Concorsi biv - Auronzo di Cadore (BL)
Bivacco fanton
L’oggetto architettonico ha un volume compatto, un cristallo di metallo incastonato tra le rocce mitigato al contesto sfrangiato delle pendici rocciose. Il prisma è il risultato della composizione di facce triangolari, non vi è differenziazione tra le pareti e le falde tetto, l’unica assenza fra i lati che lo compongono definisce un’implosione del volume, un vuoto che protegge l’accesso del bivacco con una scala esterna e dove trovano collocazione gli strumenti di misurazione. L’integrazione nel particolare contesto ambientale e paesaggistico è raggiunto non solo attraverso l’aspetto formale ma anche per mezzo delle similitudini cromatiche del rivestimento. Il guscio esterno è in lamiera di alluminio di colore grigio/zinco così che nella stagione estiva si mimetizzi con il colore grigio/marrone delle rocce e per contro spicchi nella neve nel periodo invernale diventando punto di riferimento visivo. L’utilizzo della forma triangolare quale principio compositivo del sistema strutturale consente di rispondere con efficacia ai carichi in gioco determinati per la gran parte dalla spinta del vento e dal carico della neve, il cui peso è comunque minimizzato da falde con notevole inclinazione. Nel bivacco sono ricavate dieci cuccette, sette nella zona “riposo” inferiore e tre in quella più alta, nel caso si utilizzi il piano pieghevole della zona giorno il numero degli ospiti può salire sino a dodici unità. All’interno di ogni zona dedicata al “riposo” vi è un doppio livello di piani letto, che non coincidono uno sull’altro così che chi si trova ad occupare la parte più bassa può beneficiare di un maggiore altezza libera.
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