Il recupero della memoria storica nel parco naturale delle capanne di marcarolo - Alessandria (AL)
Il recupero della memoria storica nel parco naturale delle capanne di marcarolo
Anno: 2005
La valorizzazione del territorio partendo dagli oggetti di uso quotidiano
L’ente parco naturale delle capanne di marcarolo, nell'ambito della “valorizzazione del patrimonio rurale e storico-ambientale del parco naturale delle capanne di marcarolo” ha attivato una serie di iniziative per la conoscenza dell’immagine del territorio, delle sue trasformazioni avvenute nel tempo e l’attuazione di iniziative aventi come presupposti la valorizzazione del territorio rurale e la sostenibilità ambientale.
I territorio in questione, ultimo lembo di terra della regione piemonte a cavallo dell’appennino ligure, ha per secoli costituito la linea difensiva dell'oltregiogo della repubblica di genova, come per secoli è stata denominata questa regione montuosa incastonata tra il versante costiero e la pianura alessandrina. E’ un territorio sul quale si incontrano e si confondono tradizioni, pratiche e dialetti celtici, liguri, piemontesi ecc, di cui non è possibile fornire un quadro unitario se non per piccole aree geografiche.
Lo studio e la comprensione sia del territorio naturale che dell’attività agricola ha contribuito ad indirizzare l’ente ad attivare una serie di interventi volti alla ricostituzione a scopo didattico ed escursionistico di una parte abbandonata del paesaggio agricolo ed al recupero delle vie di comunicazione che hanno caratterizzato ed in parte ancora caratterizzano questi monti.
Dopo la fase preliminare, consistita soprattutto nella ricognizione del territorio, catalogazione, raccolta informazioni su oggetti e attrezzature, ancora presenti nell'immaginario collettivo del luogo, e rappresentanti un punto di partenza per la conoscenza del territorio, l’indicazione dell’ente parco è stata quella di ricostituire l’area agricola e in stato di abbandono esterna all’ecomuseo di cascina maglioni, recuperare il tracciato della mulattiera che univa il piccolo centro agricolo di capanne di marcarolo con il paese di voltaggio tramite la ricostruzione della passerella pedonale in località ”guado del gorzente” e l’inserimento degli elementi informativi di indicazione e conoscenza del percorso che unisce la cascina moglioni, sede dell'eco-museo, a voltaggio. Lo stesso può divenire il percorso di mostre ed estemporanee riguardanti antichi lavori ed usi tradizionali.
Il percorso attraversa la sequenza di unità di paesaggio che contraddistinguono ed hanno contraddistinto nei decenni scorsi questa parte del territorio appenninico, inoltre con il passaggio nei castagneti da frutto vicini a voltaggio e in aree ancora coltivate si possono ben comprendere i numerosi aspetti di trasformazione che ancora oggi rimangono, nonché i “selvaggi” versanti di monte tobbio ed il suggestivo corso del gorzente.
Attualmente è in fase di preparazione il bando per l’affidamento di parte dei lavori.
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