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Tiziana Decaria

Recupero ambientale - Vibo Valentia (VV)

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Affidamento diretto, previo sorteggio pubblico, per espletamento dei servizi di ingegneria comprendenti la progettazione definitiva ed esecutiva e il coordinamento della sicurezza in fase di progettazione dei lavori di “recupero ambientale” nel centro storico cittadino di vibo valentia. Sulle indicazioni dell’amministrazione comunale di vibo valentia, nell’ambito della richiesta di finanziamento – a seguito di opportune valutazioni sul tessuto urbano, su quello ambientale e sociale – sono state individuate all’uopo, come luogo oggetto di intervento, diverse aree ubicate all’interno del centro storico cittadino. In tali aree sono state individuate delle criticità ambientali gravi, meritevoli di tempestivi ed urgenti interventi di recupero. Sulle indicazioni dell’amministrazione comunale di vibo valentia, nell’ambito della richiesta di finanziamento – a seguito di opportune valutazioni sul tessuto urbano, su quello ambientale e sociale – sono state individuate all’uopo, come luogo oggetto di intervento, diverse aree ubicate all’interno del centro storico cittadino. In tali aree sono state individuate delle criticità ambientali gravi, meritevoli di tempestivi ed urgenti interventi di recupero. Tra questi vanno sicuramente annoverate il recupero di alcuni spazi di risulta abbandonati – divenuti nel tempo discariche abusive di materiali di vario tipo e luoghi di raccolta di topi e rettili vari – e il rifacimento della rete fognaria – bianca e nera – di alcune delle aree ricadenti all’interno della zona interessata. Scopo finale di questi interventi oltre al recupero dell’ambiente e del contorno, attraverso specifiche azioni migliorative , è anche dare una percezione dello spazio da parte dei fruitori finali, intendendo come spazio l’insieme delle attività umane, degli spazi fisici e intellettuali, della emotività e del senso appartenenza ad un luogo espressa dalla collettività nel suo insieme. In coerenza con le linee programmatiche indicate dall’amministrazione, il presente intervento intende, pertanto, eliminare parte del degrado presente nel centro storico cittadino e, contestualmente, valorizzare i luoghi del centro storico con azioni mirate al recupero ambientale attraverso il rinnovamento delle reti fognarie cittadine al fine della conservazione e della rivitalizzazione dei luoghi, nonché al recupero degli spazi più significativi, evitando qualsiasi trasformazione urbanistica che ne compromettano la identità. Il progetto Il progetto è stato redatto secondo le indicazioni del d.p.p., del d. Lgs 50/2016, delle linee guide dell’anac, dei decreti ministeriali attuativi del d. Lgs. 50/2016 e del dpr 207/2010 – per quanto applicabile – al fine di ottenere una completezza in termini procedurali e tecnico-amministrativi, nonché per acquisire tutte le autorizzazioni ed i pareri previsti dalla normativa vigente. Esso mira ad un processo di recupero ambientale e di riqualificazione più generale, in parte già avviato in passato dall’amministrazione comunale. L’intervento ha la funzione principale di recuperare alcuni siti e percorsi urbani del centro storico da restituire alla collettività ed al contempo rendere fruibili alcuni luoghi mediante opportuni interventi di recupero ambientale, mantenendo la conformità alle norme ambientali, urbanistiche e di tutela dei beni culturali e paesaggistici, nonché il rispetto di quanto previsto dalla normativa in materia di tutela della salute e sicurezza, accessibilità e adattabilità secondo quanto previsto dalle disposizioni in materia di barriere architettoniche. Scopo primario dell’intervento complessivo è quello di: Recuperare dal punto di vista ambientale alcune aree del centro storico ubicate prevalentemente nel quartiere carmine mediante interventi che hanno come obiettivo quello di ricavare ulteriori spazi pubblici da destinare ai cittadini e di migliorare la fruizione dei luoghi; Recupere e riqualificare – da un punto di vista ambientale prima ancora che da quello urbanistico – alcune aree del centro storico mediante interventi mirati alla separazione delle acque reflue da quelle meteoriche, della