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Armadi da esterno: 8 modelli per un outdoor di stile
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Gli armadi da esterno sono un complemento d’arredo multifunzionale, che molti utilizzano per riporre oggetti che si utilizzano poco, ingombranti e che a volte non si sa dove poterli sistemare in casa. Un balcone, un terrazzo o un patio, diventano i luoghi più consueti dove spuntano dei mobili contenitori molto utili e funzionali, ma molto spesso poco accattivanti e coerenti con l’arredo presente. Avere delle idee per arredare un outdoor di stile con armadi da esterno può a volte non essere facile, perché le cose da valutare sono tante e riguardano: il materiale: legno, metallo, fibre naturali, plastica, resina; la posizione: con o senza copertura, a filo muro o incassati; la dimensione: armadi a tutt’altezza, basse cassapanche, soluzioni miste; lo stile: chiusi, a giorno, con ripiani, con barre appendiabiti. I modelli presenti sul mercato sono tantissimi e ciascuno caratterizzato da peculiarità differenti a seconda di quello che si intende realizzare. Quello che oggi vi vogliamo presentare è un approccio leggermente diverso da ciò che spinge verso l’acquisto di un tradizionale armadio da esterno. Partendo dalla praticità che questo arredo deve avere per contenere tutto ciò che si intende riporvi al suo interno, abbiamo voluto evidenziare come anche l’estetica e il look finale siano davvero importanti. Questo perché anche un’area outdoor deve essere progettata con cura per goderne appieno le potenzialità, e dove coniugare l’idea di avere dei mobili esterni funzionali e che siano di tendenza e design, è possibile con un pizzico di stile in più e gusto personale. Armadi da esterno: a giorno con ripiani Se possedete un patio che circonda casa e avete deciso di realizzare una zona pranzo outdoor, allora non può mancare un armadio da esterno che possa contenere tutto il necessario per allestire la tavola e le sedute che la circondano. Per molti l’idea di dover portare avanti e indietro stoviglie e accessori per un setting table da godere con amici e familiari, diventa un deterrente che fa evitare di preparare cene e pranzetti all’aperto. Attrezzare con armadi ad hoc quest’area, aiuta invece a rendere più pratiche le fasi organizzative avendo tutto a portata di mano. Solitamente queste aree sono ben coperte e riparate, ma se avete dubbi sulla resistenza dei materiali potete optare per qualcosa in metallo trattato con delle ante che ricordano una vetrinetta tipica di una sala da pranzo, dove poter esporre piatti e bicchieri. Un tocco di classe ed eleganza che vi renderà orgogliosi della vostra dinner room in modalità outdoor. Armadi da esterno: un tutt’uno con la parete Una antiestetica colonna si trova proprio al centro di uno splendido balcone appena ristrutturato? Una situazione comune a tanti progetti, ma a cui non si può rinunciare per esigenze di tipo strutturale. Sfruttare lo spazio a disposizione con armadi da esterno su misura è un escamotage perfetto per valorizzare e organizzare un’area altrimenti difficile da gestire. Se l’aspetto della casa è contemporaneo e lineare, continuare su questo stile aiuterà a visualizzare al meglio il mobile nel contesto e con gli elementi che lo circondano, sino a farlo diventare parte integrante di una parete attrezzata e utilissima, tono su tono. Il risultato sarà una sorta di ripostiglio outdoor minimalista, in metallo verniciato o in plastica di qualità, ma davvero pratico e soprattutto trendy. Armadi da esterno: vetrinetta retrò Possedete un balcone spettacolare che presenta dei connotati unici, originali e che fanno parte di un’estetica trendy, insita nella facciata di un’abitazione storica particolare? Se è così, dovrete gestire questo spazio outdoor come se si trattasse di un salottino interno e arredare con armadi da esterno che esaltino il look e le parti decorative già presenti. Mattoni a vista e pareti dalle tinte decise, sono perfette per ospitare un arredo vintage, dove una vetrinetta retrò in legno trova la sua giusta collocazione. Un concetto un po' diverso dal tradizionale mobile sul balcone, ma che compie la stessa funzione di un due ante a tutt’altezza e al contempo esalta l’estetica di una zona esterna da godere appieno.   Armadi da esterno: una credenza versatile Vista mozzafiato e terrazza coperta minimal realizzata con materiali contemporanei per pavimenti e soffitto, sono lo scenario ideale dove poter per inserire una credenza versatile con ripiani, che diventa un contenitore multifunzionale a seconda delle esigenze. Questa tipologia di armadi da esterno non è sicuramente per tutti e implica che non si possano riporre scope o prodotti per igienizzare casa. In effetti l’idea che un complemento di questo tipo serva esclusivamente per tale scopo è un’idea un po' da abbandonare. Un mobile outdoor può anche essere semplicemente bello da vedere e su cui andare a disporre svariati accessori che decorino piacevoli momenti da trascorrere nel proprio angolino outdoor di casa. Armadi da esterno: con pannelli in legno Nascondere armadi da esterno con pannelli in legno per mantenere una facciata di casa pulita ed esteticamente accattivante? E’ quello che si può fare quando si hanno delle zone esterne importanti: giardini con piscina, solarium e così via e non si sa dove riporre asciugami, ciabatte e tutto il necessaire per godere di bagni di sole e acqua. Utilizzare un mobile in plastica, adatto ad ospitare oggetti bagnati, viene sfruttato per la sua praticità, ma al contempo camuffato da una parete in legno pannellata che abbina l’utile al dilettevole. Armadi da esterno: chiusi in muratura Nicchie nei muri esterni dovute a ristrutturazioni che hanno ricollocato caldaie o condizionatori d’aria sono facilmente trasformabili in armadi da esterno, chiusi nella muratura. Estremamente utili e naturalmente non ingombranti possono essere attrezzati a piacimento e dotati di porte diverse a battente, scorrevoli o a libro in base alla struttura della casa. Armadi da esterno: cassapanca multifunzionale In contesti dove lo spazio è contenuto e dove ci sono già tanti elementi, una classica cassapanca multifunzionale in plastica o in resina colorata, diventa al contempo seduta e contenitore per attrezzatura da giardino, cuscini e plaid o cibo e accessori per i vostri animali domestici. Questo armadio da esterno orizzontale diventa pratico quando non si hanno le metrature per una collocazione tradizionale o si preferisce, a livello estetico, di non elevarsi e di mantenere un profilo ad altezza minima. Armadi da esterno: vetrinetta di recupero Per gli amanti del relooking, che si fonda sul recupero creativo di elementi d’arredo in disuso, valutare una vecchia vetrinetta per farla diventare un armadio da esterno, è l’approccio corretto da seguire. In questo caso viene data una seconda possibilità ad un mobile svalutato, ma che invece in una zona esterna ad hoc, diventa un grande recipiente dove poter collocare oggetti di vario genere e che prima non si sapeva dove collocare. Per far ciò è necessario avere un riparo adeguato, dal momento che è solitamente il legno a far da padrone per questi elementi d’arredo.
