Tre appunti per la roma dei sogni
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Sui rifiuti, la gestione dell’emergenza, pur doverosa e indispensabile, non rappresenta però la soluzione del problema nel medio e lungo termine. Occorre approntare strategie di sistema, per l’immediato futuro.
La strada è quella di puntare a un ciclo che abbia l’impatto ambientale minimo... Leggi di più
Sui rifiuti, la gestione dell’emergenza, pur doverosa e indispensabile, non rappresenta però la soluzione del problema nel medio e lungo termine. Occorre approntare strategie di sistema, per l’immediato futuro.
La strada è quella di puntare a un ciclo che abbia l’impatto ambientale minimo e al contempo sappia trasformare il rifiuto in risorsa. Esistono molti sistemi virtuosi, già presenti un po’ in tutta europa, che possiamo importare o rimodulare. Ed è bene che si facciano subito scelte intelligenti, senza schizzinerie o schermi ideologici. Ma il presupposto comune è sempre lo stesso: differenziare la raccolta. Finché non si attiverà un sistema di controllo efficiente affiancato ad una politica premiante-punitiva per il cittadino, non avremo risultati utili nel breve periodo. Se invece saremo vincolati a differenziare tutti, e a farlo bene, anche per roma si aprirà un mondo: scopriremo, con il compostaggio, di poter recuperare l’umido per fertilizzare i nostri campi; con i termovalorizzatori dell’indifferenziato, di ricavare elettricità e teleriscaldamento per i nostri impianti; di riciclare poi un’altissima percentuale di vetro, plastica e carta. E infine di ridurre ad una minima quota il residuo da eliminare in discarica. Città più pulita, quindi, ed efficiente. Trovando anche un’alternativa più decorosa e discreta ai secchioni ammaccati, disordinati, troppo spesso stracolmi e maleodoranti che deturpano le nostre strade.
Si pensi che se oggi paghiamo una giusta tassa sui rifiuti per un problema quotidiano che contribuiamo ad accrescere, quando domani i nostri scarti produrranno risorse, quella tassa diventerà un premio.
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