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Ricostruzione della facciata in calcestruzzo del condominio la meridiana “grattacielo di bologna” - Bologna (BO)

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L’intervento di ristrutturazione in sintesi Il calcestruzzo che rivestiva la facciata del condominio “la meridiana” di bologna era gravemente danneggiato con distacchi di ampie porzioni di materiali, tanto da costituire un pericolo per i passanti e i mezzi che circolavano nel suo perimetro. è stato quindi avviato un appalto nazionale per la ricostruzione del calcestruzzo di questo edificio (grattacielo), che abbiamo vinto nel 2017. I lavori sono iniziati nella primavera-estate del 2017 e ad oggi, primavera 2018, abbiamo completamente ricostruito la facciata in calcestruzzo e stiamo procedendo con le finiture, la colorazione e la rasatura. La situazione prima del nostro intervento Il condominio la meridiana, noto ai bolognesi come “grattacielo di bologna” è una torre edificio di 71,50 m, 22 piani e 168 appartamenti, che si trova in via benvenuto cellini n. 18-20 (zona massarenti). è stato costruito nel 1957 ed è un edificio di interesse storico-documentale, quindi vincolato dal comune di bologna. Nel 1984 è stata ristrutturata la facciata dell’edificio a causa di gravi erosioni al calcestruzzo, il danno era tale che i ferri di armatura erano ossidati in modo importante. Nonostante questo intervento, però, negli ultimi 30 anni la facciata ha subìto diversi danni dovuti a: Infiltrazioni al di sotto del “cappotto” Aggressione al calcestruzzo causata dalle piogge acide e dalla carbonatazione dei materiali (cioè un processo chimico per cui, a causa dell’anidride carbonica, si formano dei carbonati, dei “sali”, che corrodono il calcestruzzo) Sbalzi termici e gelate che hanno ulteriormente danneggiato il calcestruzzo, già ammalorato e poroso Gli obiettivi dell’intervento di ristrutturazione La richiesta indicata nell’appalto prevedeva la demolizione e ricostruzione delle parti di calcestruzzo ammalorate, e nel dettaglio: L’eliminazione di tutto il materiale applicato durante la ristrutturazione del 1984 e quindi la rimozione del “cappotto” in calcestruzzo e della rete in fibra di vetro Battitura delle superfici di calcestruzzo originario sottostante delle teste dei setti e dei marcapiani Ripristino e integrazione del ferro di armatura Ricostituzione volumetrica del calcestruzzo per ripristinare le parti mancanti Trattamento con malta cementizia impermeabile bicomponente, ad elevata resa estetica, delle strutture di calcestruzzo consolidate e dei tamponamenti di facciata La sfida: pompare il calcestruzzo ad un’altezza di quasi 80 metri Questa ristrutturazione era tecnicamente complessa da realizzare perché si trattava di pompare il calcestruzzo ad un’altezza molto elevata, in grandissime quantità, in un edificio con una facciata molto degradata. Il nostro intervento in dettaglio Dopo l’installazione dei ponteggi di facciata, abbiamo rimosso il cappotto armato con rete in fibra di vetro, che rivestiva l’edificio, eseguito la battitura delle superfici originarie e rimosso le porzioni di calcestruzzo che si erano distaccate. Abbiamo eseguito anche la scarnitura con martelletto a percussione e trattato passivamente i ferri scoperti. Poi, alla base dell’edificio, abbiamo preparato delle gabbie per integrare i ferri d’armatura, l’abbiamo ancorata e installato delle armature integrative. Infine, abbiamo applicato delle guide verticali (dime) per la ristrutturazione dei pilastri, preparato le superfici del vecchio calcestruzzo con forte bagnatura a rifiuto e miscelato e applicato la malta cementizia fibrorinforzata. Ad oggi abbiamo completamente ripristinato la facciata in calcestruzzo e stiamo proseguendo le ultime fasi di lavoro: finiture, colorazione e rasatura.
 
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