Divisori modulari: utili per separare gli ambienti di casa
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I divisori modulari sono un’ottima e utile soluzione per separare gli ambienti di casa, senza dover necessariamente ricorrere a costruzioni fisse, economicamente più dispendiose e con ingombri voluminosi che non possono essere facilmente rimossi. Avere degli open space all’interno di un’abitazione è una tendenza molto in voga, ma spesso per esigenze che cambiano e necessità che si evolvono nel tempo, molti padroni di casa si trovano a dover dividere alcuni spazi con qualche difficoltà. Coniugare efficienza ed estetica richiede un’attenta analisi dei prodotti che si andranno a scegliere per creare questa separazione temporanea o che potrà diventare all’occorrenza anche permanente. Il mercato odierno offre prodotti davvero efficaci e dallo spiccato design, con opzioni per ogni budget preventivato. Oltre alle misure, alle linee e allo stile, un fattore fondamentale che indirizza verso una scelta d’acquisto ad hoc, riguarda il materiale di questi pannelli. I divisori modulari nella zona giorno vengono messi a confronto in base alle alternative materiche che li contraddistinguono e che in qualche modo determinano l’orientamento stilistico di una casa. Tra gli elementi più richiesti, per separare gli ambienti di casa, troviamo: divisori modulari in legno; divisori modulari in metallo; divisori modulari in vetro e metallo; divisori modulari in plastica; divisori modulari in stoffa. Divisori modulari in legno per la zona giorno I divisori modulari in legno per la zona giorno sono tra le ideazioni più considerate per separare gli interni di casa in modo elegante e versatile. Il legno si presta benissimo ad essere inserito in più contesti, rendendoli all’occorrenza più tradizionali o maggiormente innovativi, ma aggiungendo sempre tanto calore che avvolge e accoglie. Le soluzioni a livello di disposizione, disegni, colori e finiture sono davvero tantissime e tutte connotate da una grande personalità. Questi divisori modulari diventano delle vere pareti mobili che decorano la zona giorno e che possono essere rimosse senza difficoltà. Per aumentarne la robustezza i pannelli chiusi o aperti, possono essere inseriti in guide a soffitto o in stabili strutture ancorate a travi o soffitti con tecniche poco invasive e facilmente smontabili. Divisori modulari: in metallo nella zona giorno Per una zona giorno alla moda, con uno spiccato appeal tendente al moderno e all’industriale, impiegare dei divisori modulari in metallo, è la scelta senz’altro più appropriata da valutare. Questi moduli metallici hanno strutture molto leggere e lineari, tipiche di uno stile minimal e contemporaneo. Per arricchirle e renderle maggiormente piene, i designer di oggi hanno creato dei contenitori che si adattano per dimensioni e collocazioni, a creare delle pareti funzionali, oltre che belle da vedere. Tali recipienti diventano dei raccoglitori versatili per riporre qualsiasi oggetto: da piante a libri, da stoviglie a barattoli per la dispensa. Progetti di questo tipo sono perfetti per utilizzare dei divisori modulari in metallo che separano ad esempio una cucina da un soggiorno, ma che al contempo decorano entrambi i lati degli ambienti in modo chic e non invadente. Divisori modulari con pieni e vuoti che risultano perfetti per chi vuole separare, ma non schermare completamente. Divisori modulari nella zona giorno: in vetro e metallo Anche le commistioni di materiali sono esclusive quando si pensa di utilizzare dei divisori modulari per separare una zona giorno. Pannelli in vetro e metallo sono una delle tante opzioni disponibili e applicabili in svariate modalità. Creazioni a tutt’altezza o intervallate dalla preesistenza di muretti in loco, trasformano degli ambienti completamente aperti in spazi divisi, ma con una leggerezza particolare che esalta e agevola anche il passaggio di luce tra le stanze. Le strutture possono essere realizzate con profili più o meno sottili, con tubolari piatti o arrotondati e con disegni diversi a seconda delle preferenze dei padroni di casa. In porzioni rettangolari o a quadrotti, simmetriche o decentrate, la parte vetrata viene sempre inglobata nel telaio, per ricreare l’illusione di avere una vera e propria finestra interna. Da qui è possibile potersi affacciare per osservare i piccoli di casa che giocano nella stanza accanto o per conversare con ospiti in salotto, appena al di là della nostra zona d’azione e facilmente raggiungibili con lo sguardo e la parola, trattandosi di divisori modulari comunque non completamente chiusi. Divisori modulari in plastica per la zona giorno Se la plastica può far venire in mente ideazioni per budget ridotti, con un design standardizzato e che non ha lunga vita a livello qualitativo, è perché non ci si è mai soffermati sulle ultime realizzazioni in termini di divisori modulari, davvero ottimali per rendere indipendenti le varie aree di una zona giorno. Il classico separé diventa un elemento trendy e rivisitato nei disegni e nelle colorazioni, pur continuando a sfruttare la classica struttura pieghevole su sé stessa, con cerniere a vista e facilmente removibile e trasportabile. I materiali plastici rigidi impiegati oggi giorno, maggiormente resistenti, riciclati e tinteggiati con vernici non nocive, rendono questi pannelli modulari dei veri e propri oggetti decorativi per la casa, che oltre alla loro primaria mansione di dividere, diventano un accessorio d’arredo molto bello da vedere. Coordinato con lo stile di una zona giorno, la arricchisce pur non diventando invadente e in soluzioni di linee traforate, permette di separare pur lasciando quella possibilità di vedo non vedo, che non occlude la vista smorzata su entrambe le stanze.  Divisori modulari in stoffa nella zona giorno Oggi giorno esistono sul mercato delle opzioni che sono l’evoluzione di sistemi impiegati da lungo tempo, e che hanno visto un’innovazione crescente nel campo dei divisori modulari in stoffa nella zona giorno. Considerati delle semplici e non così esteticamente accattivanti tendine, che di solito dividevano la zona cottura dal tinello o dal soggiorno, hanno in realtà subito delle enormi varianti a livello di concezione tessile, trovando nuovi modi per divenire dei supporti utili, funzionali e belli in casa. Disegni particolari e unici abbinati a colori chic e di tendenza, danno vita a pannelli leggeri ed eclettici che ben si sposano in tanti progetti d’interni e che rendono giovanili, estroversi e ospitali, i vari ambienti in cui sono inseriti. Un’opzione fresca, facilmente lavabile e removibile per separare e cambiare continuamente look a spazi di casa tutti da vivere.
