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Come mettere uno specchio protagonista negli ambienti di casa
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Lo specchio in casa è davvero un accessorio che non è mai mancato in nessuna abitazione. Uno strumento utile e funzionale che chiunque utilizza e inserisce in modi differenti nelle varie stanze, a seconda del tipo di stile che caratterizza il progetto di interior decor o relooking. Oltre alla sua mansione principale, ovvero specchiarsi, questo oggetto ha subito delle trasformazioni nel tempo, e pur mantenendo il suo scopo fondamentale ha aiutato nel miglioramento di molti spazi difficili da arredare al meglio. Lo specchio, da accessorio a protagonista negli ambienti di casa, è diventato infatti un ottimo espediente per rendere le camere di una dimora più luminose e ampie. Collocandolo in posizione frontale rispetto ad una porta a vetri o ad una finestra, la luce naturale in ingresso si raddoppia immediatamente e le fonti luminose si amplificano notevolmente con vantaggi considerevoli. Altro pro di uno specchio in casa, riguarda l’escamotage per ampliare, anche se solo visivamente, quelle zone contenute di casa o con metrature particolari che risultano a volte troppo strette e anguste. L’immagine riflessa della stanza aiuta a dare maggiore profondità a tutta l’area, facendo percepire uno spazio più arioso e ben organizzato. Questi sono due modi per inserire un optional così essenziale in casa, ma ne esistono moltissimi altri e molto dipende dalla nuova funzione che gli si vuole dare. Ma i fattori principali da considerare, su come mettere uno specchio protagonista negli ambienti di casa, riguardano: la posizione: per dare maggiore profondità; la composizione: per creare composizioni decorative; la dimensione: per ampliare lo spazio; l’originalità: per utilizzare un pezzo unico ad hoc. lo stile: per arredare secondo tendenza. Una finta apertura a specchio: profondità nell’ingresso Il primo fattore da valutare, per capire come mettere uno specchio protagonista negli ambienti di casa, considera la posizione che tale oggetto deve avere. Scegliere i punti giusti permette di dare maggiore profondità a punti nevralgici e difficili da arredare, come per esempio l’ingresso. Corridoi lunghi e stretti diventano i peggiori nemici di alcuni padroni di casa, che vorrebbero rendere organizzato, piacevole da percorrere e trendy un raccordo tra le varie stanze della propria abitazione. Una finta apertura a specchio aiuta assolutamente nello scopo. Solitamente posizionata nella parte terminale di una entryway, riesce ad ampliare la profondità dello spazio e a rendere armonioso e aperto un luogo poco accessibile. Specchio in casa: composizioni decorative in soggiorno Un’alternativa per arredare una zona living, con oggetti che cambiano la loro mansione principale, riguarda l’utilizzo di uno specchio in casa per formare composizioni decorative in un soggiorno, trendy e chic. Le idee, per creare delle disposizioni originali e uniche che trasformano uno specchio da accessorio a protagonista, sono sostanzialmente due e riguardano: una collocazione apparentemente casuale, dove misure, forme, colori e stili si amalgamano in una sistemazione informale, rilassata e soft; una organizzazione più strutturata, geometrica e lineare che tiene in considerazione uno stile univoco per i vari elementi che vengono coinvolti. Ciascuna soluzione adempie allo scopo di formare un collage per un home decor fuori dal comune e che coinvolge molti elementi associati tra loro. La scelta verso l’una piuttosto che l’altra strada, dipende dall’orientamento stilistico ed estetico del progetto di design d’interni e dal gusto personale e soggettivo dei padroni di casa. Ampliare lo spazio con una parete a specchio in bagno In alcune situazioni, un bagno in casa può risultare poco capiente e un pò congestionato, in special modo se si tratta di un secondo locale di servizio o di ambienti dalle metrature non convenzionali. Benché gli elementi principali riescano a trovare la loro perfetta disposizione, la sensazione che si prova è sempre leggermente claustrofobica. Colori chiari e complementi contenuti aiutano molto, ma ampliare lo spazio con una parete a specchio è ciò fa la differenza in un bagno spettacolare e unico. Questo escamotage è perfetto per ogni tendenza e stile scelto e la migliore posizione in cui inserirlo è sicuramente quella frontale rispetto all’ingresso. Entrando nell’ambiente si percepirà nell’immediato un’area doppia rispetto a quella reale dove uno specchio a tutta parete diventerà il vero protagonista di un bagno da urlo. Specchio in camera da letto: un pezzo unico e antico In una camera da letto uno specchio è decisamente d’obbligo. Chiunque ama vedere la propria immagine riflessa per capire se l’abbinamento degli abiti è corretto o se qualche optional indossato risulti fuori posto. Appesi a parete, appoggiati a terra, all’interno dell’armadio, sulle ante specchiate o inserito in appendiabiti removibili, deve essere presente in tutta la sua funzionalità e praticità. Ma come trasformarlo da accessorio a protagonista in casa, e in modo particolare in una zona notte per rendere l’intero spazio davvero trendy e di stile?  Uno specchio in camera da letto, può diventare il punto focale di questo ambiente, attraverso l’inserimento di un pezzo unico e antico: una mossa vincente in qualsiasi progetto di arredo di interni. Rimanere stile su stile o osare con accostamenti tradizionali su base contemporanea, dipende esclusivamente dal gusto personale dei padroni di casa. In entrambe le soluzioni lo specchio antico, a pavimento o a muro, renderà elegante e stilosa una camera da letto esclusiva e sorprendente. Finestre a specchio per un outdoor di stile e tendenza Ultimo fattore da considerare, per capire come mettere uno specchio protagonista in casa, riguarda lo stile per arredare secondo tendenza non solo gli interni, ma anche le zone esterne di un’abitazione davvero glam. Per chi non ama gli sguardi indiscreti ed è alla ricerca di soluzioni fuori dal comune, inserire delle finestre a specchio è un’idea progettuale innovativa e chic, per ottenere un outdoor da copertina. Questo stratagemma permette di non inserire oscuranti esterni o tendaggi indoor grazie alla finissima pellicola specchio applicata sul serramento. Giocare con dei pieni e vuoti, dove la superficie riflettente si alterna con altre scelte materiche, è fondamentale per non eccedere con una finitura specchiante troppo estesa e che risulterebbe eccessiva in un’abitazione privata.
