Chiesa di san pancrazio
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il progetto di restauro della chiesa dedicata a ss. Maria ausiliatrice e ai santi sebastiano e pancrazio martiri ha riguardato un edificio religioso realizzato agli inizi del '900 posto ai bordi del concentrico, che pur non essendo particolarmente antico, presenta una gradevole ed interessante facci... Leggi di più
il progetto di restauro della chiesa dedicata a ss. Maria ausiliatrice e ai santi sebastiano e pancrazio martiri ha riguardato un edificio religioso realizzato agli inizi del '900 posto ai bordi del concentrico, che pur non essendo particolarmente antico, presenta una gradevole ed interessante facciata. Si tratta di una struttura con pianta rettangolare a navata unica, è posto sull'asse est-ovest. La facciata principale ha una struttura semplice tripartita su tre livelli. Gli altri tre prospetti sono intonacati e senza modanature.
A piano terra la facciata principale presenta delle paraste binate agli spigoli, sormontate da un capitello, due colonne con base e capitello di coronamento, affiancano l'ingresso, con portoncino in legno lavorato affiancato da due finestre da accesso all'aula divide il piano del secondo livello la trabeazione composta da un architrave modanato, da un fregio e da una cornice.
Le paraste del livello inferiore sono grandi come le due binate del piano terra. Al centro della facciata si trova una grande finestra circolare e due angeli posti di profilo che sembrano i custodi della chiesa.
La facciata culmina con un timpano modanato coperto di lastre di pietra, al centro del quale è posizionato un cartiglio di gesso in altorilievo. Il tetto, a capanna e ha un manto di copertura in coppi. Sul tetto in corrispondenza delle lesene angolari svettano due grandi vasi in gesso e un piccolo campanile in mattoni con la campana e la croce.
All'interno dell'aula liturgica sopra all’ingresso si trova il coro ligneo raggiungibile da una scala a chiocciola. L'unica navata della chiesa è coperta con una volta a botte ed illuminata dalle finestre ovali poste nelle “unghie” della volta e dal grande “occhio” posto sulla facciata.
Il presbiterio sopraelevato conserva ancora la balaustra. L’altare in muratura rivestito di lastre di marmo è impreziosito da modanature decorate a finto marmo appoggiato a un fondale con due aperture ai lati che consentono l’accesso alla sacrestia.
Sopra l’altare è stato conservato il baldacchino in stoffa. Alle spalle dell’altare le tre statue di dimensione naturale, rappresentano la vergine e i santi pancrazio e sebastiano alle spalle ad un graticcio che nasconde il soppalco del primo piano il cui accesso avviene dalla sacrestia.
I muri laterali dell’aula liturgica, erano originariamente ricoperti di quadri di ex voto. Importanti segni della devozione popolare in parte scomparsi a causa di una serie di furti avvenuti negli anni passati.
La cappella sorge sul sito di un antico pilone votivo, distrutto dai francesi nel 1693 durante la battaglia della marsaglia e poi ricostruito. La chiesa fu progettata dall'ing. Ferrero su commissione del mons. Antonio bossatis al'ingresso del paese e utilizzata dagli abitanti delle frazioni gerbole-zucche per la “posa” (luogo in cui le salme venivano deposte nell’attesa del commiato).
La costruzione dell’edificio religioso avvenne in due fasi la prima delle quali risale al 12 maggio 1908, giorno in cui venne benedetta la cappella, e l'ampliamento con la costruzione del piano superiore e della loggia per il coro, nel 1913.
Nel 1913 terminati i lavori, fu nominato il primo rettore cui fecero seguito gli altri fino al 1946 quando l’utilizzo dell’edificio religioso fu ridotto alle due celebrazioni annuali nei giorni di s. Pancrazio e ss. Maria ausiliatrice.
Per evitare il crollo nel 1970 si rese necessaria una prima la riparazione del tetto, a cui è seguita una seconda nel 2003.
Attualmente tutta la chiesa presenta un elevato livello di degrado e necessita di alcuni interventi urgenti di manutenzione, come il tetto in cui i coppi sono scivolati verso il bordo della copertura, lasciando intravedere la lastre di sottocoppo.
Le murature verticali esterne ed interne hanno avuto delle importanti lesioni momentaneamente tamponate con delle malte di cemento.
La facciata, i prospetti laterali e le pareti interne dell'aula presentano problemi di umidità di risalita fino ad un’altezza di due metri circa, con il deterioramento delle finiture superficiali e l’erosione delle decorazioni, degli stucchi e delle malte, con il conseguente dilavamento delle decorazioni.
Sulla cornice che corre lungo tutto il perimetro dell’aula e sulla volta sono presenti tracce delle infiltrazioni dal tetto.
I pavimenti dell’aula liturgica e del presbiterio in cementine esagonali di colore rosso e grigio, sono in molti punti sollevate e distaccate dal piano di calpestio e mostrano il sottostante supporto in calce.
La quinta muraria che divide l'altare dalla sacrestia risente dell’umidità di risalita e presenta dei distacchi di intonaco, mentre il coro ligneo, necessita solamente di un’opera di pulitura.
L’intervento di restauro della chiesa di ss. Maria ausiliatrice santi pancrazio e sebastiano martiri di volvera (to), è un intervento che ha lo scopo, di riabilitare un edificio religioso trascurato e privo di manutenzioni da parecchi anni.
Il pensiero che guida il progetto di restauro è quello di farlo diventare un luogo significativo all’interno di un percorso spirituale più ampio che coinvolge anche le altre chiese e cappelle campestri site nei comuni vicini, con una sua più frequente apertura.
Il restauro dei prospetti esterni della chiesa di ss. Maria ausiliatrice santi pancrazio e sebastiano martiri sono iniziati grazie alla donazione di una benefattrice e hanno comportato i lavori di ripassatura del tetto; i sondaggi relativi dal restauratore per individuare i colori originali da riutilizzare; l'utilizzo di tecnologie per arrestare l’umidità di risalita sui muri del piano terreno; nel rifacimento dei pavimenti recuperando e integrando il materiale originariamente mancante, nella spicconatura degli intonaci deteriorati; nella decorazione delle facciate, dell’aula liturgica, della sacrestia e del locale soppalco rispettando i colori originari emersi durante i sondaggi; nel restauro e decorazione dei serramenti in legno; nella tinteggiatura delle inferriate e di tutti i manufatti metallici, nella pulitura del coro ligneo, degli arredi, dei quadri votivi, con l'individuazione di una loro corretta ubicazione; nel rifacimento dell'impianto, con corpi illuminanti posizionati sopra la modanatura posta tra le pareti verticali e la volta.
La seconda fase interna all'aula liturgica deve ancora essere realizzata e si attende il contributo concesso dalla fondazione crt nell'ambito degli interventi "cantieri diffusi" promossi dall'ente.
2016
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