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Peruzzo Architettura

Pubblico - Zero Branco (TV)

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Progetti -la riqualificazione di piazza santa maria dei battuti Un luogo alle persone Il progetto di riqualificazione della piazza santa maria del battuti situata nel cuore della città di treviso, dialoga con la storia del luogo e con i desideri odierni della cittadinanza attivata, derivati dal progetto di partecipazione urbanistica attuato nel corso del 2015:“i luoghi alle persone”. Il comune di treviso ha permesso al cittadino di partecipare alle scelte riguardanti il paesaggio in cui abita e lavora, offrendo lo strumento migliore per realizzare i propositi degli abitanti per uno sviluppo sostenibile, perché condiviso e accessibile a tutti.si è voluto risolvere il problema della visibilità culturale della piazza degradata a strada. Il paesaggio evidenzia lo stretto legame tra energia e civiltà, consumo e uso, sviluppo e territorio. Ogni brano di paesaggio deve essere salvaguardato e inteso come una risorsa da preservare e porre in relazione; il vuoto diviene tema portante su cui sospendere ogni tentativo di segno ulteriore. Il progetto considera la complessità attuale degli spazi urbani del centro storico; la piazza di s. Maria dei battuti svolge il ruolo di area strategica per la città soprattutto in prospettiva di una futura pedonalizzazione programmata dell’area dei musei e delle vie d’acqua più suggestive di treviso, oltre ad un’area baricentrica rispetto a molti attrattori del centro storico localizzati proprio nelle prossimità: il museo san caterina, il museo cà de carraresi nell’area della pescheria e il nodo delle facoltà di giurisprudenza e commercio estero (porta storica alla riviera del sile e anticipazione del “parco lineare” della restera).l ridisegno della piazza risponde alla volontà di restituire alla cittadinanza la possibilità di vivere un luogo centrale della città che, a partire dal secondo dopoguerra, è divenuto un’area asfaltata passante destinato alla viabilità stradale e al parcheggio, perdendo qualsiasi connotazione dell’antica piazza prospiciente l’ingresso dell’ospedal grando. Gli elementi maggiormente rilevanti dal punto di vista storico-architettonico-artistico sono la colonna/obelisco, fine sec. Xvi, termine di confine della proprietà dell’ex ospedale, la facciata principale di quest’ultimo con il “torresin” portale d’accesso al “quartiere latino” e le “quinte sceniche” dei palazzi storici presenti sui lati nord e sud di notevole pregio architettonico. Il primo obiettivo progettuale è stato di annullare la presenza della strada per far sentire i veicoli ospiti di un nuovo luogo a dimensione dei pedoni. Il progetto prevede quindi di “ricucire” trasversalmente i bordi dello spazio unendo gli spigoli delle cortine murarie dei palazzi che si affacciano sulla piazza, ovvero le “quinte sceniche”: le fasce lapidee di “cucitura” determinano l’alternanza di campiture e scandiscono il vuoto della piazza. Le fasce delimitano l’ombra degli edifici limitrofi che si specchiano nella pavimentazione antistante, definendo un’area diversa sia funzionalmente che spazialmente. Il progetto vuole attribuire alla piazza un compito inclusivo, prolungando/proiettando i percorsi convergenti in essa (vicolo san leonardo, piazza dell’umanesimo latino, i vicoli che si insinuano verso i canali buranelli e cagnan), le cui pavimentazioni si allungano, sfrangiandosi nella piazza: un disegno di limiti e compenetrazioni. -touba (sn) – copertura teatro universitario -via roma e le piazze Nuovi sistemi di connessione Il progetto prevede la riqualificazione della sede stradale di via roma. La necessità è quella di rallentare il flusso veicolare per favorire la mobilità lenta fatta di pedoni e ciclisti incoraggiando quindi i percorsi e le relazioni. A tal fine la strada si fà “piazza” sopraelevandola al livello dei marciapiedi, e rivestendola con materiali nobili, inserendo inoltre degli elementi a raso trasversali che contribuiscono a rallentare il traffico rendendo le automobili ospiti ed i pedoni i veri attori dello spazio urbano. La riqualificazione della sede stradale è il primo “step” per porre le basi alla riorganizzazione di ciò che sarà a tutti gli effetti il nuovo centro di monastier.il sistema verde ed il nuovo parco urbano La riqualificazione di piazza europa passa necessariamente attraverso la riqualificazione del verde. Attualmente gli spazi sono poco più che aiuole