Antifurto: sicurezza e tranquillità in casa
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Per avere maggiore sicurezza e tranquillità in casa, sia quando la si lascia vuota durante la giornata o anche quando si è al suo interno, installare un sistema di antifurto è la soluzione migliore per evitare la possibilità di effrazioni sgradite. In abitazioni cittadine, in ville più isolate o anche in dimore di paese, è bene pensare di predisporre un dispositivo anti intrusione innovativo e tecnologico, che possa rispondere al meglio alle caratteristiche della casa stessa. Non tutti i meccanismi di allarme sono uguali, così come non lo sono varie esigenze e richieste dei committenti. Pertanto come scegliere il corretto sistema di antifurto per la propria casa? Per una giusta valutazione è necessario tenere in considerazione diversi aspetti basilari che aiuteranno ad indirizzarsi verso l’acquisto più ponderato e pertinente. Ancor prima di capire per quale sistema di attivazione o di disattivazione optare e capire se sia preferibile una tastiera esterna con inseritori a chiave o con i badge, vanno esaminati altri punti sostanziali. Gli elementi da considerare, per la scelta di un antifurto in casa, riguardano: la grandezza dell’abitazione: fondamentali la dimensione e la struttura dell’edificio; il numero degli ambienti: importante la disposizione delle varie stanze; la quantità di aperture perimetrali: decisivo capire quante sono le finestre e porte; la presenza di eventuali animali: essenziale per i sensori Pet Immune; il tempo in cui la casa rimane vuota: rilevante per capire la routine quotidiana; la zona in cui si trova la casa: centrale, periferica, isolata. Questi fattori sono decisivi per capire quale tipologia di sistema d’allarme andrà installato, su consiglio degli impiantisti più preparati e professionali. Tali figure sapranno individuare il miglior tipo di funzionamento e la collocazione più consona per un progetto su misura e a regola d’arte. Antifurto casa: tipologie differenti e consigli degli impiantisti Come abbiamo anticipato, gli aspetti da valutare per la corretta scelta di un antifurto in casa, interessano più sfere d’azione alle quali si aggiungono anche il fattore budget e quello relativo agli imprevisti durante la fase esecutiva dei lavori. I consigli degli impiantisti sono indispensabili per capire le tipologie differenti di allarmi presenti sul mercato. I costi sono un punto di riferimento che già indica quali siano i più validi tra cui optare e come i prezzi subiscano delle varianti a seconda del numero di apparecchi e accessori, al brand di appartenenza e alla classificazione dell’antifurto in base alla sua modalità di meccanismo. Proprio in base al loro funzionamento, è infatti possibile individuare 4 diverse tipologie di sistema di allarme per la casa: tipologia via cavo; tipologia wireless; tipologia mista; tipologia con GSM. Con le loro peculiarità e differenze, rispondono in modo ottimo alle necessità di ogni richiesta, ma vediamo insieme nel dettaglio le principali caratteristiche e qualità, per avere un’idea più chiara su quale dover scegliere per aumentare sicurezza e tranquillità in casa. Antifurto casa: tipologia via cavo La tipologia via cavo è il sistema di antifurto più “antico” utilizzato in casa che funziona con la corrente elettrica, ma che assicura una durata e una resa molto più costanti nel tempo. E’ una soluzione maggiormente invasiva a livello di installazione poiché inevitabilmente i vari fili dovranno trovare collocazione all’interno dei muri per essere integrati e non visibili nei vari ambienti di casa, non permettendo successive modifiche all’impianto. Ma molti sono i pro di questo sistema di allarme, per ottimizzare la sicurezza in una casa, e che riguardano: i costi contenuti rispetto ad altri modelli; la sicurezza di non essere facilmente eludibili; la possibilità di funzionamento anche in assenza di linea dovuta ad avverse condizioni meteo: la capacità di non permettere interferenze a livello elettromagnetico. Antifurto casa: tipologia wireless Un antifurto wireless, come già spiega la parola stessa, ha una predisposizione per far funzionare tra loro i dispositivi e la centralina di allarme, comunicando attraverso delle frequenze via radio e senza collegamenti tramite filo. Questa peculiarità gli permette di essere adattato ad edifici dalle caratteristiche più diverse e senza intervenire a livello edile, rendendosi molto richiesto per la sua versatilità e facilità di installazione. I modelli wireless più avanzati, che sottolineano l’eccellente qualità di questo prodotto tecnologico, prevedono un kit completo che lavora secondo due modalità: con sistemi anti-jamming: indispensabili per preservare il segnale di rete, a volte indebolito da altri apparecchi; con la doppia frequenza: utile per garantire all’antifurto di funzionare in caso di oscuramenti dovuti ad improvvisi blackout. I componenti di una tipologia wireless sono alimentati da batterie a lunga durata di circa 2 anni, periodicamente da verificare e il kit allarme può essere monitorato tramite smartphone e gestito a lunga distanza attraverso una semplice app. Un sistema di allarme efficiente e validissimo, che garantisce sicurezza e tranquillità in casa, attraverso un montaggio pratico e veloce. Antifurto casa: tipologia mista Un antifurto in casa con tipologia mista presuppone l’installazione di un dispositivo costituito da due sistemi: quello via cavo (filare) solitamente utilizzato per gli ambienti interni e uno wireless per soluzioni outdoor. E’ un modello decisamente avanzato che sfrutta i vantaggi di entrambi gli allarmi, mantenendo standard di altissimo livello per sicurezza e antieffrazione. Solitamente utilizzato per abitazioni singole e isolate, viene in realtà impiegato anche in altri contesti, benché la sua progettazione richieda uno scrupoloso e attento studio, non sempre facile da realizzare. Organizzare un doppio sistema di questo tipo presuppone un’impostazione perfetta di ogni elemento, cha andrà collocato nei punti opportuni, sapendo che un eventuale modifica non potrà essere contemplata, dato il passaggio dei cavi all’interno di muri e pareti. Antifurto casa: tipologia con GSM La tipologia con l’aggiunta di GSM nell’ antifurto casa via cavo, se le caratteristiche dell’edificio ne permettono il montaggio, consente di comunicare direttamente con le Forze dell’Ordine, segnalando in modo tempestivo intrusioni o manomissioni dall’esterno. Questo può avvenire utilizzando la rete telefonica fissa o attraverso un numero di cellulare. La stessa modalità può essere applicata anche alla tipologia wireless, ma con invio di telefonata o messaggio tramite sim. Il consiglio è quello di scegliere un antifurto casa che sia collegato con una centrale operativa sempre attiva e che permetta di inviare un segnale alle Forze di Polizia e di farle intervenire con o senza la presenza dei padroni di casa.
