Menu

Monica Arpesani

Palazzo brandolini - Verona (VR)

Numero di immagini
20
Visite ricevute
555
Like ricevuti
Il fabbricato è costituito da due corpi di fabbrica contigui, edificati in epoche diverse, uno minore risalente al ‘500 che si sviluppa tra piano terra, mezzanino, piano primo e sottotetto e l’altro più recente ed ampio, risalente alla metà del ‘600 che si sviluppa tra piano terra e primo. Quest’ultimo ha subito un intervento consistente di riqualificazione nel ‘820 epoca in cui sono stati realizzati gran parte degli affreschi presenti. Gli ingressi avvengono attraverso un ampio porticato per la casa del ‘500, un salone colonnato per la casa del ‘600 e ambedue affacciano su un grande giardino interno con piscina. “casa grande” del ’600 La pianta del palazzo a forma rettangolare si sviluppa con grandi stanze disposte intorno ad un ampio salone colonnato d’ingresso centrale di mt 7 x 12 e al grande salone rettangolare soprastante al 1° piano. Le stanze sono a pianta quadrata, tutte ampie di mt 6 x 5 o 7 x 8,hanno tutte soffitti molto alti intorno a 4/4.50 mt. Al piano terra, e ai 5.00 mt al 1° piano. L’intervento di restauro sostanzialmente ha preservato l’impianto strutturale e murario dei fabbricati considerando anche la presenza di diversi affreschi e stucchi originari. Opposto al lato d’ingresso si trova un grande giardino interno con piscina e un esteso portico con colonne di pietra, soffitto in travi e assito in legno e pavimento misto tra pietra e acciottolato, disposto perpendicolarmente rispetto al lato lungo del fabbricato. Si è cercato di riqualificare l’ampio ingresso con colonnato e doppio scalone di collegamento al salone al 1°piano, che in occasione di qualche precedente rimaneggiamento era stato diviso tramite una tramezzatura all’arrivo della scala al 1°piano, ora eliminata per restituire l’originario respiro sia alla scala che al salone al 1° piano. Sono stati accuratamente restaurati gli stucchi dell’architrave e i marmorini del colonnato del portale di accesso allo scalone, oltre agli affreschi e agli stucchi del camino presente nella sala adiacente. Data l’importanza e l’ampiezza del palazzo si è ritenuto indispensabile adeguare il numero dei bagni al fine di rendere fruibile ogni stanza con il dovuto “confort”, quindi realizzando due piccoli bagni per gli ospiti, ricavati recuperando i sottoscala al piano terra e quattro bagni ad uso esclusivo delle camere al primo piano. Nei bagni sono stati utilizzati i medesimi materiali riproponendo pietra e seminato alla veneziana a pavimento. I rivestimenti a parete sono stati realizzati utilizzando pietra solo dove indispensabile come nelle docce o sulle pareti di appoggio di wc e bidet, pietra anche per la realizzazione dei piatti doccia e dei piani dei lavabi, di “colore beige” omogeneo ed armonico rispetto ai seminati alla veneziana, l’unico contrasto è rappresentato dalla scelta di utilizzare la pietra in forte spessore e dai sanitari e rubinetterie di design decisamente moderno ed essenziale rispetto all’ambiente classico in cui si collocano. Al piano terra in corrispondenza di una sala adiacente al porticato sono state ricavate due grandi aperture di collegamento a quest’ultimo, inglobando una parte di porticato, tramite chiusura con ampie vetrate scorrevoli, dove è stata creata una nuova spaziosa cucina, con pavimentazione in pietra a lastre di grandi dimensioni e sottostante riscaldamento a pavimento a bassa temperatura, soffitto restaurato in travi e assito di legno e colonne di pietra. Al centro una grande isola di cottura professionale e cestelli contenitori in acciaio con cappa e struttura sospesa per appendere pentole e utensili. Nel sottofinestra che affaccia sul giardino interno un lungo piano in pietra di forte spessore con n°2 lavandini in pietra