Arredo su misura: affidarsi ad un falegname professionista
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L’arredo su misura è un approccio molto utilizzato in progettazioni d’interni che richiedono delle lavorazioni ad hoc, e che prevedono di affidarsi a un falegname professionista per una perfetta realizzazione. Molte abitazioni, nuove o da ristrutturare, hanno al loro interno delle disposizioni murarie che non possono essere soddisfatte con complementi d’arredo già pronti. E’ necessario che un tecnico specializzato concretizzi dei mobili a livello sartoriale e che calzino a pennello per quel determinato contesto. Un falegname diventa così una figura fondamentale che sarà in grado di mettere in atto tutte le sue abilità manuali, per far materializzare delle idee progettuali, ogni volta diverse e uniche, in soluzioni d’interni di grande tendenza e stile. Solitamente interpellare e affidarsi ad un falegname per un arredo su misura, significa richiedere un aiuto concreto per risolvere dei piccoli problemi a livello estetico, in parti di casa difficili da sfruttare al meglio anche dal punto di vista della funzionalità. Ogni ambiente di casa può richiedere l’intervento puntuale di tale professionista. Oltre ai classici arredi su misura per un sottoscala o un sottotetto, anche in una cucina, in un bagno o in una zona notte, il loro intervento è assolutamente risolutivo, per dare vita a ideazioni già splendide sulla carta, ma ancor più splendide viste dal vivo.  Un falegname per un arredo su misura in tutta casa Un falegname è una figura importantissima, da coinvolgere ogni qualvolta ci si appresta a lavorare su progettazioni di interni, che richiedono un intervento su misura in tutta casa. E’ colui che si occupa di costruire materialmente e con grande capacità artigianale, tutti i mobili che presentano delle dimensioni particolari o delle richieste specifiche. Solitamente abbinato alla sapiente trasformazione del legno in complementi e oggetti di tendenza, questa figura si è aggiornata nel tempo, sulla fabbricazione di arredi anche con commistioni di materiali che seguono scelte stilistiche ed estetiche sempre in continuo movimento. Considerato un professionista con costi leggermente più elevati, ma commisurati alla fatica del lavoro manuale, preciso e su richiesta che effettua, il budget da preventivare per una consulenza di un falegname di oggi non è in realtà così oneroso come ci si aspetterebbe. Attrezzature tecnologicamente avanzate, facilitano la realizzazione di alcune parti di mobili, facendo così diminuire i prezzi per la manodopera. Importantissima però le fasi di minuziosa finitura e perfezionamento, che richiedono una manodopera artigianale sapiente per ottenere prodotti di arredo sartoriali e di eccelsa qualità. Progettare il sottotetto con un falegname professionista Progettare l’interior design di un sottotetto è già una bella sfida di per sé, dal momento che soffitti a spiovente, muri molto bassi e aperture singolari, creano molte limitazioni a livello di arredo di interni. Ideare delle soluzioni apposite in collaborazione con seri architetti o designer, è il metodo migliore per trovare la giusta disposizione dei mobili, evitando di perdere tempo e denaro. Dopo aver deciso insieme ai padroni di casa la dislocazione di eventuali armadi, panche contenitore o librerie a vista, con forme particolari dati gli ostacoli e i condizionamenti di strutture portanti, ecco che entra in gioco la figura del falegname. Sotto le direttive di un disegno accurato a livello di proporzioni e misure, questo professionista sarà in grado di riprodurre fedelmente nella realtà il mobile richiesto, dando anche preziosi consigli su quale materiale sarà più adatto da impiegare per quel tipo di lavorazione su misura. Realizzare una cucina su misura con un falegname Realizzare una cucina su misura con un falegname è tra le più semplici opzioni da valutare quando si devono apportare modifiche a mobili esistenti o si devono integrare parti nuove con ciò che si già si possiede. Mensole o pensili a giorno, supplementi di isole o penisole, sono solo alcune lavorazioni di cui un falegname di occupa per la progettazione di arredi sartoriali che con stile e tendenza aggiungono valore e classe ai complementi di una cucina. Molto spesso il lavoro di questo professionista, consiste nella sostituzione di parti deteriorate, che in un ambiente di casa così vissuto e utilizzato, è una prassi abbastanza normale. Top, antine o piani di lavoro sollecitati, vengono realizzati ad hoc e secondo le esigenze dei padroni di casa, attraverso un lavoro minuzioso e particolareggiato di tecnici preparati e competenti.  Oltre a queste mansioni principali, un falegname in cucina viene interpellato anche per la progettazione di particolari e originali complementi che non si vogliono acquistare in abbinamento alla zona cottura. Pareti attrezzate, grandi tavoli, con gambe lavorate e sedie disegnate in esclusiva per spiccare in casa, sono tra i mobili più riusciti di laboratori artigianali seri e all’avanguardia, da contattare in fase di arredo per trovare soluzioni distintive e trendy. Affidarsi a un falegname per un mini bagno Un ambiente di servizio contenuto richiede a volte un aiuto esterno per riuscire a capire come meglio sfruttare gli spazi utilizzando un arredo chic e trendy. Affidarsi a un falegname per arredare un mini bagno è senz’altro un’ottima soluzione per rendere accogliente un locale dalle dimensioni ridotte, abbinandoci al contempo la praticità di collocare delle funzioni efficienti e utili. Pareti oblique, docce sagomate o nicchie inusuali, sono alcuni dei “problemi” che un falegname si trova ad affrontare quando gli viene chiesto di realizzare mobili su misura all’interno di un bagno. L’esperienza e la professionalità di questa figura, portano alla creazione di consolle apposite e attrezzate per valorizzare al meglio i centimetri disponibili, con l’opportunità di aggiungere mensole ad hoc o pensili a giorno, per completare un progetto versatile e di stile. Arredare la zona notte con un falegname Arredare la zona notte con un falegname significa farsi aiutare nella realizzazione di parti su misura per quel che riguarda solitamente la creazione di guardaroba o di cabine armadio. Più di rado ci si avvale della consulenza di tale professionista quando si parla di letto, anche se in molti contesti odierni, anche tali prodotti rientrano in una progettazione sartoriale che necessita di una lavorazione che integri questo complemento in ambienti fuori dal comune. Mobili componibili, a tutt’altezza o che devono seguire andamenti di travi a vista, colonne o pilastri, sono ciò che un falegname deve sapientemente saper materializzare in una camera matrimoniale. L’obiettivo è quello di trovare soluzioni originali, che sappiano nascondere esteticamente i “difetti” delle pareti che saranno attrezzate e di ottimizzare lo spazio contenitore a disposizione. Altri complementi artigianali vengono inseriti in una zona notte ospitale e accogliente: comodini creati ad hoc, cassettiere su misura o poltrone su disegno inedito,  realizzati come opere d’arte in edizione unica e limitata.