Coworking in casa: progetto e arredo
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La tendenza del lavoro odierno ha portato ad una nuova idea di concepire l’ambiente di lavoro, tanto da dover organizzare un coworking domestico, sviluppato in modi del tutto differenti, a seconda di chi deve usufruire di questa nuova zona di casa. All’interno di una coppia, di una famiglia o dalla condivisione di appartamenti tra amici, è nata l’esigenza di creare un progetto e arredo, inerente l’ideazione di uno spazio dedicato allo smart working sia per necessità esterne, sia per la volontà di spostare il proprio ufficio tra le mura domestiche. Questo home office trova il suo luogo ideale in stanze dedicate all’interno di un’abitazione, anche se spesso per mancanza di metri a disposizione, un coworking in casa viene inserito in aree dimenticate e poco sfruttate come angoli in soggiorno, sottoscala, porzioni di camere da letto o corridoi con nicchie. Situazioni molto diverse tra loro, ma che presuppongo la scelta di poche e utilissime soluzioni che soddisferanno appieno l’organizzazione interna in entrambi i casi. Tali elementi fondamentali, che quindi non devono mancare per organizzare un progetto e arredo di un ufficio casalingo, riguardano: l’utilizzo di un ampio tavolo per due; l’uso di scaffali e pareti attrezzate; la creazione di un’area relax; la predisposizione di una zona riunione; l’inserimento di un coffee point. Coworking casalingo: utilizza un ampio tavolo per due Le classiche scrivanie singole non sono sempre la scelta giusta per un coworking casalingo, a meno che lo spazio esiguo o le metrature particolari esigano tale soluzione. Progettare, arredare e organizzare un coworking domestico predilige opzioni dove si utilizzi un ampio tavolo per due o più persone e che permetta di lavorare a stretto contatto, dove ciascuno pur occupando la propria postazione, abbia la possibilità di dialogare e confrontarsi in modo diretto con chi gli sta accanto. Questa alternativa alla più tradizionale e sponsorizzata office desk, viene appoggiata anche quando il coworking casalingo ospita persone che gestiscono lavori e clienti differenti. Molto spesso si ha la necessità di collaborare a stretto contatto, per portare a termine dei progetti che coinvolgono realtà differenti, ma che hanno delle parti in comune e che non possono prescindere le une dalle altre. Tavoli datati in legno, piani semplici e contemporanei, linee essenziali o forme più particolari, riescono a caratterizzare trend differenti che caratterizzano progetti d’arredo multi-stile e in base a ciò che i committenti stessi desiderano per il proprio coworking in casa. Coworking in casa: usa scaffali e pareti attrezzate Un qualsiasi ufficio, tradizionale o casalingo, prevede l’utilizzo di scaffale e pareti attrezzate, per contenere materiale di cancelleria, documenti o dossier utili, per svolgere il lavoro quotidiano. Pensare di inserire complementi adeguati in un coworking in casa, è indispensabile affinché chiunque lo utilizzi abbia il suo spazio dedicato per riporre i propri oggetti personali o viceversa per condividere aree comuni con elementi fruibili da tutti. Mobili capienti sono ben accetti e soluzioni ibride si parti con ante e pensili a giorno, riescono ad arredare in modo completo e non troppo opprimente un home office da utilizzare in comunione con più persone. Coworking domestico: crea un’area relax Un ulteriore elemento fondamentale da pensare, quando ci si interroga su come organizzare un coworking domestico, riguarda la creazione di un’area relax multifunzionale. Solitamente all’interno di un ufficio è presente una zona comune dedicata a questo scopo, dove ci si può intrattenere con colleghi e clienti, conversando in maniera colloquiale e rilassata. Prevedere di inserirla in un progetto e arredo casalingo è ancor più importante dal momento che all’interno di un unico ambiente è possibile che due o più persone lavorino contemporaneamente. A chi è sufficiente utilizzare un tablet o PC sarà congeniale svolgere i propri compiti anche su un divanetto o su una poltrona in un’area relax conviviale e accogliente. Un coworking in casa, presuppone anche un abbigliamento informale e atteggiamenti familiari tra persone che vivono insieme e si conoscono bene. Questo atteggiamento amplifica un’atmosfera distesa e piacevole da arredare con sedute comode e di stile e nulla di aggiuntivo che in questo caso sarebbe davvero superfluo! Coworking in casa: pensa ad una zona riunione Per coloro che lavorano da casa, ma che inevitabilmente hanno contatti con colleghi esterni e periodicamente necessitano di confrontarsi sull’andamento dei planning aziendali in presenza e non solo tramite call conference, è davvero utile pensare di inserire all’interno di un coworking domestico, una zona riunione funzionale e di design. Uno spazio a sé stante, quando la metratura lo consente o un’area di lavoro multi funzionale e adattabile all’occorrenza, deve accogliere una squadra al completo per temporanei o pianificati meeting. Progetto e arredo non richiedono soluzioni eccessivamente impegnate. Gli oggetti più consoni per caratterizzare una zona riunione d’eccezione, sono: un ampio tavolo trendy con pratiche porzioni laterali allungabili; un set di comode sedie abbinate e intercambiabili con eventuali scrivanie aggiuntive; una parete libera, lasciata in bianco per proiettare grafici e statistiche; una parete alternativa e tinteggiata con differenti finiture: pittura effetto lavagna o pittura effetto calamita per esporre idee, appendere cartelloni. Coworking in casa: inserisci un coffee point Quando si progetta e arreda un coworking domestico non si deve dimenticare uno spazio, seppur piccolo, da dedicare al rituale del break mattutino o pomeridiano, che coinvolge i componenti del team di lavoro. Inserire un coffee point è essenziale all’interno di un ufficio in casa, perché se è vero che sarebbe sufficiente recarsi in cucina per una pausa caffè, è altrettanto importante stabilire dei limiti fissi tra ciò che riguarda l’aspetto pubblico del lavoro e ciò che concerne l’idea privata di casa. Benché le mura che racchiudono le due aree siano le medesime, è bene riuscire a separare i due concetti e organizzare un coworking in casa in modo che sia del tutto indipendente. Un coffee point non necessita di molto spazio. Il consiglio è quello di non inserire complementi inutili e di optare per arredare in maniera semplice, ma di tendenza con un bancone attrezzato, con macchinetta e mini frigobar integrato, corredato di ripiani per contenere qualche stoviglia, degli snack e tutto il necessario per godersi un piccolo intervallo e ricaricare le energie.
Stile esotico: arredo etnico per gli ambienti di casa
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Lo stile esotico che molti di noi amano e intendono ricreare all’interno di un’abitazione, prevede senza alcun dubbio la scelta di un arredo etnico per i vari ambienti di casa, dove complementi ed accessori devono essere ben organizzati e calibrati. Ricreare nella vita reale sensazioni legate a libri ambientati in terre avventurose, può sembrare all’apparenza semplice. Ma per ideare e realizzare delle ambientazioni seguendo questo orientamento stilistico, non è sufficiente accostare qualche mobile in fibra naturale, tappeti e tessuti e vegetazione proveniente da paesi lontani. Questa tendenza per arredare casa, richiede in realtà un’attenzione minuziosa per i dettagli e un accostamento di più elementi che però non devono sovraccaricare le varie zone di un’abitazione, abitata quotidianamente. Dare vita a spazi eccessivamente ridondanti è assolutamente da evitare per non appesantire l’intera atmosfera casalinga. Ma quali sono i principi fondamentali per realizzare un meraviglioso appartamento seguendo questo splendido e attualissimo trend? I fattori per arredare casa in stile esotico, nel dettaglio riguardano: la scelta dei colori: accesi o tenui; l’arredo in legno e fibre naturali; l’utilizzo di tessuti con trame e fantasie vivaci; l’impiego di accessori esotici; l’inserimento di tanto verde. Vediamo allora insieme come fare per organizzare un progetto d’interni per ottenere ambienti etnici frizzanti, allegri ma al contempo ricercati e di classe. Stile esotico in casa: colori accesi o tenui? Il punto di partenza per progettare un arredo esotico in casa, riguarda la scelta delle palette verso le quali ci si vuole accostare. Colori accesi o tenui? Questo è un eterno dilemma che si ripropone ogni volta che ci si approccia verso un relooking o un nuovo intervento di interni e che richiede semplicemente una valutazione soggettiva relativa al proprio gusto