Nuova residenza nella periferia storica
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Abitazioni private, spazi condominiali e giardino pubblico
Finalità e obiettivi del progetto:
- costruzione di centralità, rappresentatività e identità della residenza e dello spazio urbano.
- ricerca del ruolo aggregativo e d’integrazione sociale tra la residenza e dello spazio... Leggi di più
Abitazioni private, spazi condominiali e giardino pubblico
Finalità e obiettivi del progetto:
- costruzione di centralità, rappresentatività e identità della residenza e dello spazio urbano.
- ricerca del ruolo aggregativo e d’integrazione sociale tra la residenza e dello spazio pubblico.
- miglioramento delle condizioni di sosta, accesso e mobilità carrabile e ciclo-pedonale.
- caratterizzazioni materiche e cromatiche di facciata e al suolo, con differenziazioni della pavimentazione e del verde in base ai diversi usi.
- realizzazione di elementi fissi per lo spazio collettivo per la qualificazione spaziale e tecnica, durevoli e di facile e continua manutenzione. (seduta curvilinea, soglia – portale, fontana).
- utilizzo di sistemazioni naturalistiche in grado di determinare caratteristiche estetiche, microclimatiche e percettive del luogo. (piante, siepi, aiuole e prato)
L’area d’intervento riguarda un lotto inedificato situato nella piana di valleggia.
Al tessuto urbano novecentesco si sovrappongono le tracce del tessuto storico sub-urbano (creuze liguri).
Lo spazio “denso” per abitare e lo spazio “aperto” per respirare collaborano per la costruzione di una nuova identità urbana.
L’edificio residenziale rispetta la tipologia “a blocco” prevista dalle norme del p.u.c. Interpretando tale indicazione con uno schema planimetrico ad “l” che articola verticalmente la volumetria compatta in un semplice schema planimetrico.
L’edifico si confronta con l’eterogeneità sociale del mercato abitativo: gli alloggi sono costituiti da unità “medie” occupano il braccio più lungo del corpo di fabbrica, sovrapponendo le stesse tipologie su tre piani verso l’ala ovest e su due piani nella parte centrale.
Il punto d’incontro delle due maniche edilizie dello schema ad “l” definisce la saldatura ed insieme una sottrazione di materia edilizia; l’unione si concretizza mediante uno squarcio verticale, ovvero il passaggio coperto che permette l’accesso al secondo corpo scala ed ai parcheggi pertinenziali.
Le logge sollevate da terra ma ancorate agli “angoli urbani” del caseggiato, caratterizzano la morfologia dei fronti edilizi ricercando un uso “aereo” dello spazio esterno: tali prolungamenti aggettanti, assicurano le viste panoramiche dalle abitazioni, ma rappresentano anche un buon orientamento visivo dalle percorrenze della strada.
L’articolazione in verticale del corpo di fabbrica, l’ampia terrazza e i balconi curvilinei, le sequenze delle alberature, definiscono delle “sovradiacenze tridimensionali” che costruiscono una nuova ricchezza ambientale del paesaggio urbano circostante: tali prolungamenti all’esterno dello spazio abitato contribuiscono ad una maggior vivibilità insieme al giardino pubblico racchiuso nella “corte aperta”. Il disegno complessivo organizza una nuova relazione tra spazi privati e percorsi e soste collettive, per favorire” discreti” gradi di relazione di vicinato tra gli abitanti dell’edificio e dell’intero quartiere.
La soglia principale d’ingresso alla corte aperta è definita da un’elevazione muraria ad andamento inclinato che accresce il senso d’invito in corrispondenza della curva stradale: si è realizzata una “porta-cerniera”, un vero e proprio punto d’incontro che orienta le percorrenze pedonali dirette agli atri - scala condominiali e al giardino pubblico, allontanando e riparando gli spazi esterni dalla carreggiata stradale.
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