Arredare casa con elementi naturali e a basso impatto ambientale
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  La scelta di arredare casa con elementi naturali e a basso impatto ambientale è un trend orami molto diffuso sia in nuove costruzioni che in abitazioni in fase di relooking. Il design sostenibile richiede una sensibilità e un’attenzione particolare verso una tipologia di arredo casa eco e di tendenza dove i materiali a impatto zero vengono utilizzati in ogni ambiente. Cercare di ridurre l’uso di prodotti artificiali e realizzati con elementi a volte inquinanti è già un passo significativo per approcciarsi ad un progetto di interni in chiave eco-friendly, dove impiegare mobili di ecodesign non significa dover rinunciare ad eleganza estetica ed efficiente funzionalità. L’idea green di arredare casa con elementi naturali, si basa su tre principi fondamentali che riguardano: l’impiego di materiali riciclabili, non tossici e biodegradabili per la realizzazione dei complementi; l’acquisto consapevole di arredi progettati con una qualità eccelsa, che garantisca un utilizzo impeccabile in un lungo periodo di tempo; la valutazione di ogni fase che costituisce la creazione di un mobile, partendo dal reperimento della materia prima, passando alla sua lavorazione e concludendo con la verifica della politica di produzione dei vari brand. Oltre a ciò, quando si parla di design sostenibile, si deve decisamente appoggiare lo zero waste ovvero la concezione di avere zero sprechi e di contenere al massimo la diffusione di rifiuti quando si vogliono sostituire i mobili di casa. Preferire oggetti realizzati con prodotti materici trasformabili e convertibili, aiuta a tale scopo e permette di dare una seconda vita ad arredi di stile. Ingresso: arredo a basso impatto ambientale L’ingresso è il biglietto da visita di una casa e chiunque ha il desiderio che venga progettato con gusto, ma garantendo anche una grande praticità. Pensarlo con un arredo a basso impatto ambientale non significa impiegare pochi elementi o di scarsa fattura, al contrario. Complementi d’arredo di design dalle linee pulite e che ben si adattano a qualsiasi orientamento stilistico, sono reperibili sia nelle aziende di grandi marchi certificati che in botteghe più contenute dove si predilige una produzione artigianale di nicchia. Consolle, sedute, pratici appendiabiti o mobili contenitore, nel più utilizzato legno, ma anche in rattan o altre fibre naturali, conferiscono calore e stile ad un ambiente di casa ampiamente sfruttato. Benché ritenuto un mero punto di passaggio, una entryway elegante e di tendenza, viene valorizzata con la nobile idea di inserire elementi naturali unici e originali, ad impatto ambientale zero. Arredo ecologico in un soggiorno di stile Un arredo ecologico in un soggiorno di stile, può essere gestito e organizzato in modi molto differenti, connotando un ambiente molto vissuto e facendo emergere le preferenze stilistiche dei padroni di casa. Ideare una stanza basata sul concetto del riciclo e del recupero è uno degli approcci eco-friendly per arredare con elementi sostenibili. Grandi travi di legno dismesse, possono per esempio essere trasformate in una base perfetta per la progettazione di un tavolino da caffè e diventare il punto focale di un soggiorno che rievoca un’atmosfera tipicamente nordica. Divani costruiti con rami riconvertiti e impiegati per la realizzazione della struttura, fungono da appoggio per morbide sedute in lino o cotone che emanano sensazioni naturali, provenienti dai tipici paesaggi di mare. Fibre particolari, come midollino o vimini, sono i migliori alleati per accessori dal design sostenibile e dalle forme chic e distintive che contraddistinguono paralumi per lampade d’autore. Lavorazioni originali, come l’intreccio a macramé di tessuti eco, completano l’arredo con elementi a muro che arricchiscono le pareti in living davvero unici. Design sostenibile in cucina Un design sostenibile può essere sfruttato per allestire una cucina senza eguali, dove i materiali naturali fanno da padroni per un angolo cottura funzionale ed ecologico. Un arredo green è pensato con grande attenzione a ciò che è positivo per l’ambiente e che inevitabilmente ricade sulla salute delle persone che lo utilizzano. Armadietti, pensili e cassettoni in cucina vengono grandemente sollecitati e utilizzati quotidianamente e sapere che non sono stati trattati con vernici tossiche o con colle chimiche, tranquillizza le persone che vivono bene la casa. Il legno è sicuramente il primo materiale a cui si pensa per arredare una cucina con elementi naturali e in perfetto stile green. Legato alla tradizione, ma capace di conformarsi a stili più contemporanei, riesce a dare vita a complementi dal design sostenibile con quel tocco di calore peculiare e unico. Ottimo per la creazione di nuovi mobili legati ad operazioni di riutilizzo, è perfetto per lavorazioni ecologiche atte al restauro dell’esistente o al relooking e alla trasformazione legata allo stile della cucina che si intende progettare. Elementi naturali per arredare il bagno Gli elementi naturali per arredare il bagno sono molteplici e non solo legati ai complementi d’arredo presenti. Anche i rivestimenti rientrano nella categoria dei prodotti eco e trendy, che fanno di un locale di servizio un ambiente sostenibile, funzionale e dallo stile ricercato. Boiserie o soffitti perlinati sono ad esempio una scelta green in termini di decorazione. Listelli in legno trattati con lavorazioni naturali, possono diventare il perfetto sfondo di pareti e piatti doccia ispirati alle saune e ai bagni turchi delle più esclusive spa. L’utilizzo di mobili a zero impatto ambientale e di moderna concezione per il bagno, è indispensabile la certificazione denominata FSC, Forest Stepwardship Council. Un importante ente che garantisce la sostenibilità della materia prima impiegata, la sua salvaguardia e il suo corretto impiego per la creazione di arredi ecosostenibili e dal design inconfondibile. Camera matrimoniale: eco e trendy In una camera matrimoniale le idee eco e trendy si sposano con tantissimi stili: dal boho, al jungle, al vintage. Elementi di recupero come pallet in disuso, abbinati a testiere di fortuna ricavate da vecchie persiane, diventano una struttura letto ideata da concezioni più che sostenibili per un design di spicco e molto versatile. Poltroncine in cartone, sono un ulteriore forma di arredo green, che grazie a lavorazioni innovative e tecnologiche, riescono a coniugare resistenza, charme e stile all’avanguardia nel settore delle sedute dedicate alla zona notte. Altri materiali quali il sughero, la juta, la canapa e il cocco, fanno parte di quella famiglia di soluzioni naturali legate a tutto ciò che diventa accessorio in camera da letto. Dai tappeti ai comodini, dagli abatjour alle tende, accrescono l’idea di salvaguardare la salute collettiva impiegando risorse a basso impatto ambientale.
Prato sintetico in giardino: un’idea alternativa per gli esterni
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Il prato sintetico in giardino è un’idea alternativa per gli esterni di casa che sta prendendo sempre più piede in abitazioni di vario stile. Un ottimo espediente quando si vuole abbinare l’estetica sempre perfetta di un’erba artificiale, ma si intende abbandonare la fatica di falciare e prendersene costantemente cura, come per il tradizionale prato naturale. L’erba sintetica in giardino, ma anche per inserti su balconi, patii o terrazze, coniuga due esigenze fondamentali quando si tratta di cura degli esterni. Se un tempo tale escamotage poteva risultare posticcio e poco veritiero per la scarsa qualità dei materiali e per le finiture molto plastiche, oggi giorno occorre un vero occhio clinico per poter capire la differenza tra un pratico sintetico e uno classico. Prima di avventurarsi in tale acquisto, in special modo se si hanno molti mq da coprire e si vuole creare un esterno di casa curato e di tendenza, è bene seguire una guida alla scelta del prodotto più consono per le proprie necessità ed esigenze. I fattori da valutare, per realizzare un prato sintetico in giardino, riguardano: i pro e vantaggi di questo prodotto; i materiali disponibili; gli spessori e le dimensioni; la modalità di posa e le fasi di installazione; i costi relativi all’acquisto, alla manutenzione e alla sostituzione. Prato sintetico in giardino: pro e vantaggi I pro di un prato sintetico in giardino, riguardano essenzialmente la facilità di raggiungere la perfezione totale di uno spazio esterno, in ogni momento dell’anno, mantenendo sempre ordinato e impeccabile l’outdoor di casa. I vantaggi di utilizzare dell’erba artificiale, come idea alternativa per gli esterni, sostanzialmente riguardano: l’annullamento di taglio periodici, né a mano né tramite l’aiuto di attrezzature robotizzate, con conseguente risparmio di energia; l’assenza di fonti di irrigazione semi - manuali o meccanizzate, con relativo risparmio di acqua; nessuna concimazione ordinaria; nessuna