La collezione minimal fonda le sue caratteristiche estetiche e tecniche nell'attenta ricerca delle nuove tendenze stilistiche. In un'epoca in cui l'informazione oggettiva ha ormai dato tutto quello che poteva dare, sostituita da una comunicazione per immagini in grado di evocare, suggestionare, suggerire, produrre sensazioni, anche canetti porte con la collezione minima, dati per scontati concetti base quali funzionalitù e finalità, sposta la sua ricerca sulla comunicazione iconica attivando attraverso la metafora la soggettività dell'osservatore e la sua capacità di intuire analogie fra cose dissimili. Nella collezione minimal si individua la tendenza a privilegiare una percezione globale dell'opera e dell'ambiente, eliminando la distanza sia fisica che temporale tra guardante e guardato in una relazione transazionale che mutua dall'arte moderna la tendenza all'interattività.
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