Ristrutturazione della cucina
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Ristrutturazione della cucina: accorgimenti e soluzioni
In genere si pensa che la ristrutturazione della cucina sia un intervento dal notevole costo economico, tuttavia questo non si verifica in tutte le situazioni: l’importo è determinato da molti fattori, in particolare dall’ampiezza dei lav... Leggi di più
Ristrutturazione della cucina: accorgimenti e soluzioni
In genere si pensa che la ristrutturazione della cucina sia un intervento dal notevole costo economico, tuttavia questo non si verifica in tutte le situazioni: l’importo è determinato da molti fattori, in particolare dall’ampiezza dei lavori. In ogni caso bisogna tenere a mente che cucina ristrutturata valorizza l’intera abitazione.
Prima di intraprendere una completa ristrutturazione della cucina è necessario valutare se gli interventi sono davvero necessari, in base ai propri bisogni e desideri. In pratica bisogna considerare se i lavori siano semplicemente un mezzo per rinnovare l’aspetto dell’ambiente o per modificarne alcune parti. Anche in questo caso è ovviamente possibile ristrutturare l’ambiente, tuttavia si ha subito ben chiaro quali sono gli obiettivi.
Inoltre quando si progetta la ristrutturazione della cucina si deve valutare per quanto tempo si avranno in casa gli operai e cosa togliere per non intralciarli; al tempo stesso ci si prepara psicologicamente ad affrontare gli effetti collaterali dei lavori.
Si ha una vasta scelta tra i tanti modelli di cucine disponibili: in base alla conformazione dell’ambiente e ai propri gusti si può realizzare una soluzione in muratura, a isola, a l oppure a penisola. Il progetto può essere realizzato autonomamente, usando un software di design oppure dallo stesso architetto dell’impresa edile che effettuerà i lavori. Quest’ultima soluzione consente di affidare a dei professionisti anche la parte burocratica, cioè la richiesta dei permessi per la ristrutturazione della cucina all’ufficio comunale competente.
Se la ristrutturazione della cucina avviene in chiave ecologica, si useranno vernici naturali che non contengono sostanze nocive; invece interventi che si pongono l’obiettivo dell’isolamento termico e acustico possono prevedere la sostituzione delle finestre con modelli di ultima generazione. Bisogna quindi verificare cosa eliminare, aggiungere o modificare per calcolare bene i tempi.
Al tempo stesso è necessario fare molta attenzione agli impianti, controllando il percorso delle tubature e la potenza del sistema elettrico; in questo caso se ne possono modificare le caratteristiche in base alle proprie esigenze, magari aggiungendo dei punti luce. Se si modificano o sostituiscono gli impianti, è necessario che il tecnico installatore rilasci la certificazione a norma. A questo punto si possono decidere tutti gli altri elementi, ad esempio la pavimentazione e i rivestimenti.
Se si vuole risparmiare, si possono recuperare alcuni mobili dalla vecchia cucina dopo qualche lavoretto di restauro che fa loro assumere un aspetto completamente nuovo. Nel caso che si installi una nuova cucina è bene adottarne una con una disposizione simile a quella precedente, così da non dover intervenire per spostare gli impianti. Si tratta di piccoli accorgimenti che consentono di effettuare la ristrutturazione della cucina a prezzi contenuti.
Glossario per l’ambiente cucina
Acciaio inox: resistente alla corrosione e a certi agenti chimici, contiene almeno il 12% di cromo. Garantisce un’ottima igienicità e viene impiegato spesso per lavelli e piani di lavoro.
Alluminio: metallo duttile e leggero di colore bianco argenteo, usato sia pressofuso che trafilato e sottoposto poi a verniciatura o procedimenti di ossidazione anodica, così da essere resistente ai graffi e alla corrosione.
Bugna: pannello centrale di un’anta, spesso in truciolare impiallacciato o rivestito.
Carta melaminica: carta impregnata di resine melaminiche per il rivestimento dei pannelli di truciolare. Può riprodurre il legno oppure essere di vari colori.
Idrorepellente: pannelli di truciolare, mdf o multistrato che resistono al rigonfiamento provocato dall’acqua per un certo periodo di tempo. Esiste una scala di valori, il cui limite massimo è il pannello idrorepellente.
Laminato: è composto da un supporto di resine fenoliche e da una carta estetica decorativa melaminica, che vengono incollati per formare fogli di circa 0,6 mm. Si usa per il rivestimento dei pannelli laminati. Se lo spessore delle resine di supporto supera 1 mm, si parla di laminato stratificato, che si può utilizzare come pannello autoportante.
Pannelli mdf: pannello di fibre a media densità e viene ottenuto dagli scarti di lavorazione del legno. Sono composti da fibre di legno legate con collanti termoindurenti e pressate. Il pannello ha un limitato impatto ambientale e si caratterizza per ottima stabilità dimensionale e compattezza lungo i bordi: in questo modo sono indispensabili per avere pannelli laccati, nobilitati in pvc e grandi superfici. Hanno una scarsa resistenza all’umidità e un notevole peso.
Pannello multistrato: il materiale è composto da cinque o più strati di legno fissati tra loro con collanti resistenti all’acqua e all’umidità e disposti in modo che le fibre siano incrociate.
Piallaccio: foglio di legno di circa 0,6 mm, ottenuto con la tranciatura dei tronchi. Viene usato per pannelli legnosi impiallacciati.
Pvc: tra i materiali plastici più utilizzati nell’industria del mobile, in cucina viene usato per rivestire gli elementi strutturali e le antine. è colorabile e può imitare perfettamente l’aspetto del legno. In quanto materiale termoplastico non resiste molto al calore.
Telaio: struttura portante piena, che unisce quattro o più listelli.
Vernice acrilica: ad altissima resistenza rispetto alla luce, non si ingiallisce con il passare del tempo. In particolare si usa con i legni chiari e conferisce al materiale un aspetto molto naturale perché ha uno spessore minimo.
Vernice poliuretanica: la più usata nel settore del legno: si tratta di un prodotto che si applica facilmente ed economico. Ha una scarsa resistenza alla luce e quindi non si utilizza per la verniciatura di legni chiari.
Quanto costa la ristrutturazione della cucina?
I costi della ristrutturazione della cucina dipendono da tanti fattori diversi, che possono farli aumentare o diminuire. In primo luogo è necessario considerare le dimensioni dell’ambiente, la qualità dei materiali che si andranno a utilizzare, il tipo di interventi e la localizzazione dell’immobile. Inoltre i prezzi possono variare da zona a zona.
Di conseguenza si valuta caso per caso, confrontando tra loro preventivi di diverse ditte edili locali: si tratta di un servizio gratuito e senza impegno, che consente di risparmiare e scegliere la soluzione migliore per qualità/prezzo. L’importante è sapere fin dall’inizio quale sia il budget disponibile.
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