risemina straordinaria; nessuna problematica in caso di temperature elevate nel periodo estivo o al contrario di gelate durante l’inverno. Inoltre, i moderni prodotti impiegati per la loro realizzazione, costituiti da materiali ecologici e riciclati, fanno sì che questa scelta eco sostenibile, sia da preferire sia per la salvaguardia dell’ambiente che della nostra salute. Un altro aspetto positivo da aggiungere ai tanti benefici sopra elencati. Prato sintetico in giardino: materiali I materiali per la produzione di un prato sintetico in giardino sono di origine sintetica e provenienti dal riciclo di altre sostanze eco sostenibili. Polipropilene, polietilene e poliammide, sono i più impiegati e ciascuno presenta caratteristiche differenti. L’erba artificiale in polipropilene ha un impatto estetico accattivante chiamato “a radice” dove i fili sono relativamente bassi, con un’ottima resistenza agli agenti atmosferici e con un costo inferiore rispetto alla media. Un prato sintetico in polietilene ha una qualità maggiore rispetto al precedente, dove morbidezza e verosimiglianza dei fili d’erba, sono da paragonare a quelli di un giardino tradizionale. Anche in questo caso la posa a radice è da preferire poiché sollecitato da continui passaggi, la naturalezza dei fili non subirà assolutamente variazioni e il costo più alto, ma accessibile è suffragato da una lunga durata nel tempo. Il poliammide viene impiegato per prati sintetici di elevatissima qualità, dove resistenza e qualità sono assolutamente impeccabili. I prezzi per il suo acquisto sono decisamente elevati, ma il risultato estetico e funzionale non ha davvero nulla da inviare a un classico giardino di casa. Prato sintetico in giardino: spessori e dimensioni Gli spessori e le dimensioni dei tappeti erbosi artificiali, per un prato sintetico in giardino, sono pressoché standard e relativi alla larghezza delle attrezzature meccaniche che li producono. Lo spessore varia dai 40 ai 50 mm perché l’effetto che ne deve scaturire deve essere quello di una superficie appena falciata. Le dimensioni dei rotoli hanno invece una larghezza pari ai 4 m con varianti su richiesta, mentre per quel che riguarda la lunghezza, possiamo dire che il range si attesta sui 20 m circa. Per questa tipologia di prodotto non sono disponibili altre possibilità, come le zolle per un prato pronto, ma i rotoli sono facilmente lavorabili e possono essere tagliati per raggiungere la misura desiderata e senza avere delle antiestetiche giunzioni. Prato sintetico in giardino: posa e installazione La posa e l’installazione di un prato sintetico in giardino, non richiedono lavorazioni con tempistiche troppo lunghe e non sono assolutamente lavori invasivi o che richiedono permessi particolari. L’abilità dei posatori consiste nella valutazione ottimale del terreno su cui andrà posata l’erba sintetica e nella preparazione di una perfetta base su cui andare a stendere il prato artificiale. Le fasi relative alla posa e installazione di un prato sintetico sono: scavare la parte di terreno per una profondità di 10 cm circa, per fare spazio al nuovo strato di erba artificiale; verificare la pendenza del suolo per garantire un corretto scorrimento dell’acqua, evitando pozze o ristagni; posare una bordatura impermeabile su tutto il perimetro per evitare antiestetici avvallamenti; inserire una barriera apposita in tessuto per evitare la crescita di erbacce infestanti; posizionare il manto erboso con l’accortezza di accostare alla perfezione i giunti che possono essere tenuti insieme tramite colle adesive o con strisce di biadesivo per esterni; assicurare tramite punti metallici, ogni 20-25 cm, l’intera superficie di prato; aggiungere materiale di riempimento nell’erba, come sabbia o ghiaia finissima; annaffiare e spazzolare il prato sintetico per ravvivare i fili d’erba. Prato sintetico in giardino: costi I costi per l’acquisto e la posa di un prato sintetico in giardino, sono senza alcun dubbio più elevati rispetto al budget che viene richiesto per l’utilizzo di erba naturale. E’ anche vero che a lungo termine, sarà però tangibile e verificabile, il risparmio economico generale di questa idea alternativa per gli esterni della propria casa. Per ottenere questo risultato è bene utilizzare dei materiali top di gamma, dove la qualità viene garantita per più di 10 anni e dove non si prevede alcuna tipologia di manutenzione e/o sostituzione a meno che si verifichino condizioni climatiche particolari e straordinarie. Per stabilire un prezzo, riferito alla realizzazione di un prato sintetico, è necessario considerare vari elementi che concorrono a determinarne un costo indicativo. Questi fattori, che influenzano il budget per progettare con un’erba sintetica uno spazio outdoor, riguardano: la tipologia di tappeto erboso e i materiali impiegati per la sua produzione; la quantità di prodotto da utilizzare per la posa in base ai metri quadri; la preparazione della superficie da ricoprire; l’integrazione con parti calpestabili, quali vialetti o aree vive da inserire nel giardino, come aiuole di fiori o arbusti: la manodopera. Tutti questi elementi, per essere calcolati ad hoc e in base a ogni singolo progetto, necessitano di un sopraluogo di tecnici professionisti che sapranno indicare verso quali scelte indirizzarsi e realizzare un preventivo puntuale, anche se per il solo materiale possiamo indicare delle cifre che vanno dai 20 ai 45 euro al mq.
Mobili a giorno di design per arredare casa
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Utilizzare dei mobili a giorno di design per arredare casa è una tra le tante soluzioni di successo, che permettono di rendere unica una zona giorno di tendenza e al contempo funzionale. E’ senz’altro vero che un complemento d’arredo chiuso con ante e cassetti consente di permettersi un leggero disordine al suo interno, ma la linearità e la bellezza estetica di strutture a vista, crea un’atmosfera riposante e più leggera in qualsiasi contesto sia inserita. In soggiorni contemporanei, in un corridoio country chic, in un bagno boho jungle o in una cucina scandinava, i mobili a giorno si inseriscono alla perfezione. Ciascuno, caratterizzato dal proprio stile con colori e finiture decisamente evidenti e connotanti, tipiche dell’orientamento che li contraddistingue, si colloca in modo ottimale per ospitare libri, set per il trucco, vasi e soprammobili, piatti e servizi da tè. Ma come arredare le pareti di casa con mobili a giorno e saper districarsi nella scelta di tante opzioni differenti? Molti sono gli elementi che influenzano tale decisione e ognuna con opportunità e riscontri diversi a seconda del contesto e delle esigenze. Ad ogni ambiente può essere abbinata una tipologia di composizione di design, che prevede sostanzialmente 5 varianti per arredare casa e che riguardano: soluzioni con mobili a giorno completamente aperti; opzioni di mobili a giorno componibili; idee per mobili a giorno dalle forme originali; alternative per mobili a giorno sospesi; possibilità di mobili a giorno con pieni e vuoti. Ingresso: mobili a giorno completamente aperti I mobili a giorno completamente aperti sono perfetti in contesti dove la metratura è decisamente scarsa e lo spazio disponibile si riduce al minimo. Inserire tali complementi in un ingresso di casa, facilita la necessità di avere dei piani d’appoggio funzionali, per riporre chiavi, telefoni e guanti, mantenendo comunque un livello estetico elevato e senza appesantire l’intera area. Il fatto di avere strutture integrali a vista, leggere e poco invasive, è un fattore positivo perché denota una maggiore ariosità che è da ricercare in molte entryway davvero contenute. In altri casi può succedere invece esattamente l’opposto. Spesso capita di trovarsi di fronte a lunghi e larghi corridoi dove andranno necessariamente inseriti degli arredi ma dove non si dovrà incappare nell’errore di esagerare con troppo elementi. Rimanere sull’essenziale e a volte sul minimalismo degli oggetti, aiuta a valorizzare l’inserimento dell’arredo stesso e a farlo spiccare magari con forme e materiali inaspettati. Strutture geometriche curvilinee con una commistione materica, trasformano dei mobili a giorno completamente aperti in vere opere d’arte, da godere quotidianamente ogni qual volta si entra in casa. Living: mobili a giorno componibili I mobili a giorno componibili in un living, vanno per la maggiore quando ci si appresta a realizzare una parete attrezzata per una zona giorno di gran classe. Parallelepipedi di tante dimensioni, colori e finiture, si alternano in composizione geometriche infinite e che a seconda della loro struttura infondono sensazioni diverse ai soggiorni open space di un’abitazione. Ciò che li rende così apprezzati è la versatilità del loro utilizzo e la possibilità di cambiare disposizione a seconda di ciò che vi andrà inserito all’interno. Disegni simmetrici e lineari sono perfetti per creare una libreria componibile che si può ingrandire man mano che i volumi aumentano. Opzioni più