Addio stendibiancheria, benvenuta asciugatrice!
Osservando gli elettrodomestici che ciascuno di noi inserisce nella propria casa per agevolare e semplificare le varie attività quotidiane, si è inserita anche l’asciugatrice in bagno, benché la scelta di acquistarla sia ancora leggermente limitata da molte dicerie assolutamente da sfatare.
Utile e funzionale, questo apparecchio è “un lusso” ormai alla portata di tutti e che offre davvero una valida mano a chi necessita di asciugare la biancheria e abiti in tempi ristretti, a chi non ha la possibilità di usufruire di fili esterni per mancanza di balconi o a chi non ama circondarsi di appendiabiti improvvisati specialmente nella stagione fredda quando si va alla ricerca di fonti di calore per massimizzare la resa di avere un bucato asciutto senza dover sopportare quella malsana umidità ristagnante in casa.
E’ pur vero che bisogna fare i conti con un aumento dei consumi, con una pianificazione studiata degli spazi idonei all’interno del proprio bagno e capire i vantaggi e gli svantaggi che un’asciugatrice porterebbe nella nostra quotidianità.
Per noi di Archisio, come per tutte le scelte relative a migliorie nella casa che di conseguenza si riversano anche sul nostro benessere, aprire la mente alle innovazioni e cercare di farsi consigliare da esperti del settore è il migliore degli approcci.
Esaminare i tanti fattori, magari con dati alla mano, ci farà venir voglia di dire: addio stendibiancheria, benvenuta asciugatrice!
I pro e i contro di una asciugatrice in bagno
Tra i principali pro di un’asciugatrice in bagno vi sono:
la comodità di avere capi asciutti in breve tempo;
la mancanza di umidità in casa con il relativo benessere a livello di salute personale e degli ambienti stessi dell’abitazione;
la praticità di non dover più stendere e raccogliere il bucato;
la facilità di riporre quasi tutti i vestiti e la biancheria senza che debbano essere stirati.
Tra i contro vi è l’indiscusso consumo più elevato di energia elettrica, anche se come per altri apparecchi di utilizzo domestico è sufficiente scegliere un modello con classe elevata, abbinata ad un oculato orario o tariffa puntuale per contenere gli sprechi energetici. Ulteriore svantaggio è la manutenzione ordinaria, indispensabile per garantire funzionalità ed efficienza costante ad un’asciugatrice che richiede maggiori cure e pulizia interna rispetto a elettrodomestici differenti.
Asciugatrice in bagno: inserimento sottopiano o a colonna
Per chi non ha problemi di spazio, installare un’asciugatrice in bagno accanto alla consueta lavatrice, facilita lo spostamento dei panni da un elettrodomestico all’altro, avendo a disposizione anche il piano soprastante che deve rimanere libero se la carica avviene dall’alto, ma organizzato con mensole, scaffali o stipetti a muro o tranquillamente dotato di un piano di lavoro per appoggiare detersivi, mollette e tutto ciò che concerne una zona laundry se la carica è dal basso.
Quando invece, per svariati motivi, si dispone solamente di una ristretta dimensione ma che si sviluppa in altezza, ecco che è assolutamente possibile inserire un’asciugatrice in bagno a colonna, posta verticalmente rispetto alla lavatrice.
Le soluzioni per un’installazione corretta tra cui optare sono essenzialmente tre e tutte allo stesso modo valide:
impiegare modelli monomarca e nati per questa predisposizione;
utilizzare apparecchiature con le stesse dimensioni;
avvalersi di un kit studiato per una tipologia di installazione universale.
Più spazio in un bagno di design: asciugatrice combinata
Per esigenze di spazio e per non intasare esteticamente un ambiente dallo spiccato design è ormai consueto vedere all’interno di un bagno di casa un’asciugatrice combinata o più conosciuta con il tipico nome di lavasciuga. Questo elettrodomestico propone i classici programmi di lavaggio di una tradizionale lavatrice abbinandoli però ad un dispositivo a condensazione raffreddato ad acqua, che ne consente un successivo ciclo per asciugare i panni.
Questa combo risulta molto pratica e compatta, anche se non sempre il livello di asciugatura è ottimale come in un elettrodomestico separato così come il consumo energetico. Tuttavia, per chi ha problemi di metratura o ha esigenze limitate nel suo utilizzo, un’asciugatrice combinata ben si inserisce in un contesto contemporaneo di bagno contenuto dando la possibilità di avere a disposizione una comodità aggiuntiva rispetto alla rinuncia che si dovrebbe fare in caso di installazione di una lavatrice classica.
Asciugatrice in bagno: installazione e manutenzione
Due fattori, che pur trovandosi alla fine di un lungo elenco contribuiscono comunque ad aumentare la l’importo finale relativo all’acquisto di un’asciugatrice in bagno, sono l’installazione e la manutenzione.
A seconda infatti del sistema di alimentazione prescelto, si dovranno realizzare dei lavori magari non previsti per creare ulteriori passaggi per scarichi aggiuntivi, come nel caso dell’utilizzo del gas, o concretizzare delle modifiche ad un ambiente bagno non predisposto, per essere ben ventilato e areato per accogliere l’inserimento di un’asciugatrice con pompa di calore. E’ normale che i costi di installazione più incisivi saranno quelli relativi a situazioni dove non vi era la predisposizione per questo elettrodomestico, ma si sono dovuti effettuare dei cambiamenti in corso d’opera.
Da valutare anche la manutenzione ordinaria e straordinaria, per mantenere sempre in ottimo stato l’asciugatrice e tutte le sue componenti per garantirne una vita relativamente lunga.
Asciugatrice in bagno: costi e consumi
Quando si va alla ricerca di un nuovo elettrodomestico per la nostra casa, inevitabilmente l’occhio cade in primis sul cartellino del prezzo, ancor prima di aver valutato marche, funzioni e dimensioni. Per affrontare serenamente un’indagine di mercato, è necessario, come per qualsiasi altro apparecchio elettronico, valutare i fattori che influiscono sul budget per l’acquisto di una asciugatrice e che sono:
· la classe energetica di appartenenza;
· la tipologia di alimentazione;
· la dimensione esterna;
· la capacità di carico;
· il brand di appartenenza.
I costi medi, per una apparecchiatura ottima, di classe A++ con grandezze nella norma, e con un carico di 6-8 kg, si aggirano tra i 550 e gli 700.
Ciò che fa oscillare il prezzo verso numeri più importanti e che possono superare anche i 1000 euro per prodotti top di gamma, sono l’innalzamento della classe, la capacità del cestello e l’aggiunta di accessori quali:
tipologie di partenza programmata, ritardata e associata alla domotica;
programmi appositi di antipiega – refresh – allergy care
sistemi filtranti ecoflow
Ma se la cifra dell’acquisto è limitata ad un unico momento di spesa, ciò che va assolutamente quantificato per non avere brutte sorprese a fine mese nella bolletta, è il consumo medio dell’asciugatrice, che oltre a portare ad un risparmio considerevole, implica una scelta consapevole che agevola un impatto inferiore sull’ambiente.
Definire tale numero non è così semplice perché entrano in gioco tante importanti variabili. Prima fra tutte la materia prima con cui viene alimentata l’asciugatrice, energia elettrica, pompa di calore o gas, oltre ad un numero di cicli di utilizzo che si differenziano da caso a caso.
Il consiglio più pratico è quello di mettersi a tavolino e con tabelle alla mano ed esperienza dei professionisti del settore, farsi aiutare nel definire i punti fissi da considerare e che sono quelli maggiormente influenti sul consumo di questo elettrodomestico.