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Ruggero Lenci

Parco urbano - Santarcangelo di Romagna (RN)

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Il comune di santarcangelo di romagna nel corso degli anni ha realizzato una serie di operazioni mirate alla riqualificazione urbana del centro cittadino. Tra queste è inserito il progetto del parco urbano sul sito del vecchio campo sportivo (claudio lazzarini, capogruppo). Le due peculiarità del luogo sono costituite dalle possenti mura medioevali del centro storico – con lo sferisterio ai suoi piedi – frontistanti l'edificio razionalista delle poste. Tra queste due emergenze diacroniche è contenuto un vasto parterre che nel tempo è stato utilizzato sia come campo sportivo sia come mercato fieristico del bestiame. Le aree d’intervento sono: piazza marconi – via lauro de bosis; “la via dell’acqua”; la piazzetta dell’arena (poste); l’area per il gioco e ristoro; i giardinetti; l’edificio dei servizi; lo sferisterio per il gioco del tamburello; viale marini; il sistema dei parcheggi. Via lauro de bosis viene allargata per comprendere posti auto a parcheggio e una carreggiata di ritorno finalizzata alla futura pedonalizzazione del centro storico. La pavimentazione è prevista in selcio albarese alternato nei camminamenti pedonali ad albarese in lastre. Viene proposta una diversa soluzione per l’entrata e l’uscita da piazza marconi sulla via santarcangiolese finalizzata a una maggiore sicurezza sia per gli automezzi sia per i pedoni. Per “la via dell’acqua” il progetto definitivo approfondisce le scelte del preliminare ricercando attraverso lo scalare dei livelli un inserimento armonico con le pendenze esistenti finalizzato all’annullamento dell’impatto visivo. Nel progetto definitivo la fontana sorgente dell’acqua ricorda le macine dei mulini con un esplicito rimando alla vicina fossa dei mulini. Il percorso dell’acqua e la vasca di arrivo sono pavimentate in ciottolo di fiume. Nella piazzetta dell’arena all’aperto, alle spalle del palazzo dell’ufficio delle poste, è prevista la realizzazione di una copertura con tensostruttura e di una nuova pavimentazione dove sarà ubicata l’arena all’aperto. La struttura portante della tensostruttura servirà anche come sostegno del telo di proiezione. L’area per il gioco, unitamente al nuovo edificio di appoggio per il tamburello (sferisterio) e al chiosco costituiscono la parte del progetto che ha subito le maggiori modificazioni: gli spogliatoi per lo sferisterio sono stati ubicati in continuità con i servizi igienici; è stato ridefinito l’andamento dei percorsi pedonali di collegamento e l’area di pertinenza del punto di ristoro individuando anche la superficie esterna da destinarsi alla disposizione dei tavoli a servizio della struttura stessa. Anche per l’area dei giardinetti è stato ridisegnato il sistema dei percorsi finalizzato all’ottimizzazione delle interconnessioni tra gli stessi. E’ stata ridisegnata la forma della futura fontana su un’idea di tonino guerra “il prato d’acqua” e sono state individuate le zone di sosta lungo i percorsi. Il progetto tiene conto dell’alberatura esistente di pregio e individua un’ampia zona di sosta attorno al fusto di un grande pino. Lo sferisterio e la passeggiata che lo costeggia sono stati trattati in modo minimale, definendo il percorso principale, riprendendo i colori della terra battuta, accorpandolo alle sedute e alla riquadratura delle aiuole dei tigli esistenti. I posti auto su via cagnacci sono realizzati in verde carrabile onde ridurne l’impatto. Su via lauro de bosis vengono individuati 38 posti auto. Il nuovo collegamento tra piazza marconi e la via santarcangiolese unitamente all’eliminazione dei punti luce centrali e allo spostamento della fermata dell’autobus consente un incremento dei posti auto su piazza marconi da quantificare in base alla nuova organizzazione dei parcheggi. Nelle sedute in pietra e nello scalare della “via dell’acqua” viene utilizzata la pietra trachite dei colli euganei nei colori caldi. Nei percorsi all’interno del verde la pavimentazione è in cemento pigmentato nei colori delle terre mescolato con inerti in granulometria fine, bordato da cordolatura in selcio albarese. Nella via de bosis la pavimentazione è in selcio albarese e per il camminamento pedonale di collegamento tra centro e via cagnacci è in pietra albarese e selcio. Nel marciapiede lungo via de bosis viene riproposta la pavimentazione di via don minzoni in selcio e pietra grigia albarese. Il canale lungo la “via dell’acqua” viene realizzato con ciottoli di fiume a formare una cunetta di scorrimento fino alla vasca d’arrivo, anch’essa rivestita in ciottoli di fiume. Per quanto riguarda le parti carrabili, l’asfalto presenta un trattamento superficiale realizzato con inerti di natura porfirica onde renderlo cromatricamente in sintonia con il vicino centro storico. (foto claudio lazzarini)
 
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