irregolari e movimentate sono da preferire su pareti ampie e che magari devono ospitare altri elementi, come televisioni appese, quadri e orologi. Studio: mobili a giorno dalle disposizioni originali Anche in una zona giorno più appartata come uno studio, necessità di arredi utili e dallo stile inconfondibile, che fungano da piani d’appoggio per una serie di elementi indispensabili per questo spazio. Molti mobili a giorno vengono tradizionalmente collocati sulle pareti adiacenti la scrivania o accanto ad una finestra, ma sperimentare cose nuove è ciò che rende l’interior design un settore sempre in evoluzione. Provare delle disposizioni originali e a volte dettate dallo sfruttamento di uno spazio particolare, porta ad avere mobili a giorno applicati a parete in luoghi inaspettati. Se la scrivania dello studio è rivolta verso la parete finestrata, per sfruttare la luce naturale, e la larghezza dell’ambiente consente un’installazione unica, avere ad un’altezza consona un complemento ad hoc, chiude senza opprimere uno spazio raccolto e accogliente, in un’ideazione originale e senza eguali. Bagno: mobili a giorno sospesi Anche all’interno di un bagno i mobili a giorno sono da sempre un escamotage utilizzato, soprattutto per accessori come profumi e trousse di trucchi, decisamente da lasciare in vista. Opzioni salvaspazio e utili per essere agevolmente igienizzate sia internamente che all’esterno, ricadono nelle alternative di complementi a giorno sospesi. Più pratici delle solite mensole e con design meno scontati e più accattivanti, rendono accogliente una zona giorno di servizio dallo stile spiccato e con un tocco più personale e soggettivo. Cucina: mobili a giorno con pieni e vuoti Una cucina di oggi si può sviluppare seguendo concezioni innovative e andando controcorrente rispetto alla tradizionale idea di angolo cottura. Molto spesso vengono aggiunte delle parti, anche in zone non contigue a lavabi e fornelli, dove vengono progettate aree bar, zone snack e così via. I mobili a giorno con pieni e vuoti sono formidabili per raggiungere uno stile trendy e che al contempo soddisfi la praticità di uno spazio molto vissuto di casa. Come per altre soluzioni, anche qui la commistione di materiali è assolutamente ben accetta anche per enfatizzare il cambio tra gli spazi chiusi e quelli aperti, così come la diversità di profondità che caratterizza la parte dei pieni e dei vuoti. In generale la parte bassa del mobile stesso è caratterizzata da uno spessore maggiore, dove riporre cibi e ingredienti vari nascosti da ante o cassettoni che possono essere oscurati o trasparenti. In quella soprastante a vista trovano sede bicchieri, tazze, bottiglie pregiate e spezie, ottime da lasciare esposte per la loro funzionalità e per aggiungere una nota di design ad una zona giorno importante di casa.
Arredo vano finestra: sfruttare lo spazio in maniera utile
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  Sfruttare lo spazio in maniera utile, è un modo ottimale per rendere funzionali e pratiche molte zone di un’abitazione che molto spesso non vengono valorizzate al meglio. Arredare e decorare un vano finestra in casa può risultare davvero perfetto quando non si sa dove inserire alcune mansioni irrinunciabili in una zona giorno o compiti decisamente più legati al decoro, ma comunque indispensabili in una zona notte. Lasciato un po' al suo destino un sotto finestra viene solitamente utilizzato per inserirvi i classici termosifoni o in case più datate come spazio multifunzionale, con ripiani e antine corredate. Soluzioni sicuramente da valutare ed esaltare in tanti contesti e con un tocco di design e tendenza che aiuta sia per lo scopo estetico che pratico. Tuttavia esistono altre molteplici alternative che aiutano a servirsi di tali aree in maniera differente e creativa. Archisio vi propone oggi, 5 idee su come arredare e decorare un vano finestra in casa, e che nel dettaglio riguardano: un davanzale espositivo per un perfetto home decor; una seduta versatile per una vista godibile; un’area smart working per un utile impiego; un pratico piano snack: piacevole e luminoso; un funzionale comodino da notte. 1. Davanzale espositivo per arredare la finestra Arredare il vano finestra con un davanzale espositivo è uno tra i primi spunti e consigli di cui vogliamo parlare oggi. Idea già impiegata in molte abitazioni, diventa particolare quando il sotto finestra si trova a livelli differenti rispetto all’usuale ripiano in legno o marmo e caratterizza una parete finestrata in modo originale e da rivalutare con fantasia e creatività. Abbinato a delle sedute disposte lateralmente o frontalmente, il vano finestra con davanzale, si trasforma in inusuale tavolino per riporre lampade, libri e vasi che contribuiscono a rendere accogliente una zona lettura o un soggiorno di tendenza. 2. Seduta versatile per una vista godibile Per chi ha la possibilità di vivere in città o in campagna e di godere dalla propria abitazione di uno scenario grandioso e irrinunciabile, vale la pena soffermarsi sull’idea di attrezzare un vano finestra con una seduta versatile per riempire gli occhi di questa vista godibile. E’ naturale che per realizzare tale progetto, è necessario valutare di ampliare il davanzale per ottenere una panca più larga e agevole da sfruttare, nonché rinforzarla con sostegni che andranno nascosti con pannelli a filo parete. Anche in questo caso il vano finestra può essere arredato e decorato a diverse altezze in base alla conformazione del telaio e alla tipologia del serramento. Avere un termosifone posizionato al di sotto del davanzale contribuisce a rendere accogliente una seduta da godere in ogni momento della giornata. In special modo se arricchita di morbidi cuscini su misura per panca e schienale e allestita con caldi e soffici plaid. 3. Area smart working per un utile impiego Oggi giorno è ormai assodato che è sempre più in aumento il numero di persone che hanno la necessità di progettare uno spazio di lavoro all’interno della propria abitazione. Stravolgere o ideare una zona stabile dove riporre documenti, computer e accessori da ufficio, e coniugarla con il ruolo domestico di una casa, non è sempre semplice. Ma ingegnarsi per trovare opzioni valide, poco invasive, pratiche e dal design accattivante, si può! Sfruttare, valorizzare e riconvertire un davanzale per arredare e decorare un vano finestra a tale scopo, richiede semplicemente uno forzo nel migliorare una zona di casa che diventerà un punto fermo in un living open space, in un corridoio o in un soggiorno. Accessoriare un’area smart working per un utile impiego, sarà un gioco da ragazzi, soprattutto per la capienza e profondità del vano stesso che permetterà di inserire nella parte sottostante, cassettiere, ripiani per stampanti e sedute comode in un workspace domestico funzionale e di tendenza. 4. Pratico piano snack: piacevole e luminoso Per chi non avesse mai pensato di prolungare la propria cucina con un pratico piano snack, piacevole e luminoso, utilizzando il davanzale di un vano finestra, si ricrederà osservando delle magnifiche progettazioni che esaltano l’idea di arredare e decorare tale spazio. In un angolo cottura il top per preparare cibi, consumare pasti quotidiani o organizzare aperitivi con gli amici, non è mai abbastanza capiente. Pensare di ampliare un bancone che avvolga anche due o più pareti intere, di cui una con vista, è un modo alternativo di utilizzare un’area solitamente dedicata ai lavelli sotto finestra, con l’intento di creare una zona relax accogliente e ospitale da godere appieno ogni giorno. Per ottenere un effetto wow, è decisamente consigliabile in fase di progetto, pensare ad un unico materiale che prosegua in modo unico e lineare su tutto il piano. Avere una continuità di stile, colore e finitura superficiale renderà l’ambiente armonioso e omogeneo. 5. Funzionale comodino da notte Se tutte le idee e i consigli precedenti hanno riguardato una valorizzazione di un vano finestra all’interno di una zona giorno, vediamo invece ora come anche in una camera da letto, può tornare utile il classico e tradizionale davanzale. L’organizzazione e la disposizione di una stanza matrimoniale o anche singola, ha subito delle variazioni nel corso degli anni e sempre più spesso si sono visti cambiamenti inerenti l’utilizzo del comodino accanto al letto. Complementi di forme diverse, sospesi, mensole, nicchie sulla testiera e così via, hanno sostituito i tradizionali tavolini da notte, e che sovente vengono anche eliminati del tutto. Ecco che un vano finestra, può diventare l’alternativa per riporre abatjour, libri e l’occorrente personale che ciascuno di noi riporrebbe in un tavolino contenitore. Un’opzione versatile che subisce trasformazioni a seconda delle esigenze, degli stili d’arredo e del modo di concepire una zona notte in movimento, che può essere rivoluzionata quando ci si accorge di essere stufi e si vuole effettuare un relooking soft e intelligente senza dover investire esagerato tempo e denaro.
