In una zona di grande revival industriale di milano, dove i capannoni divisi in appartamenti e loft hanno acquistato un nuovo fascino, si è intervenuti in una unità già restaurata. La particolarità degli ambienti che si articolano su livelli differenti, senza essere separati nettamente, è stata lo spunto per inserire pareti mobili di wrightiana memoria, quasi pannelli scorrevoli di ispirazione giapponese. Così il grande spazio al livello superiore viene diviso da questo filtro e crea una zona giono e una camera da letto semplicemente chiudendo i passaggi mediante le ante nascoste nelle librerie e la zona ingresso è delimitata esclusivamente dall'uso del colore viola per pareti e soffitto. Il taglio moderno e originale degli ambienti viene smitizzato dagli arredi classici ed il tutto è legato da un sapiente gioco di colori forti, quasi uno scherzo volutamente eccessivo, in cui le tende hanno 6 colori differenti e i divani sono in velluto viola. L'uniformità di luce in ambienti altrimenti così differenti si è ottenuta usando per il seminterrato i toni pastello del verde, mentre colori più cupi sono dove il sole entra dalle grandi finestrature.
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