Casa di silvana e paolo - Aosta (AO)
Si tratta della ristrutturazione di un vecchio fienile del '700 con svariati problemi statici: le murature erano scucite in vari punti, con profonde lesioni, e non avevano più alcun legante; così si è proceduto a consolidare la struttura mediante opere di scuci-cuci e di iniezioni di malta "micro-lime" (progetto strutturale a cura dell'ing. Lorenzo nelva stellio).
La vecchia stalla è stata oggetto di scavi sotto-fondazione per aumentare il volume interno e rendere gli spazi abitabli, mentre i 2 solai sovrastanti sono stati costruiti ex-novo appoggiandoli con delle immorsature a staffoni sui muri perimetrali; la committenza ha richiesto di sviluppare 2 alloggi verticalmente ai primi livelli, e di creare un attico sottotetto.
Per risolvere alcuni accessi e per dare luce ed aria ai locali del primo piano ho realizzato un passaggio sul lato a monte rimuovendo un'ampia porzione di terra a ridosso del fabbricato.
Gli ingressi per i due alloggi sono stati risolti con scale interne curve che attraversano la vecchia volta ellittica in pietra, sulla diramazione delle quali è stata inserita l'impiantistica principale nel cavedio venutosi a generare; l'attico ha un accesso esterno indipendente: per questo é stato ricavato un ponticello in legno appoggiato su funghetti in pietra-legno, ed il passaggio può avvenire sia da valle sia da monte. La quantità di luce ricavata nella zona dell'ingresso è notevole; è inoltre stato fatto un ampio uso di pavimentazioni molto chiare per riflettere interiormente la luce esterna.
Si è scelto di mantenere in vista gli elementi lapidei caratterizzanti (volte in pietra con le catene di trattenuta degli archi), e di fare uso dei legni originari di recupero per la realizzazione dei soppalchi; il tetto, in legno lamellare, é particolarmente complesso in quanto si sviluppa su una pianta trapezoidale con un colmo inclinato; alcuni lucernari danno una luce zenitale in vari punti dell'attico creando suggestivi giochi di luce.
Il fabbricato è molto ben coibentato, ha un riscaldamento a pavimento radiante indipendente per ogni alloggio (con caldaie a condensazione), ed è preservato dall'umidità della falda a monte da un'intercapedine perimetrale.
Una curiosità: il tetto é stato mantenuto con le forme e le pendenze originarie, ovvero con il colmo in pendenza ed i dormienti appoggiati su una pianta trapezoidale a quote differenti; per risolvere geometricamente tale costruzione alla fine ho realizzato un tetto con le falde ad andamento leggermente elicoidale. Per definire le varie incidenze, che cambiano progressivamente lungo la falda, é stato utilizzato un strumento - simile ad un clisimetro - che viene impiegato in aeronautica per definire l'incidenza dei piani di coda dei velivoli.
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