Verde matematico
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Verde matematico è un ristorante che recupera un fabbricato in pieno centro urbano, riconfigurandolo e riprogettandolo a favore di una ben precisa volontà di sintetizzare il connubio tra elementi e materiali contemporanei e attuali con gli elementi storici del sito e con inserti vegetali e natura... Leggi di più
Verde matematico è un ristorante che recupera un fabbricato in pieno centro urbano, riconfigurandolo e riprogettandolo a favore di una ben precisa volontà di sintetizzare il connubio tra elementi e materiali contemporanei e attuali con gli elementi storici del sito e con inserti vegetali e naturali, puntando all’enfatizzazione del recinto che circonda e che protegge il nucleo vitale del luogo.
Il progetto determina uno spazio introverso che nega il rapporto col contesto e punta a reinterpretare i propri ambienti, sia interni che esterni, in una idea progettuale che, negando il rapporto diretto con la città, permette la realizzazione di uno spazio raccolto sia a livello visivo che acustico e climatico.
Tutta la proposta è mirata alla valorizzazione delle preesistenze anche attraverso il contrasto netto con decisi segni di progetto.
Ne è un esempio la copertura esterna, in legno bianco, formata da parti opache e vegetali, parti vetrate e tende retrattili; chiusa e opaca laddove il contesto degli edifici condominiali “guarda” all’interno del locale, completamente “smaterializzata” laddove il panorama “zenitale” diventa interessante e capace di estraniare il cliente dal contesto urbano nel quale si trova. Il giardino segreto, tipico dell’architettura mediterranea, è arricchito dalla geometria della struttura lignea, studiata per disegnare tridimensionalmente lo spazio e dialogare sia con la vegetazione che con i muri antichi, in modo da schermare alcune viste e aprirne delle altre, creando uno spazio totalmente libero e funzionale a terra, ma che alterna texture differenti a livello dello sguardo.
In tutti gli spazi fondamentale è l’uso del colore, in particolare la combinazione dei toni del giallo e del blu, che dialogano sempre con il verde della vegetazione, in tutte le sue forme, e con superfici neutre e naturali. Gli elementi vegetali in terra e in vaso si alternano a verde rampicante oppure pendente come anche a quadri e inserti vegetali verticali, rimandando ad ogni spazio una precisa caratterizzazione grazie alla accurata scelta delle specie.
Tutti gli spazi puntano all’accostamento materico e cromatico. Il corten si combina con vivaci colori e profumata vegetazione ma anche con la leggerezza del vetro e la naturalità del legno. Pareti dipinte con inserti naturali dialogano con i pannelli in resina, la pavimentazione in pietra con i lampadari in tondini di ferro e con colorate sedie in legno, così come la cantina propone la sinergia tra pietra, legno grezzo e corten, in un connubio di design contemporaneo e di riuso.
“verde matematico” è quindi il frutto di una decisa scelta progettuale di combinare materiali e colori, percezioni visive, olfattive e tattili, in un mix di tradizione e contemporaneo, naturale e artificiale, nella curiosa interiorità di un giardino nascosto.
“…così come dal giallo con l’azzurro nascerà sempre il verde, e non il rosa o il marrone. …è matematico” (andrea pazienza)
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