regimentazione delle acque meteoriche del sito e la canalizzazione delle acque reflue di alcune aree limitrofe, allo stato non adeguatamente convogliate; Riqualificare i luoghi del nucleo storico al fine di accrescerne il valore storico, turistico ed edilizio, migliorare le condizioni di vita degli abitanti negli ambiti caratterizzati da particolare degrado fisico e disagio sociale; Rendere godibili alcuni luoghi simbolici che attualmente non risultano essere utilizzati; Compiere una serie di interventi di recupero conservativo volti al ripristino dei caratteri formali dei luoghi. Gli interventi di progettazione verteranno a principi di sostenibilità ambientale nel rispetto della minimizzazione dell’impegno di risorse materiali non rinnovabili e di massimo riutilizzo delle risorse naturali impegnate dall’intervento e della massima manutenibilità, durabilità dei materiali e dei componenti, sostituibilità degli elementi, compatibilità tecnica ed ambientale dei materiali ed agevole controllabilità delle prestazioni dell’intervento nel tempo. I materiali di scavo e quelli relativi alla pavimentazione presente nelle aree oggetto di intervento (piatra e mattoncini) saranno recuperati e riutilizzati secondo le indicazioni e/o prescrizioni imposte dai diversi enti preposti a rilasciare parare e/o dalla stazione appaltante. L’intervento previsto è legato a precisi standard sanciti dagli strumenti urbanistici vigenti, nonché ai pareri vincolanti del ministero per i beni e le attività culturali – soprintendenza per i beni archeologici della calabria – e del ministero per i beni e le attività culturali – soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per la provincia di vibo valentia. Pertanto nella progettazione dei singoli interventi si terrà conto delle indicazioni e dei pareri degli enti coinvolti. Specifiche di progetto Il lavoro che si intende realizzare interessa alcune aree diverse del centro storico ubicate all’interno del rione carmine. Essi sono così riepilogati: Area di intervento 1: prevede la trasformazione di uno spazio abbandonato, di proprietà comunale, in una piazza pavimentata a servizio dei cittadini residenti o di passaggio. L’area oggetto di intervento è stata, comunque, acquisita in data 10.04.2012 dal comune di vibo valentia nell’ambito dei citati lavori di realizzazione della piazza in via carmine, per ragione di pubblica utilità. L’atto con cui è stato formalizzato il passaggio di proprietà è un verbale di bonario componimento sottoscritto tra signore cutullè santina e cutullè raffaella – comproprietarie del bene – e l’arch. Demetrio beatino – all’uopo dirigente del settore 8 del comune di vibo valentia. Il citato verbale di accordo bonario è stato successivamente approvato con determinazione dirigenziale n° 37 del 14.05.2012. Tenuto conto che in data 13.03.2014 è stato liquidato ai proprietari il saldo dell’importo previsto dell’accordo bonario, l’ara risulta di fatto a pieno titolo di proprietà comunale. In una prima fase, si prevede la parziale demolizione dei muretti in mattoni che attualmente delimitano l’area lungo la via scesa carmine. La stessa verrà effettuata senza l’uso di mezzi meccanici, nel massimo rispetto della muratura antica da conservare, facente parte dell’antico palazzo gasparro. Successivamente, la muratura originaria sarà oggetto di intervento di restauro attraverso una serie di tecniche che saranno concordate con la soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici. Successivamente si procederà con la rimozione dei materiali presenti, della vegetazione spontanea ed allo sterro in modo da portare la quota del piano di campagna al valore opportuno e realizzare i diversi dislivelli previsti da progetto. Si tratta di tre piani differenti di quota su cui si sviluppa la piazza, tra aiuole e aree di sosta; il primo, indicato come quota 0.00, rappresenta il raccordo con la via scesa carmine e quindi l’accesso principale; il secondo livello a quota +0.60, raggiunto da tre gradini, è situato in prossimità dell’acceso da via borgo san sebastiano; infine il livello a +0.90, raggiungibile, oltre che dalla quota +0.60 con due gradini, anche da una rampa per l’abbattimento alle barriere architettoniche che parte dal livello 0.00. I diversi dislivelli di