Cripta a s. Ireneo
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In progress. Il progetto si pone come obiettivo di dotare la chiesa di quegli spazi necessari alle attività parrocchiali attualmente mancanti. La nuova cripta, suggestivo spazio ipogeo realizzato sotto la navata,comprende il criptoportico, una cappella e un grande ambiente unitariodotato di notevol... Leggi di più
In progress. Il progetto si pone come obiettivo di dotare la chiesa di quegli spazi necessari alle attività parrocchiali attualmente mancanti. La nuova cripta, suggestivo spazio ipogeo realizzato sotto la navata,comprende il criptoportico, una cappella e un grande ambiente unitariodotato di notevole flessibilità e adattabilità d’utilizzo, che all’occorrenza può essere suddiviso in più ambienti indipendenti. I nuovi ampi spazi ipogei, con l’atrio, saranno accessibili direttamente dal cortile della parrocchia, mediante una ampia e comoda scala che ne consentirà un uso anche indipendente, senza interferenze con altre funzioni. Il nuovo atrio, spazio passante realizzato sotto la canonica, arioso e interamente vetrato sulle due scale di accesso, garantisce un rapido e comodo ingresso alla cripta, connettendo visivamente e anche funzionalmente il cortile con il giardino interno e le sale ad esso collegate. Il nitore astratto e luminoso di questo spazio dalle dimensioni contenute contrasta con quelli ipogei che seguiranno, vasti e intrisi di materiche e plastiche suggestioni. Il criptoportico, avvolto in contrasti di luce e ombra che evidenziano e contrappongono i caratteri ruvidi e rocciosi delle murature controterra alle trame delicate del setto murario curvo che le fronteggia, attraversa, con una lunga prospettiva che si perde nella penombra, l’intero intervento, dando accesso separato alla cappella ipogea, e filtrando il grande spazio destinato agli eventi, visibile attraverso le sue numerose aperture. Questo spazio garantisce l’accesso indipendente a tutti gli ambienti anche quando le pareti scorrevoli della grande sala sono chiuse, provvedendo, secondo le necessità, a ripartirla in ambienti minori. Una costellazione di piccoli fori geometrici lascia filtrare bagliori di luce attraverso il setto murario curvo. Il grande spazio ipogeo, affiancato dal criptoportico, è caratterizzato dalla possenza delle strutture murarie controterra, che si ammorsano profondamente nel suoloe dal ritmo strutturale cadenzato delle travi della copertura e dalle grandi strutture delle fondazioni della chiesa che, liberate dal suolo, allineano una successione di pilastri e travi al centro della sala. Il grande spazio ipogeo, affiancato dal criptoportico, è caratterizzato dalla possenza delle strutture murarie controterra, che si ammorsano profondamente nel suolo. Nella loro configurazione plastica e nella natura litica che le contraddistingue, si trova una chiara allusione alle cavità naturali, agli antichi spazi catacombali o alle cripte medievali. Queste mura, che si muovono sinuose tra le fondazioni della chiesa, ricercano spiragli di luce esterna attraverso bocche di lupo. Il ritmo strutturale cadenzato delle travi della copertura e delle grandi strutture delle fondazioni della chiesa che, liberate dal suolo, allineano una successione di pilastri e travi al centro della sala, attraversa lo spazio. La cappella, accessibile dal criptoportico, è uno spazio suggestivo e intimo. La roccia delle possenti murature e la luce mistica che ne pervade il silenzio, conferiscono alla cripta un carattere di meditatazione e raccoglimento. La presenza dell’acqua, sorgente di vita, di un antico pozzo scavato nell’area del presbiterio aggiunge allo spazio una nota dal forte carattere simbolico e religioso.
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