Giardino privato in canavese- una serra a bordo piscina
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L’intervento nasce dall’esigenza della proprietà di realizzare una piscina all’interno del parco di casa; l’idea originaria ha preso corpo e si è trasformata in un intervento più complesso e strutturato, arricchendo la proposta iniziale con una pool-house che, oltre alla classica funzione... Leggi di più
L’intervento nasce dall’esigenza della proprietà di realizzare una piscina all’interno del parco di casa; l’idea originaria ha preso corpo e si è trasformata in un intervento più complesso e strutturato, arricchendo la proposta iniziale con una pool-house che, oltre alla classica funzione di locale di servizio e spogliatoio, potesse essere soprattutto occasione per realizzare un luogo dove poter godere il giardino e la nuova piscina tutto l’anno. Da qui l’idea di realizzarla a foggia di conservatory, cogliendo l’occasione per trasformare quello che spesso è uno spazio accessorio e di servizio, in un vero e proprio salotto immerso nel verde del parco e del paesaggio circostante e nel blu del cielo e della piscina, che esprimono il loro meglio nei giorni invernali o al chiaror della luna delle giornate estive.la piscina sfrutta la naturale conformazione morfologica del terreno e si adagia sul limitare di un terrazzamento, dove il muretto in pietra viene interrotto dallo sfioro della piscina che regala così una vista panoramica sul prato, sul bosco e infine sui rilievi canavesani sullo sfondo. La sensazione quando si fa il bagno è quella di essere immersi non solo nella vasca della piscina ma nel paesaggio verde e azzurro che la circonda. Inoltre è stata preservata in questo modo la stretta relazione visiva tra il prato superiore e quello inferiore, interrotta solo dalla trasparenza dell’acqua e dalla pavimentazione in legno di teak che ha assunto il caratteristico colore grigio-argenteo confondendosi con il colore stesso dei lettini prendisole e inserendosi più dolcemente nel paesaggio circostante. La pool-house, che ospita i locali di servizio, la doccia, lo spogliatoio ma anche una vasca idromassaggio e un’ampio salotto, si apre panoramica sulla piscina e sul giardino. La struttura vetrata è stata scelta proprio per permettere un costante dialogo con il giardino e il paesaggio circostante. Per una vista a 360° gradi sull’esterno, anche la copertura è completamente vetrata, in modo che la percezione che si ha dall’interno sia quella di avere il cielo come soffitto e la luna e le stelle come illuminazione naturale di notte. La stesso effetto di continuità tra interno ed esterno che si ha con la pool-house, lo si è ottenuto con la piscina attraverso l’inserimento di un lato a cascata che sfrutta una variazione morfologica preesistente. Facendo il bagno non si ha la sensazione di essere all’interno di una vasca scavata nel terreno ma di essere immersi nel grande prato e nel paesaggio. Progetto architettonico in collaborazione con arch. Alberto redolfi.
L’intervento è stato pubblicato sullo speciale ‘piscine e giardini’ della rivista gardenia, nel mese di giugno 2011.
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