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Come finisce bologna? Con un edificio piantato nel prato.
Il lungo edificio previsto dal masterplan per le residenze dell’istituto di studi superiori è l’occasione per costruire fisicamente la transizione fra il centro della città e i suoi colli.
Diffidiamo però delle architetture basate so... Leggi di più
Come finisce bologna? Con un edificio piantato nel prato.
Il lungo edificio previsto dal masterplan per le residenze dell’istituto di studi superiori è l’occasione per costruire fisicamente la transizione fra il centro della città e i suoi colli.
Diffidiamo però delle architetture basate solo sullo sforzo per raggiungere un “inserimento paesaggistico”. Nella nostra proposta il rapporto fra l’edificio e la collina è sviluppato nel modo più letterale e immediato possibile: un normale edificio in linea incontra la pendenza naturale. I solai orizzontali incontrano il piano inclinato del pendio, le facciate si inabissano nell’erba; a valle l’edificio è alto tre piani, a monte zero. Ecco il progetto.
Il resto non è che la conseguenza di questo ragionamento: il pendio viene mantenuto anche all’interno dell’edificio e ne diventa circolazione e sistema di risalita: un unico percorso interno pedonale, ciclabile, accessibile, che elimina la necessità di scale. Verso monte, dove l’edificio non ha un’altezza sufficiente per garantire alle stanze un affaccio verso l’esterno, la sua tipologia viene ribaltata: l’edificio in linea diventa un edificio a patio. Verso valle il volume costruito si stacca dal suolo per diventare copertura di un luogo di sosta pubblico: vi convergono l’uscita dal parcheggio interrato, l’ingresso alla residenza, la stazione per il bike-sharing, l’arrivo della rampa pubblica dalla copertura.
Le facciate sono tradizionali, in mattoni, con normali finestre, ma incontrano il declivio erboso in modo netto e senza mediazioni; le camere sono convenzionali, ma raggiungibili in bicicletta; la copertura è un ampio viale pubblico alberato sollevato dal suolo, che ricorda la montagnola; ogni corridoio è uno spazio ambiguo, un po’ infrastruttura, un po’ paesaggio, un po’ interno, percorso da persone e mezzi. La collina risolve l’architettura.
Designers: subhash mukerjee, michele bonino
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