personale. Colorazioni effervescenti, briose e calde fanno sicuramente capolino nella nostra mente quando si pensa ad uno stile esotico in casa che richiama i toni vividi di cieli sereni, mari limpidi e natura incontaminata di territori lontani. La mescolanza di sfumature differenti con accenti di spicco dalle gradazioni intense sono perfette per ottenere ambienti etnici suggestivi, accoglienti e ospitali. La convivialità trova spazio in camere allegre e spumeggianti, dove più colori accesi devono seguire la regola di essere accostati nella giusta quantità e proporzione. Trend esotico può voler anche dire, arredare in modo sorprendente ed estremamente chic con colori tenui e decisamente opposti a qualsiasi aspettativa. Ecrù, greige, tortora, avorio e bianco rimandano alle tonalità della sabbia o al bianco di rocce scoscese e a picco sul mare. Palette decisamente tendy per uno stile esotico soft ma pur sempre etnico! Stile esotico: arredare con mobili etnici in legno Lo stile esotico per eccellenza, presuppone di dover arredare casa con mobili etnici in legno, provenienti da una lavorazione a livello artigianale che ne connota l’unicità e l’originalità nei disegni e nelle forme. Un materiale naturale al 100% che ha la capacità di portare calore e convivialità in qualsiasi ambiente e con qualsiasi elemento di tendenza, da tavolini da caffè e librerie per il soggiorno, a cassepanche coloniali nell’ingresso, a tavoli e sedute nella cucina, a letti con importanti testiere intarsiate in una camera matrimoniale. Le essenze che danno vita a questi mobili etnici in legno pregiato ed estremamente elegante, hanno qualità uniche proprio per le caratteristiche che il clima orientale e tropicale riesce a conferirgli. Le tipologie tra cui scegliere sono tantissime, ma le migliori per la produzione di arredi etnici in massello troviamo: il legno di acacia; il legno di sheesham; il legno di mango; il legno di teak; il legno di mogano; il legno di olmo; il legno di fir. Oltre a questi, vi è una seconda categoria che riguarda oggetti realizzati con fibre naturali più duttili e flessibili, tra cui possiamo citare il bambù, il rattan, il midollino e il vimini. Arredare con elementi in stile esotico di questo genere, implica un look meno formale per i vari ambienti, dove living arieggiati ospiteranno divanetti e sedie ad intreccio estremamente leggere. La possibilità si spostare questi mobili e variare così l’aspetto estetico in modo rapido e veloce, è una peculiarità molto apprezzata, che favorisce l’acquisto e la sistemazione di tali complementi etnici in molte case con uno stile esotico da 10 e lode.   Tessuti in stile esotico: tante trame e fantasie per la casa Sbizzarrirsi con il tessile è senz’altro un ottimo e doveroso approccio da attuare per ottenere ambienti etnici in casa, sia in che outdoor. I tessuti in stile esotico sono caratterizzati da tante trame e fantasie che spaziano dal multi color al monocromatismo, dai disegni geometrici al look animalier con pattern a macchie e strisce. Tappeti rigidi a pelo raso o viceversa molto morbidi a pelo lungo, cuscini, coperte, copridivani e plaid, arricchiscono e completano eccezionali zone giorno e scaldano e rendono perfette zone notti da sogno. La varietà di opzioni a livello di texture presuppone che i padroni di casa abbiano delle preferenze personali da cui partire, in modo da concentrarsi su una direzione più pacata piuttosto che una più impetuosa, anche in base ai colori e all’arredamento presente. Su basi più neutre è decisamente fattibile inserire oggetti appariscenti che diventino un buon punto focale per esaltare lo stile esotico scelto; al contrario se già sono presenti toni forti su pareti e mobili etnici molto lavorati, allora un’alternativa tessile più sobria e naturale è sicuramente da preferire. Accessori esotici: a parete in tipico stile etnico Una particolarità di questa tendenza riguarda la collocazione e disposizione di optional e ammennicoli. Quasi tutti gli accessori esotici vengono collocati a parete per contraddistinguere in maniera inconfutabile un tipico stile etnico da manuale. Osservando esempi di progetti d’interni che seguono tale trend possiamo affermare di vedere appesi molti elementi tra cui: specchi; maschere tribali; ventagli; cesti; piatti; ripiani metallici; oggetti in macramé. Ciascuno, in modalità singola o in combinazioni e aggregazioni, riesce ad abbellire una parete di casa decorando al meglio tutto l’ambiente, ma senza essere d’intralcio per i movimenti che si devono effettuare tra i vari mobili già presenti. Tanto verde per un esotic style completo Il tanto verde è la classica ciliegina sulla torta che non deve assolutamente mancare per ottenere un esotic style completo ed esauriente. Un elemento, che è assolutamente scontato in un trend che si basa sulla cultura ed esaltazione della natura a 360°. Vegetazione florida a foglia larga nel formato XXL o piante più piccole con minuti fiori stagionali dai colori vivaci, rientrano tra le alternative classiche tra cui optare. Grandi vasi metallici o porta vasi in juta, canapa e rattan sono perfetti per racchiudere una flora domestica facile da curare. Per i più arditi, la presenza di verdi canne di bambù come separé o liane e mini arbusti pendenti, è da prendere in considerazione per calare il proprio vivere quotidiano in una mini giungla casalinga rigogliosa e florida, dotata però al contempo di ogni comfort e comodità.
Arredare casa con le mensole: idee e consigli
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Le mensole in casa sono decisamente diventate un arredo versatile e di stile, davvero prezioso in una progettazione di design. Una soluzione ideale che si inserisce benissimo in ciascun ambiente, interno ed esterno di un’abitazione, rendendosi al contempo un elemento accessorio e decorativo, ma anche un oggetto funzionale e utile in tantissime ideazioni progettuali. Chiunque all’interno della propria dimora ha almeno una mensola o un ripiano a parete, pratico per appoggiare le chiavi di casa, libri, barattoli, lampade e quant’altro. In ogni stanza trovano collocazione diversa, ma sempre vantaggiosa per facilitare le operazioni quotidiane di routine che si compiono in casa. Per soddisfare qualsiasi richiesta a livello stilistico ed estetico, si devono considerare alcuni aspetti importanti. Questi fattori, indispensabili per avere maggiori idee e consigli su come arredare casa con le mensole, riguardano: dimensioni: le mensole possono essere di grandi formati per riempire zone ampie o contenute in eccezionali soluzioni salvaspazio, sino ad arrivare anche a realizzazioni su misura; materiali: dal legno al metallo, dal vetro alla plastica riescono a soddisfare qualsiasi scelta i padroni di casa vogliano inserire nei loro ambienti da arredare; forma: sempre in voga nella classica versione rettangolare, riescono con disegni particolari e circolari ad essere originali e uniche. Per non parlare delle sagome con profili di numeri, lettere o animali; colore: qualsiasi tonalità presente nelle palette RAL può essere riprodotta su ogni mensola; finitura: come per ogni altro arredo, anche per le mensole in casa, le scelte variano dal lucido al satinato, dall’opaco al laccato, dal glitterato all’illuminato; tipologia di montaggio: le mensole in seconda del luogo in cui vanno posizionate, possono essere sospese con tasselli a scomparsa nel muro, applicate con staffe a vista, appese con elementi di sostegno per i radiatori. Ma vediamo insieme come inserire questi semplici e indispensabili oggetti in casa, in maniera diversa e versatile con stile e fascino. Mensole in casa: capiente libreria nel soggiorno Impeccabili in ogni ambiente, le mensole in casa riescono ad offrire look allegri e informali o più eleganti e ricercati, in base allo stile che l’arredamento circostante propone. Questo è il punto da cui partire, ovvero abbinare la tipologia di ripiano ai complementi, per evitare risultati estetici in contrapposizione tra loro. Se è vero che alcuni oggetti possono essere accostati anche in antitesi, per le mensole ciò non è fattibile. Provate ad immaginare elementi a parete in legno massello in un living minimalista in bianco con arredi metallici laccato lucidi: assolutamente da non fare! Nella zona giorno le mensole assumono ruoli importantissimi e a volte, con idee un po' fuori dal comune, è fattibile dar vita a veri e propri mobili unici e personalizzati. Tanti sostegni posizionati in modo proporzionato e lineare o con schemi asimmetrici studiati, creano una capiente libreria nel soggiorno funzionale e trendy. Tantissime sono le possibilità di progettare a misura di ambiente una biblioteca casalinga dove i ripiani