Camere da letto: l’illuminazione ideale
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Il lighting design per gli spazi domestici riguarda anche le camere da letto: l’errore più evidente in cui si incorre nel progetto di un’abitazione è la predisposizione di un solo punto luce centrale a soffitto. Questo tipo di impianto comporta un’illuminazione diffusa di tipo tradizionale... Leggi di più
Il lighting design per gli spazi domestici riguarda anche le camere da letto: l’errore più evidente in cui si incorre nel progetto di un’abitazione è la predisposizione di un solo punto luce centrale a soffitto. Questo tipo di impianto comporta un’illuminazione diffusa di tipo tradizionale, che rende monotoni e piatti gli ambienti, impedendo la creazione di effetti chiaro-scurali e di ombreggiature, con il conseguente effetto di schiacciamento percettivo degli oggetti.
Per le camere da letto dei bambini, le esigenze da soddisfare sono legate al gioco e allo studio: la luce deve essere ben distribuita, con apparecchi non raggiungibili dalle mani dei più piccoli e comunque in materiali resistenti, possibilmente non fragili e con componenti smontabili. Bisogna garantire il giusto illuminamento sulla scrivania, buona resa cromatica, totale assenza di abbagliamento e un illuminamento medio della stanza che eviti fenomeni di stress visivo.
Nelle camere da letto padronali le considerazioni che si possono fare sono molteplici. In particolare, per ogni area della stanza, vi sono alcune accortezze da ricordare:
• luce d’ambiente (illuminazione tecnico-decorativa): la luce generale può essere garantita con delle piantane, preferibilmente con accensione multipla, per rispondere al diverso uso che si fa della stanza nelle varie ore del giorno (luce soffusa/emozionale, luce intensa/funzionale);
• comodini (luce per la lettura): deve provenire da una posizione retrostante o laterale rispetto alla persona che è coricata; dovrà essere regolabile nell’intensità e orientabile;
• armadi (luce tecnico-funzionale): i corpi illuminanti più adatti sono i faretti wallwasher (da incasso o a plafone), che consentono di illuminare adeguatamente le superfici verticali, per poter distinguere correttamente gli abiti e fornire all’ambiente una luce di base indiretta evitando fenomeni d’abbagliamento. È fondamentale la perfetta la resa dei colori;
• specchi (luce tecnico-funzionale): si dovrà scegliere una luce morbida e non abbagliante, preferibilmente frontale (specchi luminosi, applique ai lati dello specchio, applique sullo specchio orientabile e schermata);
• quadri (luce per contemplare): sarà una guida per i nostri occhi, un’isola di luce che evidenzia l’opera attraverso i faretti con fascio e direzioni definiti.
Non da ultimo sarà da considerare la luce di cortesia, sia nelle camere da letto che nei corridoi; consigliabile per evidenziare eventuali ostacoli negli spazi di passaggio. È una luce tenue e soffusa, direzionata verso il pavimento.
Il progetto della luce non si concretizza nella sola scelta delle lampade ma deve tener conto della molteplicità di esigenze cui si deve rispondere all’interno dello stesso ambiente.
Cosa tenere a mente
Ecco qui di seguito alcune utili indicazioni:
– è preferibile una luce localizzata ad una luce diffusa, per non appiattire la visione d’insieme dell’ambiente;
– è utile prevedere prese a terra comandate;
– è indispensabile garantire la massima flessibilità d’uso della luce attraverso accensioni molteplici, flussi luminosi regolabili, corpi illuminanti (di varie potenze) dislocati in più punti della stanza;
– è necessario distinguere tra camere da letto destinate a bambini/ragazzi, stanze padronali, camere per anziani, poiché ognuna ha caratteristiche specifiche che il progetto luce deve tenere in considerazione.
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