Teatro comunale a calcata
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La progettazione edilizia non può che essere, per sua stessa sostanza, la giusta scelta del metodo, in un insieme di criteri e svolgimenti, che esige una formazione dell’architetto sviluppata nella pluridisciplinareità.
Oltre duemila anni fa vitruvio scriveva:
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La progettazione edilizia non può che essere, per sua stessa sostanza, la giusta scelta del metodo, in un insieme di criteri e svolgimenti, che esige una formazione dell’architetto sviluppata nella pluridisciplinareità.
Oltre duemila anni fa vitruvio scriveva:
<<a determinare la professionalità dell’architetto contribuiscono numerose discipline e molteplici conoscenze, poiché [nel suo lavoro] egli deve vagliare e approvare quanto offerto e prodotto dalle altre professionalità. Questa scienza è frutto di fondamenti teorici ed esperienza pratica della costruzione. (…) come in tutti i campi, specialmente in architettura sussistono due concetti il significato e il significante. Il significato è l’obbiettivo finale [la realizzazione dell’opera architettonica], mentre il significante ne è la descrizione teorico-analitica su basi scientifiche. Appare quindi necessario che colui che si definisce architetto debba essere formato in entrambi. Pertanto l’architetto deve possedere un acuto ingegno ed essere portato allo studio (…); deve essere versato nelle lettere, abile nel disegno, esperto di geometria, di storia e di filosofia, sapere almeno un po’ di medicina, conoscere di diritto e di astronomia.>> (vitruvio, 25 a.c.).
Pertanto, oggi, queste verità sono ancor più attendibili, nella complessità dei processi progettuali, realizzativi e gestionali, nella pluri-estensione delle proposte scientifiche e tecnologiche, che trovano riscontro nelle molteplicità funzionali richieste dal mercato, dalla sfera dell’edilizia residenziale, ai servizi, al commerciale, nelle proprie diversificazioni tipologiche, morfologiche e linguistiche.
(arch. Paolo gioffreda, 2010)
<< (...) le capacità creative dei miei progetti traggono origine dalla sapiente semplicità di disciplinare in forme i segnali che hanno origine dal quotidiano e, allo stesso tempo, all’interno di un'architettura che si libera dal forzato allinearsi con le ricorrenti tendenze, che ora definisco coniando un nuovo termine, ritenendo sia il più opportuno: modernoidi (...) >>
(arch. Paolo gioffreda, 1995)
<<(...) per me il profondo delle forme è celato nelle leggi senza tempo dell’architettura, per me il profondo delle forme si può far rinvenire e ricomporre nelle composizioni degli spazi che uniscono le grandi architetture del passato e del presente, per me il profondo delle forme costituisce lo sfondo della mia ricerca: per me il profondo delle forme è il cento per cento dell'assimilazione materica dello spazio e spaziale della materia.
Il traguardo di maggiore importanza resta tuttavia quello di trasfigurare al minimo l’architetto in progettista. Tutto questo anche grazie alla variante-accordo col fruitore-committente, nel proiettarlo oltre il semplice benessere, da lui inizialmente previsto e preteso, attraverso le tensioni più sane ed equilibrate, in una forma dinamica ed appropriata alle peculiarità dello stesso fruitore (...)>>
(arch. Paolo gioffreda)
<<(...) alla luce delle recenti tecnologie, nel mondo dell’edilizia, ed alla luce del ricorrente confermarsi tanto di una filosofia di risparmio energetico, quanto del rispetto per l’ambiente, è divenuto indispensabile lavorare per costruzioni studiate sempre più attentamente, con un conseguente cambiamento favorevole all’equazione del futuro, ovvero “qualità architettonica - efficienza energetica”, in cui risulta basilare quel fattore legato ad un più intenso utilizzo delle fonti di energia rinnovabile, secondo i principi della sostenibilità ambientale.
In questo esteso ma scrupoloso ambito tendiamo a prospettare alle committenze, tramite l’impiego di materiali ai massimi gradi di qualificazione, realizzazioni sempre più accurate, ad iniziare dalle residenze private. Tali attenti accorgimenti gettano le fondamenta sia per le basi di sviluppo della bioedilizia, sia degli modelli più tangibili per un avvenire basato di norme e processi costruttivi, edificati tecnologicamente sull’innovazione, l’aggiornamento, la riqualificazione (...)>>(arch. Paolo gioffreda, 2009)
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