Pavimento in bamboo: una scelta innovativa ed ecosostenibile
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Elegante, ecosostenibile, innovativo e funzionale. Il bamboo per un pavimento naturale in casa è ormai diventata una soluzione di grande tendenza anche nel nostro paese. Grazie alle sue caratteristiche e qualità viene scelto come rivestimento da utilizzare negli interni di un’abitazione per ottenere tutte le peculiarità positive di un materiale non trattato e naturale, ad un costo relativamente minore rispetto ad un classico parquet in legno massello. Versatile nella sua colorazione neutra, permette di essere abbinato ad una varietà di stili che lo rendono distintivo e signorile in appartamenti cittadini contemporanei, esotico e innovativo in loft dal look urban-jungle, decisamente country o nordic style in case di campagna rivisitate in chiave moderna. Insomma una scelta etica consapevole, legata al benessere dell’ambiente e delle persone, che esalta il concetto bio coniugando però stile e design in progetti d’arredo dall’aspetto unico e sensazionale. Che cos’è un pavimento in bamboo Un pavimento in bamboo è un prodotto ecologico per eccellenza che deriva dalla crescita spontanea di una pianta erbacea che appartiene alla famiglia delle graminacee. Questo processo di continuo ripristino permette di non effettuare disboscamenti e deforestazioni che mantenere sempre ben evidenti i concetti di sostenibilità e salvaguardia del pianeta.   Esistono diversi tipi di rivestimenti per pavimenti in bamboo, a seconda della metodologia di lavorazione e produzione dei listoni. Dopo aver tagliato gli steli e raggiunto un amalgama, vengono realizzati i vari fogli di materiale che andranno ad essere incollati per la riuscita di un ottimo listello. Impiegando colle naturali e certificate, anche le emissioni VOC saranno praticamente neutralizzate, permettendo di vivere in ambienti sani e non dannosi per la salute di chi abita in una casa con un pavimento naturale in bamboo. I vantaggi di un pavimento in bamboo I vantaggi di un pavimento in bamboo sono davvero molteplici e lo rendono un’alternativa più che apprezzabile per pavimentare la propria casa. A differenza di altre soluzioni, lasciando da parte il legno massello, risulta decisamente appetibile quando si vogliono far emergere i benefici di un materiale naturale che diventa ottimale sia dal punto di vista funzionale che estetico. I pro di un pavimento in bamboo riguardano: la bellezza estetica: la purezza di questo legno, non trattato con l’aggiunta di altri materiali o con finiture e colori artificiali, lascia al naturale una pavimentazione che rende accoglienti gli ambienti di casa, coniugando un calore generale e un piacevole gradimento al tatto; la repellenza alle macchie: grazie alla sua capacità naturale di resistere ai liquidi, incrementata da una lavorazione superficiale con prodotti eco sostenibili idrorepellenti, è indicato in tutte le zona di un’abitazione, anche in cucina dove la possibilità di avere macchie a terra è decisamente alta; la robustezza: grazie alla sua durezza il bamboo presenta delle proprietà eccellenti a livello di elasticità e stabilità, che tradotto in termini meccanici significa che il prodotto è garantito nel tempo ostacolando usura, degrado e logorio; la stabilità: a differenza di altri tipi di legname contrasta in modo più puntuale i naturali movimenti di un materiale vivo (espansione e contrazione), dovuti a cambi di temperatura e presenza di umidità; la facilità di pulizia: igienizzare un pavimento di questo tipo è estremamente facile e veloce, sia con attrezzature manuali che elettriche. Non teme l’aspirapolvere, con l’accortezza di utilizzare spazzole delicate e per lavarlo sono preferibili detergenti neutri e panni morbidi; la resistenza al fuoco: la combustione nel bamboo possiede delle tempistiche relativamente lunghe se messo a paragone con altre tipologie di legno e ha la capacità di incendiarsi solamente se sottoposto a gradazioni decisamente elevate. Pavimento in bamboo: colore naturale La particolarità di un pavimento in bamboo ricade senza alcun dubbio nell’utilizzo di questo legname nel suo colore naturale. Questa tonalità sul biondo tendente all’ambra viene quasi esclusivamente lasciato nella sua colorazione originale, proprio per la bellezza della venatura e del calore che ne scaturisce dal suo “non trattamento” superficiale. Alcuni brand, su richiesta dei padroni di casa, propongono delle varianti più scure o più chiare ottenute attraverso processi naturali di tostatura, carbonizzazione e sbiancatura, non nocivi per l’ambiente e la salute. Pavimento in bamboo: dimensioni e spessori Questo tipo di pavimentazione è disponibile sia in listoni maschio-femmina che dovranno essere incollate sul massetto o anche su un pavimento esistente o come lastre flottanti su un sottopavimento. Sono disponibili in commercio in varie dimensioni e spessori, che variano a seconda della tipologia di montaggio. Le misure, per un pavimento in bamboo, riguardano nel dettaglio: una posa classica: 96/100 cm di lunghezza, 10 cm di larghezza e 15 mm di spessore per interni o 100/200 cm di lunghezza, 14 cm di larghezza e 18 mm di spessore per gli esterni; una posa flottante; 90 cm di lunghezza, 9 cm di larghezza e 12 mm di spessore e che son indicate anche per un pavimento in bamboo con riscaldamento a pavimento. Queste sono le grandezze pressoché standard che si trovano in commercio, ma esaminare più aziende del settore aiuterà a trovare dimensioni personalizzabili e più varie a seconda della lavorazione. I costi di un pavimento in bamboo I costi di un pavimento in bamboo, considerando l’elevato valore estetico e funzionale, che è assolutamente paragonabile ad altre tipologie di legno più pregiato, risultano decisamente inferiori in base ai dati di mercato. L’abbondanza del prodotto in commercio, grazie alla facilità di poter reperire la materia prima, permette di abbattere i prezzi, ma garantendo al contempo convenienza e qualità. I fattori che influiscono sul budget per l’acquisto di un pavimento in bamboo, riguardano; la dimensione dei listoni; la tipologia di lavorazione e la loro finitura; i mq da pavimentare; la manodopera, che influisce in modo particolare se aumenta la difficoltà della posa. In situazioni standard i costi di un pavimento in bamboo hanno un range cha va dai 25,00 euro ai 45,00 euro al mq. Ma per elementi trattati in maniera particolari si può arrivare ad una cifra di circa 60,00 euro al mq. Anche il servizio di posa ha dei prezzi variabili che si aggirano sui 10 euro al mq per lavori ordinari e lineari per raggiungere i 30,00 euro al mq in situazioni complesse con planimetrie fortemente irregolari o quando i disegni da dover realizzare richiedono tempi lunghi e una lavorazione minuziosa e dettagliata.