e sottostante struttura di sostegno e contenimento in “legno di quercia” con piedi in acciaio, che accoglie le lavastoviglie e frigo cantina per il vino. Una particolare attenzione è stata posta anche nella realizzazione dei nuovi impianti elettrico, idro-sanitario e di riscaldamento che sostanzialmente hanno utilizzato cavedi preesistenti per i montanti verticali preservando così le murature. In particolare per l’impianto elettrico e linee telefonia e dati è stato realizzato uno zoccolo ispezionabile in legno alla base delle pareti che corre lungo tutti i muri perimetrali e divisori, sagomato in armonia con le porte sia per tipologia che per finitura di colore, inoltre per i comandi luce nelle stanze affrescate è stata utilizzata la tecnologia “wireless”. Nei bagni è stato predisposto impianto di riscaldamento a pavimento o a parete a seconda dei casi, con sistema a bassa temperatura, collegato ad una nuova centrale termica posizionata nel sottotetto, concepita secondo le nuove tecnologie con particolare attenzione al risparmio energetico, utilizzando energie rinnovabili, alimentata da pannelli solari integrati nella copertura in coppi del tetto, per la produzione di acqua calda sanitaria e per il riscaldamento. Le finestre esistenti con le antiche ferramenta in ferro, maniglie intarsiate in ottone e vetri soffiati, sono stati conservati, restaurati e revisionati a discapito del contenimento energetico ma preservando la bellezza dei manufatti artigianali dell’epoca. Le porte interne in noce al piano terra sono state tutte restaurate. Le porte interne al 1° piano a doppio battente in abete a due specchiature con cornice sagomata e verniciate a smalto di colore marrone, sono state tutte sverniciate ed arricchite e integrate nelle nuove aperture dei bagni e del disimpegno delle scale, con imbotte realizzato nello spessore dei muri da 50/70 cm e doppia porta di uguale fattura e finitura, al fine di garantire una maggiore riservatezza tra i vari locali, tutte riverniciate a smalto satinato color grigio-tortora. Per quanto riguarda gli arredi, a parte i mobili d’epoca già di proprietà della famiglia, tutti i letti e i divani sono stati realizzati da un azienda di tappezzieri su disegno, così come gli armadi, i retro-letti e i mobili dei bagni sono sempre stati realizzati su disegno da una falegnameria artigianale, abbinando di volta in volta o al beige della pietra nei bagni o al grigio-tortora del tessuto dei letti i colori delle laccature . La scelta dei colori sia delle laccature dei mobili che dei tessuti e stata fatta cercando di armonizzare, evidenziare e valorizzare i materiali e gli affreschi presenti nella casa. E’ stato scelto il grigio-tortora per porte e zoccoli in legno e per i tessuti della maggior parte dei letti in quanto colore neutro non vistoso e raffinato che ben sposava sia i colori degli affreschi che delle pietre. Un tocco di carattere è stato dato dal blu e dal rosso utilizzati come tema conduttore in alcune sale e camere sia nei rivestimenti degli imbottiti che nei dettagli come cuscini e bordi delle tende. Tutte le tende del palazzo sono state pensate come tema conduttore, realizzate con tessuto pesante di grossa tramatura color crema , che dona molta consistenza alla tenda stessa date le grandi dimensioni in altezza delle finestre, con riportato un largo bordo colorato utilizzando di volta in volta il medesimo colore di rivestimento dei tessuti dei letti e dei divani, che hanno contribuito fortemente a caratterizzare l’immagine di tutto l’interno della casa.
 
Vedi gli altri progetti
 
Vai su
Invia una richiesta di lavoro a Monica Arpesani
+ Allega file
Invia
 
Designer di Interni vicino a te
Professionisti selezionati:
Cambia filtri
INVIA
Modifica filtri
Annulla
Chiedi un preventivo gratuito a Monica Arpesani