scollegate tra loro e poco inclusive rendendone difficoltosa la fruizione per la collettività. Obbiettivo del progetto è trasformare gli spazi verdi da spazi marginali a luoghi di centralità urbana.la strategia progettuale prevede la riconnessione degli stessi attraverso dei percorsi “verdi” unita alla realizzazione al loro interno di nuovi spazi-funzione, dei veri e propri salotti ed eventi, spazi di gioco, di svago, di relazione, cultura, ecc… come ad esempio il teatrino all’aperto, che funziona sia come spazio di sosta e attesa per i mezzi pubblici che come luogo a disposizione della città. Il boulevard pedonale ed il sistema del commercio Il viale pedonale che si verrà a definire in piazza europa sarà al centro delle nuove connessioni con piazza lancieri di milano e piazza marconi. Tale boulevard sarà dedicato principalmente alla mobilità lenta (pedonale e ciclabile) senza però compromettere la possibilità di accesso veicolare alle proprietà che vi si affacceranno. Connessa al parcheggio di piazza europa, la passeggiata urbana, diventerà inoltre il tracciato lungo il quale si svilupperà il mercato settimanale ed inoltre permetterà la connessione e valorizzazione delle attività commerciali presenti lungo questa area pedonale. -ampliamento della scuola primaria g. Marconià inoltre punto di accesso e connessione con il nuovo sistema dei parchi urbani. L’attuale scuola media è attualmente ospitata in un edificio risalente ai primi del ‘900 con ampliamento dei primi anni 80. Detto edificio ormai datato e simicamente non adeguato necessita di un intervento di radicale ristrutturazione finalizzato al recepimento degli attuali livelli di efficienza energetica e capacità antisimica. L’intervento progettuale consisterà nell’efficientamento del plesso scolastico del comune di monastier, proponendone anche il suo ampliamento in aderenza per la realizzazione della nuova sede dalla scuola secondaria. La nuova sede delle scuole medie verrà realizzata ampliando quindi il vicino plesso scolastico, (risalente alla metà degli anni 80 e ampliato successivamente in più stralci), adibito a scuola dell’infanzia, scuola primaria e dove sono presenti alcuni laboratori didattici della scuola media nonché la mensa comune. Il progetto propone dunque di realizzare l’ampliamento attraverso un corpo compatto a chiusura della corte esistente dimensionato considerando le necessità didattiche di una scuola media composta da 6 aule didattiche per due sezioni del primo ciclo di studi con le relative aule integrative e speciali. L’attenzione posta nell’intervento viene volta principalmente alla ricerca di un ambiente comune in cui gli studenti possano usufruire di spazi interni dinamici definiti dagli ambienti scolastici illuminati naturalmente e che permettano l’inserimento di elementi come librerie e luoghi di sosta e socializzazione.la porzione attualmente in comune con l’edificio della scuola elementare, che trova nella mensa lo snodo di divisione/condivisione tra i due cicli, viene mantenuta per l’inserimento delle aule speciali per l’insegnamento delle materie tecniche e musicali, mentre la didattica normale viene svolta in aule accoppiate e rivolte verso gli spazi verdi attorno alla scuola pur mantenendo condizioni di privacy per lo svolgimento delle lezioni. Il fronte dell’edificio viene dedicato all’accesso principale a fianco al quale si svolgono gli ambienti dedicati agli uffici, portineria ed aula insegnanti che chiudono il fronte verso la palestra permettendo al contempo la realizzazione di un percorso protetto per raggiungere gli spazi per l’educazione fisica. Al lato opposto si sviluppa il volume condiviso dalla biblioteca e l’auditorium; il corpo dei servizi comuni si imposta tra quest’ultimo e la coppia di aule didattiche a nord. L’estetica della proposta progettuale è caratterizzata da volumi autonomi dedicati alle diverse attività interne alla scuola raccolti sotto una copertura comune che mantiene evidente lo spazio comune della scuola in cui si innestano lucernari tondi che si connettono formalmente all’esterno tramite vasche circolari che lungo la rampa di accesso permettono l’alloggiamento del verde ed eventuali alberature a piccolo fusto. Tutti i volumi dell’intervento sono studiati per la gestione solare passiva tramite sporti a sbalzo che permettono l’ombreggiamento ottimale delle pareti finestrate ed integrati con lame frangisole verticali o opportuni sistemi di ombreggiamento integrativi.
 
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