La casa della musica
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Questo progetto commissionato dal comune di ostuni, prevede il riutilizzo e la progettazione di una parte del convento dei frati cappuccini, che nei secoli ha ospitato il carcere, la caserma dei vigili del fuoco, fino a ridursi a mero deposito. Il progetto prevede la riorganizzazione urbana di un te... Leggi di più
Questo progetto commissionato dal comune di ostuni, prevede il riutilizzo e la progettazione di una parte del convento dei frati cappuccini, che nei secoli ha ospitato il carcere, la caserma dei vigili del fuoco, fino a ridursi a mero deposito. Il progetto prevede la riorganizzazione urbana di un tessuto sedimentato e divenuto, a dispetto della sua collocazione urbana, marginale.
La casa della musica , pertanto, si apre alla città, non più carcere, caserma, caratterizzati da muri alti che rendevano impenetrabile lo spazio, ma perimetro e quinta di una piccola piazza, agorà, luogo di scambio per la cultura giovanile. Il progetto vuole recuperare e ridefinire gli spazi esistenti, ritmando le priorità, senza gesti eclatanti, ma senza atteggiamenti dimessi.
Lo spazio polivalente per mostre e concerti si apre verso la piazza e ne mantiene la scansione delle pavimentazioni, lo spazio aperto che attraverso la grande vetrata intravede e dialoga con il fermento delle esposizioni. Nella biblioteca stretta e lunga coperta da volta a botte vengono riaperte le bucature ad arco che negli anni, a seconda degli usi, venivano tamponate, modificate.
Si ripropone così il passo irregolare di un’architettura non progettata, auto- costruita, di un’architettura al margine, che proprio per questo va tenuta in massima considerazione.
Vincitore nel 2014 del premio in/arch-ance per la migliore opera di architettura in puglia nella categoria “intervento di riqualificazione edilizia e/o urbana”, notizia pubblicata sul portale archilovers.com
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