professionisti che effettuano le pratiche urbanistiche e catastali, l’eventuale direzione dei lavori e il pagamento degli obblighi di urbanizzazione determinato sulla base dall’eventuale incremento del carico urbanistico.

Hai bisogno di un preventivo per il tuo progetto e i tuoi lavori?
Ricevi 4 preventivi gratuiti
Ricevi 4 preventivi gratuiti e senza impegno
Sei un professionista?
Inserisci la tua attività su Archisio
Registrati gratis
Vai su
Professionisti selezionati:
Cambia filtri
INVIA
Modifica filtri
Annulla