si moltiplicano in base ai nuovi libri da inserire, trovano nuove disposizioni proseguendo su pareti limitrofe e non hanno necessità di strutture particolari perché vengono direttamente fissate a muro. Semplice, immediato e di tendenza! Mensole in casa: in cucina come alternativa ai pensili La concezione di cucina viene oggigiorno sovvertita da nuove modalità di pensiero che ne alterano talvolta i canoni più tradizionali. Uno di questi si riferisce all’abbandono totale di mobiletti sospesi e all’utilizzo di mensole in casa come alternativa ai pensili. Un’idea che piace a molti e che implica alcuni accorgimenti per chi desidera mantenere piatti, bicchieri e contenitori sempre a vista. E’ vero che in un armadietto chiuso, polvere e vapori del piano cottura non intaccano in modo così immediato le stoviglie o la zona dispensa, posizionata nella parte superiore della cucina stessa. Detto ciò è assolutamente percettibile il look fresco, accogliente e ospitale che tale disposizione porta invece in uno degli ambienti più vissuti di casa e con qualunque stile venga abbinato. Un’idea più soft per attrezzare i muri di un’area cottura organizzata e dove molti utensili sono maggiormente a portata di mano. Il consiglio utile è quello di collocare le mensole in posizioni strategiche, magari leggermente più lontane dai fornelli, ad altezze gestibili e con materiali che possono essere facilmente igienizzati. Mensole in casa: pratiche in bagno E’ decisamente normale trovare in bagno le tradizionali mensole porta oggetti, sopra il lavabo, con tutto il necessaire da toilette organizzato per un utilizzo costante e quotidiano. Meno usuali sono le mensole in casa e pratiche in bagno, costituite da un vero e proprio set di complementi d’arredo che sospesi a parete diventano un vero e proprio mobile attrezzato che arreda un ambiente di servizio in maniera completa e davvero di stile. Una via di mezzo tra un semplice ripiano e un vero e proprio arredo, che aiuta a risolvere il problema di dove collocare tutto l’occorrente per l’igiene personale, senza dover forzatamente inserire un oggetto ingombrante e più protocollare. Mensole in casa: mini comodini in camera da letto Il poco spazio nella camera matrimoniale, mette a volte a dura prova la possibilità di poter inserire tutto ciò che si desidera in un ambiente limitato dalla poca metratura a disposizione. E se non è decisamente fattibile rinunciare a letto e armadio, ecco che i primi da sacrificare sono i tavolini da notte. Un’opzione che può salvare capra e cavoli è quella di utilizzare mensole in casa come comodini in camera da letto, in modo da non ostruire l’apertura di ante e di ottimizzare uno spazio verticale altrimenti inutilizzato. Minimal e contenute in versione “classic” o più lavorate con vani e scomparti sempre comodi, adempiono perfettamente al loro scopo. Mensole in casa: decorative per un outdoor green Possedete un vecchio mobile, ma non sapete assolutamente dove collocarlo in casa perché non adatto a nessun ambiente? Con una mano di vernice e qualche lavoretto DIY riuscirete a rigenerare un cimelio di famiglia, stupendo da mettere in mostra. L’idea vincente è quella di collocare mensole versatili e di stile che siano decorative per un outdoor green. Pochi sostegni in linea con il trend del complemento stesso, avranno la funzione di sorreggere i vari ripiani per collocarvi sopra piante e fiori in un giardino d’inverno tutto da vivere e curare. Una realizzazione un po' retrò e bellissima dove elementi diversi si combinano arredare con una soluzione personalizzata e e di grande tendenza.
Termointonaco: un’alternativa per isolare le pareti di casa
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Il termointonaco è una valida alternativa per isolare le pareti di casa, rispetto ai classici intonaci a base di cemento che vengono ancora impiegati nella quasi totalità degli edifici, sia ristrutturati che di nuova progettazione. La miscela di più elementi rinforzati con fibre minerali, consentono l’applicazione del termointonaco su una grande varietà di superfici (lisce, ruvide, irregolari), garantendo una perfetta traspirazione e coibentazione, grazie alla posa di uno strato solido e compatto, dove è assicurata freschezza nel periodo estivo e maggiore calore durante quello invernale. Il suo minimo spessore consente di utilizzare questo materiale in autonomia o abbinato ad una scelta materica ibrida per poter risolvere al meglio le difficoltà isolanti in zone particolari, che si formano tra l’interno e l’esterno di un’abitazione a livello dell’intersezione di due pareti: i cosiddetti ponti termici. Il termointonaco è decisamente resistente alle sollecitazioni e indicato in particolar modo, quando si tratta di intervenire su edifici vincolati o comunque di carattere storico, ove è richiesto un importante restauro o una corretta riqualificazione energetica, ma è decisamente impensabile di avvalersi della tecnica del cappotto termico. Che cos’è il termointonaco Ma nello specifico che cos’è il termointonaco? Si tratta, come abbiamo già anticipato, di una forma di intonaco particolare ottenuto dalla miscelazione di vari componenti, in aggiunta alla tradizionale calce o cemento. Per migliorarne la capacità termica sono stati infatti incorporati degli inerti con proprietà isolanti eccellenti: pietra pomice, polistirene, vetro espanso e silice amorfa in piccole dimensioni. La diversità dei termointonaci sul mercato odierno, dipende dalla tipologia di struttura che si viene a creare in base al genere e alla quantità di materiale incorporato che li suddivide quindi in tre categorie: a base di materiali naturali (sughero); a base di materiali fibrosi (lana di roccia); a base di materiali minerali (perlite). Nel settore edile vi sono molte aziende che lo producono e in particolare possiamo citare gli ottimi prodotti della Kerakoll, Mapei, Weber e Fassa. Naturalmente i caratteri performanti del prodotto finale dipendono dalla commistione di più fattori, ma i fondamentali riguardano: la qualità dei singoli isolanti impiegati; la quantità di ciascun elemento presente nell’amalgama. Come funziona il termointonaco L’intonaco termoisolante, pratico e funzionale per l’isolamento, può essere applicato sia a mano che utilizzando un macchinario specializzato (pompa per intonacare), a seconda della dimensione e grandezza della superficie da trattare. La posa può essere effettuata sia internamente che all’esterno dell’edificio, sia esso da ristrutturare o di nuova costruzione, dove il termointonaco funziona perfettamente con uno spessore che varia da 2 a 8 cm. Quando l’applicazione supera i 5 cm è necessario avvalersi dell’aiuto di una rete per intonaco, che facilita la stesura del prodotto stesso e migliora il grip del materiale, grazie anche ad elementi stabilizzanti presenti nella miscela. Il potere isolante e la resa termica non variano a seconda della composizione nell’intonaco e sono tutti egualmente validi. La differenza del funzionamento si nota quando al termointonaco viene abbinata un’ulteriore tipologia per isolare le pareti di casa, ad esempio il metodo dell’insufflaggio, mix applicato quando è necessario aumentare il sistema coibentante per problemi particolari da risolvere in modo completo sull’abitazione. Caratteristiche del termointonaco Le peculiarità di un intonaco termoisolante, pratico e funzionale per isolare le pareti di casa, sono molte e tutte determinanti per poter arrivare ad un livello di coibentazione eccelsa, che permette di vivere in pieno comfort la propria abitazione, sia nella stagione calda che in quella fredda. E’ un materiale raccomandato nella bio-edilizia, in quanto possiede connotati idonei per essere classificato come prodotto eco-friendly a basso impatto ambientale. Le caratteristiche del termointonaco, come valida alternativa ai tradizionali isolanti, sono: lo spessore ridotto: minimo ingombro impiegato singolarmente o adoperato anche come sottofondo per ulteriori strati di intonaco tradizionale; l’elevata capacità traspirante (μ=6-13): permette di formare una sottile barriera che lascia passare il calore, ma al contempo elimina la possibilità di formazione di umido e muffe; la posa sia interna che esterna: ottimo su pareti, a soffitto, in prossimità di ponti termici; la duplice applicazione: progettato per una stesura a mano o tramite appositi macchinari; il miglioramento acustico delle superfici su cui è disteso; l’anti combustione: possiede una struttura eccellente adatta a resistere al fuoco, con classe di resistenza A1 o A2; la funzionalità di essere pronto all’uso: soluzione già premiscelata e adatta all’utilizzo immediato; la riciclabilità: viene riutilizzato