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Antonella Marchetti

Materiali inediti - Pesaro (PU)

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Spessori sottilissimi e sistemi di dimensioni ridotte: il futuro del settore fotovoltaico. Un impianto basico di 3kw (installabile su una superficie di circa 20 mq), sufficiente all’approvvigionamento di un’abitazione privata (in quanto a climatizzazione e acqua calda sanitaria), costa intorno ai 5/6 mila euro, che si ripagano in circa 4 anni, considerando che si può quasi dire addio alla bolletta. Anzi, in alcuni casi, con l’acquisto dell’impianto di accumulo, si può addirittura ricavare un reddito mensile intorno a 80/100 euro, grazie all’energia prodotta in eccesso. Inoltre, con la proroga del bonus fiscale per le ristrutturazioni, che prevede detrazioni del 50%, anche il costo dell’impianto fotovoltaico risulta detraibile e quindi ulteriormente ammortizzabile. La durata di un impianto base è di circa 20 anni. Con l’obiettivo di sostituire le celle solari in silicio con tecnologie e materiali con rendimenti maggiori e costi più bassi, si stanno sperimentando nuove soluzioni. Già da qualche anno, per esempio, si parla di perovskite, un cristallo opaco di forma cubica (scoperto per la prima volta sui monti urali) che permette di realizzare celle solari con bassi costi di produzione, essendo un materiale di facile reperibilità e con un rendimento superiore a quello attuale (circa il 15%). Inoltre, questo materiale ha un altro beneficio “green”, perché essendo lavorabile a basse temperature, riduce notevolmente le emissioni dovute al processo di produzione. Un’altra novità sono le celle realizzate in czts, un solfuro di rame, zinco e stagno, materiali organici di facile reperimento. Come i modelli in perovskite sono celle solari a eterogiunzione (unione di sostanze diverse). Una tecnologia che in futuro vedremo sicuramente esplodere è quella dei sistemi bifacciali (anche detta tecnologia perc – passivated emitter and rear cell) che, grazie all’utilizzo di un materiale riflettente sulla faccia posteriore, ottimizza l’efficienza del pannello di oltre il 25%. Il marchio leroy merlin propone un pannello da balcone da 0,16 kw, con inverter da 250w: un quadrato di 1x1m e 5 mm di spessore che si può facilmente agganciare al parapetto del balcone (img in apertura). Costo: 749 euro. Oppure, ancora più fruibile, l’impianto fotovoltaico portatile pyppy, con una potenza di 160 kw, potenza inverter 1000 w, dimensioni: 70x13 x5 mm. Costo: 1.480 euro. E dal 1° febbraio di quest’anno è possibile acquistare moduli fotovoltaici anche sul sito dell’ikea. La serie si chiama solstråle ed è del partner commerciale wölmann. I pannelli solari non devono essere montati e installati, è l’azienda stessa ad occuparsi di tutto, dalla progettazione fino all’installazione. Il nuovo sistema si compone di tre soluzioni, tutte personalizzabili dal punto di vista della potenza, con una garanzia di qualità di 5 anni sull’intero impianto e di 25 anni sui pannelli solari. Il prezzo viene calcolato da wölmann sulla base delle caratteristiche dell’impianto e della potenza desiderata. I clienti non possono acquistare direttamente i pannelli solari ma fanno richiesta dal sito di ikea alla casa madre che risponde con una proposta personalizzata sulla base delle necessità e provvede all’installazione.
 
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