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Lucio Furno

Presidio socio assistenziale - Lessona (BI)

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Il progetto, vincitore di un concorso di idee bandito dal comune di lessona nel 1995, visto il rilevante impegno finanziario, venne realizzato in due lotti. Il primo lotto venne portato a termine dal comune di lessona, il secondo lotto dal comune di cossato. Il progetto nasce dal confrontarsi con i dati oggettivi del territorio fisico, dalle curve di livello alla giacitura del lotto in relazione all’orientamento e al soleggiamento, alle vedute paesaggistiche (municipio, scuola, piazza mercato, chiesa, paese, colline, vigne, montagne.....) per affrontare poi la griglia normativa costituita dalla complessa normativa di settore, dai vincoli urbanistici, dalle servitù insistenti sul sito, dai vincoli di progetto. Infatti la nuova struttura si inserisce in un lotto collinare nel cuore di lessona capoluogo. E’ inserita in un’area edificata residenziale a mezzo declivio che prospetta a sud con la piazza del mercato in zona pianeggiante e più in là, con la parte più popolosa del paese; a nord con terreni coltivati a vite e sullo sfondo con la catena prealpina; a est con alcuni insediamenti residenziali e, più lontano, sulla sommità del declivio, con la piazza municipale, la scuola elementare, la chiesa; a ovest con le vigne, il paese e sullo sfondo con le montagne. La nuova struttura risulta inoltre ubicata tra la strada provinciale lessona-masserano e il viale della libertà che conduce alla zona pubblica sopra descritta( con giacitura est rispetto al sito dell’intervento) e pertanto gode di tutte le urbanizzazioni primarie e secondarie. Da un punto di vista compositivo il fabbricato complessivo si evidenzia come un’aggregazione di elementi geometrici semplici quali due rettangoli disposti a “elle” a contenere le funzioni principali e a costituire una struttura a patio rivolta a sud; un elemento circolare a est a contenere il luogo destinato al culto; una veranda interamente vetrata nell’intersezione dei due rettangoli principali a sottolineare la vocazione di luogo di incontro e socializzazione; un elemento di cerniera a nord contenente i collegamenti verticali; un elemento semicircolare a ovest ( il bow-window ) a contenere un ulteriore spazio di relazione e a invitare gli ospiti a vivere visivamente l’intorno. La struttura è stata progettata in una giacitura tale da non avere camere con esposizione esclusiva a nord, ma a costituire una composizione a terrazze rivolta verso la parte più popolosa del paese. E’ stata calibrata in modo tale da offrire, nella prima fase, 20 posti letto raf (residenza assistenziale flessibile) al piano primo con spazi esterni individuali (coperti da tetti in laterizio e con struttura portante in colonnine metalliche circolari) e con una zona comune di soggiorno – pranzo; nella seconda fase, 40 posti letto rsa (residenza assistenziale sanitaria), oltre ad un centro diurno integrato per anziani parzialmente non autosufficienti per una capienza di 20 utenti.
 
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