Up pavilion
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Up è l’acronimo inglese scelto per sintetizzare l’esposizione al cersaie 2015.
Il significato “prospettive inaspettate” gioca sull’impostazione scenica dello stand e sulla prospettiva progettuale di ultra nel mondo delle costruzioni e dell’arredamento.
Marco porpora architetti studio ... Leggi di più
Up è l’acronimo inglese scelto per sintetizzare l’esposizione al cersaie 2015.
Il significato “prospettive inaspettate” gioca sull’impostazione scenica dello stand e sulla prospettiva progettuale di ultra nel mondo delle costruzioni e dell’arredamento.
Marco porpora architetti studio ha interpretato questo progetto cercando di assemblare i concetti di leggerezza e grandezza per restituirli in maniera univoca ai visitatori dello stand.
Un tunnel espositivo, creato esclusivamente grazie al “fluttuare” delle lastre ultra con diverse angolazioni attorno all’asse principale dello spazio, avvolge completamente il cammino mentre tutti gli oggetti si distaccano dalla struttura portante principale per diventare nastri allungati e distesi come a sintetizzare l’essenza del movimento e della velocità.
All’interno dello stand dislocati in vari punti e con diverse funzioni si trovano alcuni oggetti come tavoli, panche, reception, tutti realizzati o rivestiti con materiale ultra sempre connotati da una vistosa sproporzione tra sbalzi e dimensioni strutturali e spessori, atti a dimostrare la duttilità della tecnologia ariostea.
Una quinta specchiante posizionata sul lato corto, garantisce la giusta armonia e profondità all’insieme e ospita, al centro della composizione, una curiosità: una piccola apertura quadrata che interrompe parzialmente e temporaneamente l’insieme per offrire, a chi transita dall’altro parte della parete corta, uno scorcio centrale della prospettiva interna e del futuro del rivestimento.
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