Villa bossi
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L’edificio, anticamente appartenuto alla famiglia bossi, la cui principale attività era la commercializzazione del sale, ha subito nei vari passaggi di proprietà un generale mutamento dal punto di vista funzionale e architettonico. Nel tempo, il suo ruolo chiave all’interno dell’ambito econo... Leggi di più
L’edificio, anticamente appartenuto alla famiglia bossi, la cui principale attività era la commercializzazione del sale, ha subito nei vari passaggi di proprietà un generale mutamento dal punto di vista funzionale e architettonico. Nel tempo, il suo ruolo chiave all’interno dell’ambito economico e sociale della zona, è andato via via perdendosi. Nel settecento l’edificio è stato definitivamente trasformato in casa di villeggiatura attraverso un significativo intervento di restauro che ha modellato l’impianto architettonico e decorativo esistente.
Il concept del progetto è la riconversione funzionale voluta della famiglia proprietaria della villa, declinata nella passione per la musica, che, in questa sede prestigiosa, fonda l’associazione musicale villa bossi. Il precorso progettuale, esprime ciò attraverso l’armonia di forme architettoniche, caratteri stilistici ed elementi materici. Ricerca inoltre l’equilibrio tra le permanenze dell’edificio storico e le esigenze funzionali dell’edificio moderno.
L’edificio, di importanza storico-artistica, posto sotto la tutela dalla soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici, attraverso un progetto di riuso, ha cosi acquisito una nuova vitalità dal punto di vista culturale ed economico. Oggi in villa bossi sono presenti e si compenetrano, diversi ambienti che differiscono per tipologia e destinazione d’uso: residenza privata della famiglia, il laboratorio artigianale per la fabbricazione dei clavicembalo, gli uffici, il museo degli strumenti antichi, la sala per concerti ed eventi .
Al recupero conservativo e funzionale di un edificio storico è stata associata la scelta di soluzioni impiantistiche, architettoniche ed estetiche contemporanee che, ben integrandosi con le preesistenze, esaltano maggiormente la qualità architettonica e stilistica del complesso, pur classificandosi come interventi riconoscibili nella forma nella morfologia e nel tipo di finitura. Un esempio: l’utilizzo della pietra che viene riproposta in chiave moderna, creando continuità tra vecchio e nuovo.
Il ritmo delle aperture della facciata diviene elemento ordinatore, sottolineato dalle cornici riproposte dopo lo studio stratigrafico dell’apparato decorativo storico, nel processo progettuale intrapreso.
Anche le scelte cromatiche adottate, vogliono contribuire alla miglior definizione degli spazi interni-esterni, dei pieni e dei vuoti nella leggiadria tipica del ‘700. Tutti gli elementi sono individuati come caratteri tipologici e morfologici del periodo storico che più ha determinato l’aspetto unitario dell’intero edificio. Tra gli interventi qualificativi del progetto possiamo annoverare interventi importanti dal punto di vista statico e strutturale.
Da sottolineare il recupero della cantina che, riportata alle sue forme originali ha messo in luce il carattere del luogo, evidenziando volumi e materiali , divenendo la sede ideale per concerti ed eventi.
Tutti i nuovi interventi sono stati proposti nel segno della compatibilità sia per quanto attiene alla scelta dei materiali, come accennato precedentemente, sia per l’utilizzo prevalente di calce, polvere di marmo e prodotti naturali. L’attenzione ai particolari è testimoniata anche dalla ricerca del profilo in ferro dei nuovi serramenti.
Anno di realizzazione del progetto: 2012
Costo del progetto: superiore a 1.000.000 €
Paese: italia
Cap: 21020 bodio
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