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Concorso di progettazione per la cittadella giudiziaria di catania - Catania (CT)

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L’euro concorso pubblico per la realizzazione della nuova cittadella giudiziaria a catania segna una nuova opportunità; quella di decidere la forma e lo spazio che deve assumere l’area interessata dal progetto. L’area in questione è quella di risulta, dalla demolizione dell’ex edificio delle poste sito in viale africa a fianco del centro fieristico le ciminiere. Confina a nord con edifici in stato di abbandono e strutture portanti in muratura, ad est con la linea ferrata rfi – gruppo ferrovie dello stato italiano, a sud con edifici privati e ad ovest con viale africa, ma risulta ubicata in un contesto caratterizzato da contenitori edilizi, affiancati da alte ciminiere che servivano alla dispersione dei fumi provenienti dalle fornaci di raffinazione dello zolfo e dalle produzioni dei suoi derivati, oggi memoria storica di archeologia industriale di un importante complesso sorto nel xix secolo e abbandonato negli anni 1960. Il complesso in progetto è caratterizzato dalla presenza di edifici e manufatti esistenti di valore estetico e simbolico e, pertanto, dovrà relazionarsi con tali presenze, nonché con il paesaggio circostante, mediante il disegno sia degli spazi esterni che interni.. La scelta del ministero di giustizia di indire un concorso per la progettazione dell’area ad uso uffici amministrativo giudiziari nasce dall’esigenza di dotare catania di nuovi uffici per l’ottimizzazione del servizio ai cittadini. L’area in questione viene scelta per la sua posizione strategica per la logistica in quanto si trova a 200 metri dalla fermata del metrò, a 300 metri dai terminal bus di collegamento con le città regionali e nazionali, con la stessa stazione ferroviaria e nel tratto di percorrenza della navetta alibus da e per l’aeroporto fontanarossa. La cittadinanza avrebbe preferito lasciare l’area vuota da destinare a verde pubblico e magari riconquistare il rapporto con il mare per tanti anni negato dalla costruzione dell’ex palazzo delle poste, troppo voluminosa e opprimente. Cionondimeno, il progetto ha l’ambizione di coniugare i bisogni della collettività con la funzione dalla stessa richiesta e rispondere al contempo alle richieste della committenza contenute nel documento d’indirizzo, piuttosto onerose dal punto di vista esigenziale . Il progetto ricadente in un area di circa 12700 mq distribuiti in 11182 mq per uffici dei quali 9322 circa a tribunale e corte d’appello e 1860 mq circa per la procura distrettuale e polizia giudiziaria oltre a 13600 mq a parcheggi interrati e non, per un costo complessivo previsto di 26 mln, si tratta quindi di un contenitore di funzioni rispondenti ad una molteplicità di esigenze spazio funzionali e materiche. Dove l’uso sapiente dei materiali diventa determinante per la salvaguardia dell’ambiente attraverso il riuso e riciclo degli stessi a fine vita. Particolare attenzione viene data inoltre al contenimento energetico privilegiando una esposizione solare favorevole e una forma dove i volumi sono preminenti rispetto alle superfici nel rapporto ottimale v/s = 1/20 come stabilito da studi di termo-igronometria applicata. Ampio uso di pannelli fotovoltaici integrati sia a tetto che nelle pareti vetrate , consentono all’edificio di essere qualificato come nzeb, dove la produzione di energia sul posto riesce a coprire il fabbisogno giornaliero. L’uso del verde e la forma eterea e permeabile consente al cittadino il rapporto con il mare, riconquistato malgrado la presenza della linea ferroviaria per lo scarto ferroviario ormai dismessa ma con una linea attiva che si interra 300 metri più avanti e pertanto non consentirebbe l’attraversamento pedonale. Non si può prevedere sotto passo in quanto come si evince da relazione geologica a 5 metri si trova roccia lavica del 4500 a.c. Compatta e la quota della linea ferroviaria sottostante (11,90)la quota d’imposta dell’edificio a 19,70, si trova a ridosso di tale quota. L’edificio, da previsione progettuale, sarà composto da due piani interrati per parcheggi e quattro fuori terra con un interpiano di 4 metri in struttura portante in acciaio e rivestimenti musivi in vetro doppia camera e pannellati con film per la conversione fotovoltaica. La trasparenza e permeabilità è stata raggiunta con una forma aperta determinante una piazza dove viene ubicato un primo giardino emozionale di passaggio per raggiungere gli ingressi separati ai due plessi collegati mediante percorso trasversale aereo realizzato con struttura reticolare in acciaio, dove si trovano rispettivamente il tribunale e la corte di appello. L’essenzialità della forma si è resa necessaria per ottenere un ottimo guadagno termico e contenimento energetico. L’arredamento e disposizione degli interni sono stati concepiti di tipo open space con spazi modulari e intercambiabili in base alle esigenze. Al piano seminterrato viene ubicato un piccolo bar con spazio porticato e tavolini all’esterno per la ricreazione degli utenti e impiegati ed una piccola biblioteca per gli avvocati al piano sovrastante il bar. I collegamenti verticali sono garantiti da ampie scale interne e esterne per le vie di esodo, e una rampa per i diversamente abili oltre che da due ascensori inseriti dentro due colonne cave che ricordano le canne fumarie integrandosi con gli opifici del contesto storico. Gli impianti tecnologici prevedono il wifi libero , la domotica per il controllo di video sorveglianza e automazione delle alette oscuranti in base all’intensità luminosa. Impianti automatici d’irrigazione a pioggia e illuminazione notturna a tempo. La luce naturale il rapporto con il mare, la fruibilità libera dei luoghi esterni anche in giorni festivi ; il parco, la piattaforma sul mare, la bambinopoli, le piazze coperte per eventi sono stati alcuni dei principi ispiratori del progetto.
 
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