come materiale inerte una volta dismesso. Termointonaco vs cappotto termico e pannelli isolanti Il termointonaco è sicuramente un’alternativa da vagliare per isolare le pareti di casa, rispetto ad esempio all’ormai tanto usato ed efficientissimo cappotto termico, ma che non sempre diventa la soluzione ottimale. A differenza di quest’ultimo i vantaggi di un intonaco termoisolante, pratico e funzionale, riguardano: una maggiore attitudine alla traspirazione; una riduzione di materiale impiegato; costi decisamente più contenuti. Inoltre, coma già accennato, diventa l’unica opzione da attuare in abitazioni erette in centro storico, dove non è possibile aumentare il volume della casa con pannelli seppur ridotti in spessore, occupando così del suolo pubblico, o in edifici datati e vincolati dove è necessario attuare dei lavori per migliorare il comfort termico, con relative agevolazioni in termini economici, ma senza intaccare la struttura originale delle facciate. Rispetto invece ai classici pannelli isolanti, il termointonaco ha il vantaggio di avere dei tempi di posa ovviamente più contenuti, con un risparmio sulla manodopera e anche sulla quantità di materiale necessario che è nettamente inferiore per il lavoro che deve essere svolto. Termointonaco: quali sono i costi I costi relativi all’utilizzo del termointonaco per isolare le pareti di casa e che producano contemporaneamente una contenuta dispersione del calore con la conseguente riduzione consistente sulla bolletta, si attesta sui 15-17 euro per circa 50 litri di prodotto. Ma naturalmente alcune variabili influiscono sulle differenze di prezzo: per esempio la composizione del prodotto o la quantità di materiale che deve essere applicato a parete. Un termointonaco a base di fibre può arrivare a costare circa 20-22 euro per 40 litri e uno a base naturale, arriva anche a 25 euro per 30 litri. A questo budget va poi naturalmente aggiunto il lavoro di professionisti per la posa, che è meglio che venga eseguita da personale esperto e competente.
Arredare un soppalco: cose da non fare
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Quando si è in cerca di idee e consigli per arredare un soppalco nella propria casa, si guarda sempre verso progetti in cui è stata utilizzata una determinata tipologia di stile tanto in voga, si è tinteggiato con quel colore trendy e di moda o sono stati inseriti quei determinati oggetti di design funzionali e bellissimi alla vista. Troppo di rado ci si chiedere invece quali siano le cose da non fare. Una non attenta valutazione di alcuni elementi semplici e ovvi, nel tempo potrebbe davvero rendere il nostro ambiente poco vivibile e fruibile al massimo. Per indirizzarvi verso un corretto intervento progettuale o di relooking dell’esistente, è necessario prendere in considerazione alcuni importanti aspetti. I fattori che determinano gli 8 principali errori da evitare quando si arreda un soppalco riguardano: impiegare complementi troppo alti; utilizzare colori accesi; sottovalutare l’illuminazione; mescolare gli stili; inserire mobili eccessivi; trascurare la scala; minimizzare l’accesso; evitare accessori. Impiegare complementi troppo alti Per antonomasia un soppalco è un ambiente di casa ricavato dalla divisione orizzontale di una camera troppo elevata, in modo da poter sfruttare al meglio le altezze e ricavare dello spazio aggiuntivo da destinare a vari utilizzi. Benché abitabile e molto spesso praticabile in ogni suo punto, uno degli errori da evitare quando si arreda un soppalco riguarda l’utilizzo di complementi troppo alti. Armadi, librerie e scaffali dovrebbero essere pensati con una metratura massima di 120 – 150 cm per evitare la sensazione di avere una distanza pressoché nulla dal soffitto (compreso almeno tra i 210 e i 240 cm), sia esso piano e intonacato o a spiovente con travi a vista. Utilizzare colori accesi Utilizzare colori accesi in una progettazione d’interni in casa propria, va decisamente bene quando si ha la possibilità di dipingere grandi porzioni di pareti o quando è possibile inserire arredi eccentrici dalle colorazioni cariche e brillanti, perché lo spazio a disposizione è davvero ampio e arioso. Una cosa da non fare quando invece ci si appresta ad arredare un soppalco. Pianta piccola e altezza minima non trovano davvero punti in comune con palette decisamente forti e appariscenti. Toni neutri e naturali sono invece degli ottimi alleati che aiutano ad ampliare visivamente lo spazio. Sottovalutare l’illuminazione Quando si arreda un soppalco, un altro degli errori da evitare, è quello di sottovalutare l’illuminazione dell’intero locale. E’ decisamente importante capire in quali punti strategici far penetrare sia la luce naturale che quella artificiale, cercando di valorizzarne al meglio l’ingresso tramite finestre e lucernari, ma aumentandone l’intensità con apparecchi, quali faretti, piantane, applique e lampade da tavolo. Una cattiva illuminazione è sempre fastidiosa in qualsiasi ambiente di casa, ma in un soppalco questa percezione viene decisamente amplificata. Ecco perché è fondamentale analizzare scrupolosamente ogni punto della planimetria, in modo da non incappare in sbagli che potrebbero compromettere tutto il progetto di arredo. Mescolare gli stili Arredare un soppalco significa pensare ad un progetto per un ambiente interno che solitamente dispone di una metratura contenuta e che quasi sempre ha una visuale diretta sulla camera sottostante. Come per ogni altra zona di casa, pensare ad un’ideazione originale e unica è il miglior modo di procedere, anche se in una situazione del genere si dovrebbe forse pensare di non mescolare gli stili per evitare troppa confusione a livello visivo ed estetico. Quando un’area di casa si presenta raccolta in pochi metri a disposizione, utilizzare una linea comune per quel che riguarda l’orientamento stilistico dell’arredo, aiuta a progettare un contesto accogliente e ben calibrato. In questo modo il collegamento tra le varie funzioni nel soppalco, avverrà in modo equilibrato e del tutto naturale, evitando eccessive forzature. Inserire mobili eccessivi Essenziale e minimalista sono gli aggettivi che meglio corrispondono all’atteggiamento che si deve avere nei confronti di un soppalco quando si tratta di design d’interni. Inserire mobili eccessivi e riempire con troppi elementi questa zona che dovrebbe essere molto discreta, è decisamente un ulteriore errore da evitare, per non creare quell’effetto da collezionista seriale con arredi accatastati l’uno sull’altro dove si avverte solamente caos e disordine. Atteggiamento da consolidare quando la visibilità del soppalco stesso è percepibile a 360° dall’ambiente su cui è costruito. Nulla di più spiacevole che vedere dal piano sottostante una male organizzazione di un’area che dovrebbe aiutare ad ampliare gli spazi e non a farli sembrare affollati ed eccessivamente stipati. Trascurare la scala Per raggiungere un soppalco è inevitabile inserire un elemento che permetta di raggiungere il secondo livello di una stanza, rispetto al piano di partenza. Trascurare la scala è un errore da evitare perché pur essendo solamente un oggetto di collegamento è altrettanto vero che è la prima cosa che si nota per salire in una zona soppalcata. Stile, materiale e colore dipendono dal look dell’ambiente circostante, ma trattandosi di piccola metratura pensare a linee semplici e pulite, dalle colorazioni neutre, aiuta ad abbinare qualsiasi tipologia estetica si intenda eventualmente variare nel tempo. Minimizzare l’accesso Accedere ad un soppalco non vuol dire entrare in una zona angusta e minuscola, dalla metratura ristretta e contenuta. Oggi giorno chi desidera sfruttare le altezze in casa con questo espediente, ha a disposizione molto spazio che permette di evitare di minimizzare l’accesso a tale area, che risulta il più delle volte ariosa e ampia. L’intero piano di calpestio diventa un vero pianerottolo che permette di accedere in totale tranquillità e agiatezza nel soppalco stesso, creando un continuo tra l’ambiente del piano inferiore e quello del piano superiore. Evitare accessori Le indicazioni che già vi abbiamo fornito per l’inserimento dei mobili, valgono sostanzialmente anche per gli accessori. Evitare di inserire troppi elementi che creino solamente ingombro, congestionando lo spazio disponibile, è l’ottavo errore da non fare quando si pensa di arredare un soppalco. Questo non significa che si devono lasciare da parte vari optional che completano e rendono ancor più accogliente e personale questo ambiente. Il giusto compromesso sta nel non esagerare e nell’introdurre qualche gadget particolare per caratterizzare l’intero progetto di arredo.
