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Negli ultimi mesi, un gruppo di giovani architetti ha dato vita ad una serie di proposte di progetto per la città di frosinone.si tratta di una particolare ed inusuale modalità operativa, spontanea e partecipata, in quanto il gruppo opera proponendo idee di progetto spinte unicamente dal desiderio... Leggi di più
Negli ultimi mesi, un gruppo di giovani architetti ha dato vita ad una serie di proposte di progetto per la città di frosinone.si tratta di una particolare ed inusuale modalità operativa, spontanea e partecipata, in quanto il gruppo opera proponendo idee di progetto spinte unicamente dal desiderio di migliorare la città, mettendo a disposizione professionalità e sensibilità sul tema degli spazi pubblici e di aggregazione,attraverso la ricerca espressiva ed estetica. Lo studio indaga alcune funzioni integrative degli spazi residuali della città, i tanti spazi verdi più o meno in abbandono. La modalità operativa è diretta tra i componenti del gruppo e partecipata, con gli strumenti del socialnetwork che consentono una ampia divulgazione, un dibattito aperto e continuo e gli apporti volontari e professionali di molti.
Alcuni dei propositori della presente iniziativa, sono soci fondatori dell’associazione zerotremilacento che opera ormai da anni sul territorio. Infatti, il germe originariodel movimento,va ricordato, risale ad un opera di arte pubblica relazionale, “congiunzioni”concepita dall’associazione zerotremilacentonel 2010, come un intervento partecipato di reintegrazione delle essenze arboree ad alto impatto estetico, sul versante collinare del viadotto biondi.poi la frana …e nel maggio del 2013 l’associazione riprende il progetto congiunzioni presentandolo alla cittadinanza, considerandolo quanto mai attuale.
Il gruppo di progettazione si è inizialmente interessato dell’area del viadotto biondi, superando la questione del ripristino strutturale, oggetto ancora oggi di competenze, studi, indagini e proposte vari; proponendo invece idealmente una alternativa funzionale ed estetica di forte impatto concettuale, ma di basso impatto ambientale, il “pub”, parco urbano biondi, un parco lineare che, reinterpretando l’intero asse viario, contribuisse a colmare la carenza di verde, pista ciclabile, e spazi aggregativi in genere.
Da questo primo passo, con l’occhio attento di chi ricerca ed individua il forte potenziale di alcune aree per la popolazione, il gruppo ha ampliato il suo interesse all’intera città elaborandoun progetto di parco diffuso per frosinone da cui il nome “pdf”.
In sostanza, partendo dallo studio preliminare elaborato per un uso alternativo per il viadotto biondi si sta configurando un’ipotesi di elementi di arredo urbano e sistemazione del verde coordinati e volti a definire degli spazi che abbiano una qualità progettuale in grado di dare riconoscibilità e connotare fortemente i luoghi. Gli elementi ed i loro insiemi, facendo sistema, produrranno unità e riconoscibilità, giungendo pertanto a concepire la particolare idea di parco diffuso.
Si tratta di elementi quali panchine, cestini, pavimenti, lampioni, vasiereetc… aventi una matrice comune “esagonale” che, discendendo dal sistema frattale elaborato nel pab, è in grado di connotare ed interpretare le varie funzioni necessarie all’intera città, che si tratti di pochi isolati elementi o di aree in cui l’aggregazione è più consistente.
Il gruppo è composto da due coordinatori l’arch. Gianluca fricchionee l’arch. Valentina gentile, che riscontrata unavisione comune e le singole specializzazioni, hanno incontrato professionalmente l’arch. Giuseppe accettola, l’arch. Antonio delicata il designer alessandro simeoni dando vita ad un team aperto ed operativo. Per la condivisione e la partecipazione alla progettazione è nata una facebook dedicata al pdf.
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