quota saranno delimitati da muretti di contenimento che si sviluppano in modo sinuoso creando una serie di geometrie che definiscono tutta l’area, rimarcata dal diverso uso di materiali utilizzati per la pavimentazione. A protezione del dislivello di quota e per la messa in sicurezza dell’area è prevista la realizzazione di una ringhiera in ferro sormontante i muretti di contenimento. Oltre all’accesso a quota 0.00, è previsto un altro accesso all’area dalla via scesa carmine, posto a una quota inferiore, essendo la via in salita, attraverso una gradinata illuminata con dei fari a led segna passo. La pavimentazione prevista utilizzerà materiale in pietra locale di tre differenti tonalità in modo tale da rimarcare lo sviluppo geometrico dei disegni definiti sia dalle aiuole, sia dai gradini raccordanti i diversi dislivelli. La vegetazione sarà opportunamente collocata all’interno delle aiuole con una disposizione in gruppi di più essenze arboree e arbustive, anche ai fini di ottenere una schermatura dei fianchi ciechi degli edifici che verranno a definire lo spazio della piazza. Sarà inoltre previsto un impianto di raccolta acque reflue ed un impianto di approviggionamento idrico per l’uso di una fontanella e l’irrigazione delle aiuole presenti. L’illuminazione dell’intera piazza avverrà tramite corpi illuminanti montati su palo vibo, per mantenere un’uniformità con l’ambiente storico circostante. La piazza sarà inoltre, arredata di panchine e gettarifiuti. Area di intervento 2: attualmente, in prossimità della chiesetta dei poveri, è presente un piccolo canale di scolo a cielo aperto – non conforme alle legislazioni vigenti – che raccoglie le acque nere di scarico provenienti dai fabbricati posti a monte del sito, recapitandoli nei terreni a valle del sito. Gli interventi previsti per tale area sono: Collettamento dell’impianto fognario acque nere attraverso la realizzazione di impianto a norma con inserimento di pozzetti di ispezione e tubi in pead e separazione dalle acque bianche provenienti da via della ruota; Convogliamento delle acque bianche e nere provenienti dai fabbricati posti a monte; Rivestimento in pietra di alcuni muretti in cemento armato presenti all’interno dell’area; Rifacimento pavimentazione di mattoncini, con smontaggio e rimontaggio degli stessi, della scalinata di accesso da via conte d’apice; Pavimentazione in pietra locale della rampa di accesso all’area della chiesetta da via della ruota; Tinteggiatura della facciata della chiesetta dei poveri; Rifacimento della pavimentazione con pietra locale, della piazzetta prospicente la chiesa dei poveri; Rifacimento dell’impianto di illuminazione della piazzetta prospicente la chiesa dei poveri attraverso la sostituzione dei corpi illuminanti presenti; Collettamento della fognatura che scorre a cielo aperto sito sulla scarpata antistante la chiesetta dei poveri in prossimità della porta conte d’apice; Realizzazione del muretto di contenimento e della soprastante ringhiera in ferro lavorato della piazzetta prospicente la chiesa dei poveri. Illuminazione con faretti a led da incasso nell’alzata della scalinata porta conte d’apice. A completamento di tali interventi è prevista la realizzazione delle opere di pavimentazione stradale con materiali adatti ai luoghi. Area di intervento 3 e 4: attualmente nel centro storico cittadino sono presenti delle vie pubbliche che presentano un sistema fognario non funzionante o a volte mancante. Le acque nere di scarico provenienti dai fabbricati presenti sversano i liquidi trasportati nel terreno sottostante creando notevoli disagi ai cittadini residenti. Inoltre in molte zone manca una vera e propria pavimentazione stradale Gli interventi previsti per tale aree sono: Rifacimento della rete di fogna nera proveniente dai fabbricati dei vicoli cerasarelle; Rifacimento della rete di fogna bianca proveniente dai fabbricati dei vicoli cerasarelle; Rifacimento della pavimentazione stradale attraverso la rimozione dello strato bituminoso o cementizio presente e la successiva ripavimentazione utilizzando materiali adatti al luogo e, ove presenti, il recupero di quelli esistenti, a risalto dei palazzi di pregio storico presenti nell’area d’intervento.
 
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