Tendenze casa: un loft in perfetto stile industriale
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Le tendenze che interessano un bellissimo relooking in un qualsiasi progetto di interni, sono davvero tante e tutte ispirate da meravigliosi esempi che si possono trovare su riviste del settore o su siti specializzati in ristrutturazioni e arredamento di design. Ciò che vi vogliamo presentare oggi è un magnifico intervento di rinnovamento di un loft in perfetto stile cittadino. Pur mantenendo le originarie concezioni di un ex stabilimento industriale, questo appartamento è il risultato di una sapiente ideazione di interior che coniuga funzionalità ed estetica, in un grande esempio progettuale davvero elegante e chic. Partendo da un contesto nato per lo sviluppo produttivo e commerciale urbano, i progettisti hanno saputo dare il giusto peso a connotati tipici dell’epoca di costruzione, amalgamandoli con lavori edili innovativi e utili per poter adattarsi alla quotidianità moderna con le sue esigenze e i bisogni da soddisfare. Nel dettaglio vedremo come pochi materiali (il legno e il metallo), e una palette davvero minimal sapranno armonizzarsi in combinazioni differenti per dar vita ad ambienti essenziali, ma completi di ogni comfort, sia nella zona giorno che nella zona notte. Loft industriale e ambienti a tutt’altezza La bellezza di un loft risiede inevitabilmente negli ambienti a tutt’altezza che lo caratterizzano e contraddistinguono. Soffitti immensi e spazi sconfinati sono indispensabili per definire un perfetto stile industriale, tutto da progettare per coloro che amano questa particolare visione della casa, anche dall’alto. Un modo di costruire unico che implica però l’accettazione di qualche compromesso con ciò che di solito si dovrebbe trovare in casa. Pareti finestrate continue, soffitti con vista e inevitabili arredi su misura sono alcuni tra i tanti elementi che non seguono le canoniche regole di un’abitazione, e che invece sono presenti in ambienti a tutt’altezza. Il bellissimo relooking di questo loft cittadino, ha previsto una ideazione spettacolare nella giusta condivisione di pieni e vuoti che non fanno percepire proporzioni sbagliate delle tre dimensioni. L’escamotage di lasciare a tutt’altezza solamente metà dell’intero appartamento, è stata pensata con successo volendo sfruttare al meglio i metri a disposizione per creare un aggiuntivo ambiente ammezzato, dove è presente la zona notte, ma lasciando comunque dello spazio per un ideale corridoio, arioso e leggero verso la parete finestrata. Da qui è possibile ammirare la balaustra del piano superiore che con la sua metratura spezza l’infinita verticalità di un locale unico, troppo difficile da mantenere nella sua originaria concezione. Un living open space: funzionale e spazioso La zona giorno del nostro loft in perfetto stile industriale comprende un living open space funzionale e spazioso. Gli ambienti sono uno il proseguimento dell’altro e pur condividendo la stessa metratura ciascuno occupa la sua area in modo completo e organico rispetto alle altre. Entrati nell’ingresso, organizzato con capienti armadi a nicchia con ante chiare lucide, si passa immediatamente nella vasta e armonica cucina. L’arredamento lineare e minimalista fa da padrone nei toni del bianco, del nero e del grigio. Questi colori si mescolano tra i pensili della zona cottura e i divani di un capiente soggiorno con tv a muro. Nella parte terminale dell’intera sala in parquet naturale, si colloca il bagno dietro una porta vedo non vedo, che si mimetizza con la nuance scelta per tinteggiare tutte le pareti di casa. Grandioso il progetto delle luci che prevedono delle tesate a led incassate nel piano di calpestio del soppalco con proseguimento a sbalzo sul corridoio a tutt’altezza. Cucina ampia e organizzata Una cucina ampia e organizzata arreda in maniera perfetta la porzione iniziale dello sconfinato spazio a disposizione in questo loft cittadino, dove è stato previsto un intervento di relooking impeccabile sotto tutti i punti di vista. La suddivisione degli elettrodomestici, anche a livello cromatico, divide la zona cottura in due parti. Quella principale in bianco, è composta da una parete attrezzata con pensili e bancone da lavoro intervallato da lavello e piano cottura a induzione. Quella secondaria, in grigio, prevede invece colonna forno con microonde e frigorifero freestanding, posizionato in una nicchia creata appositamente. Il tutto è completato da un’isola capiente e progettata con ante e cassettoni su entrambi i lati, con parte finale aperta per ospitare i due sgabelli accanto al piano snack. Il top in marmo è un pezzo unico, che dona quel tocco glam e di design ricercato per un perfetto loft industriale urbano. Un soppalco per la zona notte Un esteso soppalco per la zona notte, risolve la mancanza di pareti divisorie di un loft dove non sono presenti ambienti separati da muri. Una capiente scala a chiocciola, metallica e contemporanea, collega i due dislivelli. Attraversando un breve corridoio in parquet chiaro, con porta divisoria in vetro scorrevole, ci si trova immediatamente catapultati nella camera matrimoniale: composta di letto con testiera attrezzata e luci incorporate, estremamente essenziale nelle forme e nei colori. Un armadio incassato a scomparsa, che si confonde con il bianco etereo della parete circostante, trova spazio nel tramezzo adiacente al punto di passaggio. Nulla di più per un perfetto arredamento in stile industriale da manuale, senza fronzoli o accessori inutili al suo interno. Un’illuminazione naturale ad hoc Ciò che sorprende sempre in un loft cittadino in perfetto stile industriale sono le immense aperture presenti, che garantiscono in ogni dove un’illuminazione naturale ad hoc. Già ideate e costruite proprio per tale scopo, nella loro concezione originale di fabbrica, anche riconvertita ad uso domestico questa “nuova” tipologia di abitazione sfrutta il grande potenziale della luce proveniente dall’esterno dall’alba al tramonto. Nel nostro progetto i serramenti assumono un ruolo fondamentale e vengono gestiti nel modo migliore con l’alternanza di porzioni statiche su pareti e a mò di lucernari e classiche finestre apribili a battente su due differenti livelli. Tale soluzione aiuta piacevolmente nel ricircolo quotidiano di aria, rendendo anche più semplice la pulizia delle parti trasparenti mobili. Non vi sono oscuranti, né esterni né interni, e il minimalismo tipico di una abitazione definita loft, viene accentuato da profili rigorosi e lineari per il telaio degli infissi, realizzato in pvc di colore nero.
