Costruzioni antisismiche: la sicurezza nelle zone a rischio
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L’aquila, il reatino, l’emilia romagna… sono solo gli episodi più recenti dei terremoti che hanno colpito il territorio italiano. Molte zone del nostro paese, infatti, sono a forte rischio sismico. Tuttavia, il grado di distruzione degli edifici e, quindi, i danni alle persone sono proporzion... Leggi di più
L’aquila, il reatino, l’emilia romagna… sono solo gli episodi più recenti dei terremoti che hanno colpito il territorio italiano. Molte zone del nostro paese, infatti, sono a forte rischio sismico. Tuttavia, il grado di distruzione degli edifici e, quindi, i danni alle persone sono proporzionali al livello di qualità costruttiva degli edifici. In particolare, mentre le costruzioni antisismiche realizzate a regola d’arte sono rimaste intatte, gli edifici riadattati oppure costruiti senza seguire i criteri antisismici sono andati distrutti.
Infatti le strutture più deboli crollano, tanto che interi centri storici e paesi medievali sono stati completamente rasi al suolo, mentre i normali edifici subiscono gravi danni e possono essere dichiarati inagibili e pericolanti. Solo le costruzioni antisismiche, realizzate seguendo criteri rigorosi per assorbire le scosse telluriche, riportano danni superficiali o nessun danno.
Purtroppo il 70% degli edifici sul territorio nazionale non sono costruzioni antisismiche: non solo non sono stati realizzati seguendo criteri di sicurezza rigorosi, ma non sono nemmeno progettati per resistere a quella che in gergo viene definita scossa di riferimento. Inoltre non esiste un’unica regola unica per tutto il territorio nazionale, in quanto le varie aree sono ad alto, medio e basso rischio sismico. Basta spostarsi di un chilometro per avere valori completamente diversi.
Il secondo problema riguarda il fatto che solo i nuovi edifici devono essere costruzioni antisismiche; per i nuovi immobili non esiste alcun obbligo. Tutto questo in un paese punteggiato di case antiche e di centri storici risalenti al medioevo e di enorme pregio… al tempo stesso la nostra bellezza è la nostra debolezza.
Ma cosa significa realizzare costruzioni antisismiche?
Per prima cosa il progettista deve valutare il rischio sismico che distingue la zona in cui si costruisce l’edificio e le caratteristiche geologiche del terreno.
In secondo luogo è fondamentale rispettare rigorosi criteri di sicurezza e utilizzare materiali di ottima qualità. Si può optare per:
L’acciaio
Il legno
Il cemento armato
Vediamo nel dettaglio i vari materiali e le modalità di realizzazione delle costruzioni antisismiche.
Il cemento armato
Le costruzioni antisismiche in cemento armato sono realizzate da barre di acciaio al carbonio oppure inossidabile con un diametro minimo di 5 mm, annegate in calcestruzzo normale o precompresso. La resistenza del calcestruzzo deve essere più o meno elevata, in base alla zona sismica dell’intervento edile. Inoltre vi sono rapporti dimensionali tra travi e pilastri che vanno rispettati in maniera accurata per garantire la stabilità dell’edificio.
La muratura
Anche la tradizionale muratura può essere impiegata per realizzare costruzioni antisismiche, ma la stabilità è garantita dalla qualità dei materiali usati, dei leganti e dei collegamenti. Per questo alcuni monumenti antichi costruiti a regola d’arte hanno resistito nel tempo per arrivare fino a noi. Tuttavia è necessario valutare con cura gli spessori massimi e minimi dei muri portanti.
L’acciaio
Duttile, riciclabile e flessibile, l’acciaio consente di costruire strutture antisismiche molto resistenti.
Il legno
Non bisogna dimenticare il legno tra i materiali antisismici: leggero e flessibile, si può assemblare con giunti meccanici oppure con adesivi. Negli ultimi tempi si sono diffuse tra le costruzioni antisismiche le strutture prefabbricate in legno: possono essere di diversi piani e danno il vantaggio aggiuntivo di garantire alte prestazioni dal punto di vista energetico e di essere soluzioni ecosostenibili.
Da tenere a mente
Fondamentale è la forma in pianta degli edifici: più sono regolari e compatti rispetto alle direzioni ortogonali e più resistono alle onde sismiche;
Il costo delle costruzioni antisismiche può essere del 30% in più rispetto alla realizzazione di uno tradizionale. Si tratta, tuttavia, di un vero e proprio investimento che si ammortizza in pochi anni: non solo si ha una maggiore sicurezza, ma si sarà sicuri di non avere spese in caso di danni da terremoto;
L’altezza dell’edificio deve rispettare i limiti previsti in base al grado di pericolosità della zona sismica;
Le stesse norme valgono per la verifica e per l’adeguamento dei preesistenti edifici.
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