Come arredare ambienti lunghi e stretti in casa
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Per arredare ambienti lunghi e stretti in casa è necessario avere una forte propensione nel capire come poter sfruttare al meglio tutti gli spazi a disposizione, anche quelli più nascosti e apparentemente poco pratici. Il segreto di un buon progetto, funzionale ed esteticamente vincente, consiste nello scegliere complementi e accessori utili ma che non interferiscano con i percorsi per attraversare gli ambienti stessi.  Gli 8 ambienti lunghi e stretti casa, suddivisi in base alla funzione della stanza in cui si andrà ad arredare, sono essenzialmente: ingresso con armadi su misura; studio con mensole e ripiani a muro; soggiorno con pochi elementi; cucina disposta su due lati; bagno organizzato a tutt’altezza; camera da letto con armadi ad ante scorrevoli; camera per bambini: organizzata con divano letto; cameretta con letti a castello.   Ingresso con armadi su misura L’ingresso è sicuramente uno tra gli ambienti lunghi e stretti in casa, che si può maggiormente trovare in tante abitazioni datate, ma anche di recente costruzione. Molto spesso questo infinito corridoio diventa un vero cruccio quando si inizia a pensare ad un progetto d’interni che prevede mobili, scaffali e ripiani. A volte poco illuminato e con tante aperture che immettono direttamente in altre stanze, arredarlo non risulta davvero una passeggiata. Per valorizzare al meglio gli spazi e gestire con criterio ogni centimetro presente, occorre studiare bene l’inserimento di arredi capienti e poco ingombranti, ovvero armadi su misura, utilissimi in questa zona di casa. Una soluzione di questo tipo risolve egregiamente il problema di “riempire” delle porzioni di pareti, in ambienti lunghi stretti dalle dimensioni particolari, con accorgimenti che vanno tenuti in gran considerazione per evitare passaggi troppo ingombranti e ricolmi di oggetti inutili. Questi elementi necessari, per arredare un ingresso con armadi su misura, riguardano: un’organizzazione proporzionata a tutt’altezza: l’inserimento di ripiani e aste con pratici saliscendi; l’utilizzo di ante scorrevoli; l’installazione di illuminazione interna a sensori.    Studio con mensole e ripiani a muro Sempre più spesso il lavoro che quotidianamente veniva effettuato in ufficio, è oggi giorno svolto tranquillamente dalla propria abitazione. Tale condizione implica che si debba progettare un work space razionale e che può avere anche di dimensioni ridotte dove poter inserire gli arredi essenziali. Un ambiente lungo e stretto in casa, magari ricavato al termine di un corridoio, diventa uno studio attrezzato con mensole e ripiani a muro, di tendenza e funzionale. Sfruttare le pareti per gestire un archivio, inserire materiale e collocare stampanti e utili accessori, è la soluzione più consona quando lo spazio a disposizione è poco e strutturato in modo poco agevole. Il consiglio è quello di limitare i mobili. Scrivania, a volte ottenuta da un semplice top sospeso, e sedia comoda sono sufficienti per quel che riguarda l’arredo. L’idea vincente è proprio quella di minimizzare l’ingombro a terra e ottimizzare quello in altezza su pareti altrimenti non valorizzate. Soggiorno con pochi elementi A volte in appartamenti o in case che sono state ristrutturate, è usuale trovare delle planimetrie particolari con ambienti lunghi e stretti per la presenza di muri portanti che non possono assolutamente subire variazioni. Se ciò è riscontrabile in un soggiorno anche piuttosto capiente, il suggerimento è sempre quello di inserire pochi elementi per evitare che lo spazio diventi sovraffollato e che gli elementi presenti si sovrastino gli uni con gli altri. Divano, tavolo da pranzo e minimi accessori per completare il look, sono gli arredi necessari in un progetto di un living con una metratura non convenzionale. Cucina disposta su due lati Se l’ambiente lungo e stretto in casa coincide con il vostro angolo cottura, allora una cucina disposta su due lati è l’alternativa ideale per avere spazio di movimento senza dover rinunciare a tutte le comodità indispensabili in questa zona molto vissuta. Lavello e piano cottura possono essere posizionati in sequenza o ancor meglio frontalmente, data la poca distanza da percorrere. La restante area viene allestita, garantendo la massima resa a livello di capienza, con pensili, cassettoni ed elettrodomestici, studiati su misura e molto spesso collocati sino al soffitto. Design e praticità si uniscono per fronteggiare stanze con grandezze disagevoli, ma che riescono ad essere padroneggiate al meglio attraverso i progetti di professionisti preparati. Bagno organizzato a tutt’altezza L’escamotage a tutt’altezza è ampiamente utilizzato quando si ha a che fare con ambienti lunghi e stretti in casa, in special modo se si tratta di un bagno che deve essere organizzato, perché l’unico all’interno dell’abitazione. Con un’apertura centrale sarà vantaggioso giocare sulla simmetria degli spazi collocando i servizi su un lato corto e la doccia sull’altro. Frontalmente un mobile con lavabo verrà disegnato in modo da sfruttare i centimetri sino al soffitto e calibrato nelle profondità per poter inserire ciascun elemento senza problemi. Camera da letto con armadi ad ante scorrevoli Quando si progetta una camera da letto è possibile imbattersi in stanze che non possiedono le canoniche dimensioni usuali e regolari. Questo piccolo “problema” proietta l’intero intervento di interior design verso la ricerca di alternative valide per sfruttare al meglio gli spazi di un ambiente lungo e stretto in casa. Una camera matrimoniale può sussistere con due fondamentali arredi: letto e armadio. Tutto il resto è superfluo, specialmente se si hanno pochi metri a disposizione per far rientrare ogni cosa. Una struttura a contenitore, con porzioni a vista con scomparti è indispensabile per raddoppiare i metri da riempire con biancheria e vestiti. Ma soprattutto l’inserimento di armadi con ante scorrevoli è ciò che serve quando l’ingombro per un’opzione a battente non è contemplabile, data la mancanza di superficie di passaggio disponibile e agevole a tale scopo. Camera per bambini: organizzata con divano letto Una camera per bambini e ragazzi prevede progettazioni differenti a seconda di ciò che si vuole inserire al suo interno, nonché alla metratura disponibile. Se l’ambiente si presenta lungo e stretto, ma non si vuole comunque rinunciare a nessun elemento che per i piccoli padroni di casa è fondamentale, allora valutare degli arredi versatili e ciò che serve. Armadi a muro per abiti e giochi, scaffali e cubotti a giorno sospesi come libreria e porta oggetti, cassettiere con rotelle spostabili e da riporre sotto il top per la scrivania, racchiudono tutto ciò che serve per vivere al meglio sia di giorno che di notte la propria cameretta lunga e stretta. Con pochi gesti sarà semplicissimo trasformare una sorta di salottino privato in una zona per il riposo notturno con l’elemento più indispensabile da acquistare: un divano letto comodo, pratico e di grande stile. Cameretta con letti a castello Come gestire la dislocazione dell’arredamento di una cameretta prevista in un ambiente lungo e stretto in casa? Dividere la stanza in due parti è un ottimo punto di partenza, dove nella prima porzione si possono inserire gli arredi necessari per rendere la zona più ariosa dove poter trascorre il proprio tempo libero o da dedicare allo studio. Nella restante area, sfruttata solo per la notte, montare dei letti a castello aiuterà ad ottimizzare lo spazio risparmio centimetri utili per lasciare più libero il passaggio che in questi casi risulta davvero sempre limitato.
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