Scala in ferro: un elemento utile e di tendenza in casa
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Realizzare una scala per interni in ferro è una soluzione per collegare due diversi livelli di una casa, o per raggiungere un soppalco, che costituisce al tempo stesso un elemento d'arredo. Oltre al ruolo funzionale e strutturale, la scala è un elemento che acquista rilevanza anche dal punto di vista estetico.  La scala in ferro per interni deve essere realizzata in modo da inserirsi armoniosamente nel contesto. Grazie alla sua versatilità ed alla facilità di lavorazione, con questo materiale è possibile spaziare da soluzioni di design contemporaneo ad altre dallo stile più tradizionale e classico. Inoltre, per avere il giusto comfort bisogna tenere conto dell'ingombro della scala e di conseguenza individuare la tipologia più idonea al proprio caso. La scala in ferro è un elemento strutturale e pertanto deve essere correttamente progettato e dimensionato. Il ferro è un materiale che si presta alla creazione di elementi portanti, per cui è adatto alla creazione di scale. Nel progetto bisogna tenere conto anche dell'ergonomia oltre che rispettare le normative in materia di sicurezza. Molto importante dare alla scala una larghezza corretta, così come creare una proporzione tra pedata ed alzata che renda confortevole l'utilizzo. Questo deve avvenire anche considerando le dimensioni e la conformazione dello spazio in cui la scala si andrà ad inserire. L'ingombro della scala si potrà definire in base a queste informazioni ed alla tipologia di struttura selezionata. Per non commettere errori diventa quindi indispensabile affidarsi alle competenze di un professionista che possa occuparsi di tutti gli aspetti, progettando una scala che unisca funzionalità ed estetica. Da ricordare che la creazione di una nuova scala o la modifica di una esistente è un lavoro che modifica le componenti strutturali di un edificio, per cui prima di realizzarla occorre munirsi dei permessi necessari. Inoltre, è sconsigliato costruire una scala in ferro in ambienti umidi perché sarebbe soggetta a ossidazione che nel tempo andrebbe a danneggiare la struttura. Tra i vantaggi di optare per una scala in ferro: resistenza agli sbalzi di temperatura; resistenza agli incendi; assenza di deformazioni nel tempo; poca manutenzione richiesta; versatilità; possibilità di ottenere qualsiasi forma; qualità estetiche. Scala in ferro: quale tipologia scegliere Quando si progetta una scala in ferro per interni per prima cosa bisogna individuare qual è la tipologia che meglio si addice al proprio caso specifico. Innanzitutto, bisogna fare una distinzione tra scale per interni in ferro prefabbricate e scale per interni in ferro su misura. Le prime sono scale di dimensioni standard, pronte per essere installate e dunque più economiche. Le seconde, invece, sono soluzioni personalizzate in ogni dettaglio, realizzate appositamente per un determinato spazio e per determinate esigenze. Possiamo distinguere diverse tipologie di scale in ferro per interni, ognuna con proprie caratteristiche. Scale in ferro a giorno: possono avere uno sviluppo in linea retta lungo una parete, oppure una conformazione a L o a C; possono avere montante centrale o montanti laterali. Scale in ferro autoportanti o a sbalzo: effetto minimalista, sono visibili soltanto i gradini che fuoriescono dalla parete mentre la struttura portante è nascosta all'interno del muro. Scale in ferro a chiocciola: ha un ingombro ridotto, rappresenta una soluzione salvaspazio, la scala si avvolge intorno ad un elemento di sostegno centrale; può essere circolare, quadrata o elicoidale. Individuare la tipologia di scala più adatta per la propria casa richiede una valutazione dell'ingombro, della funzionalità e dell'estetica. Scala in ferro in casa: valutare le finiture Dopo aver selezionato la tipologia di scala per interni in ferro da realizzare per la propria casa si potranno valutare le differenti finiture disponibili, cercando quella che corrisponde al proprio progetto. La scelta sarà orientata dalle caratteristiche e dai materiali dello spazio in cui la scala andrà ad inserirsi.  Per un'ambiente dallo stile rustico o dall'animo industriale si potrà puntare su una scala in ferro con finitura grezza. Per un'alternativa di maggiore carattere si può valutare, invece, una finitura effetto ruggine, simile all'acciaio corten. Un'altra valida opzione è costituita dalle scale in ferro zincato, una finitura che rende il ferro più resistente ai processi di ossidazione a cui è soggetto e che aggiunge un effetto decorativo. Le superfici della scala in ferro possono essere trattate in modo da avere effetto lucido o opaco, oltre alla possibilità di realizzare effetti texturizzati, grazie a lavorazioni che permettono di ottenere lamiere striate o bugnate. Scala in ferro: decidere tra i vari colori Le scale in ferro grezzo hanno una tipica colorazione con sfumature dal nero al grigio. Oltre al colore naturale, il ferro può essere verniciato per offrire tantissime possibilità cromatiche. È possibile decidere quindi di dare uno specifico colore alla scala per interni in ferro. Solitamente viene realizzata una verniciatura a polvere che consente di ottenere superfici perfettamente uniformi, resistenti alla corrosione e facili da pulire. Inoltre, questa tecnica consente di scegliere la tonalità con cui tinteggiare la scala in ferro dall'ampia gamma di colori RAL. Scala in ferro: come abbinare il corrimano Insieme alla struttura della scala in ferro per interni bisognerà selezionare forme e materiali del corrimano. Un elemento indispensabile per la sicurezza che contribuisce a definire lo stile della scala. Oltre al ferro si può scegliere di realizzare il corrimano in altri materiali che si abbinano bene con esso, come il legno o il vetro. L'unione di ferro e legno funziona molto bene. Anche il legno è un materiale molto solido e resistente oltre ad essere esteticamente gradevole. Dona un tocco caldo all'ambiente sia con essenze chiare che con essenze scure e, a seconda di come viene lavorato, si può inserire sia in contesti contemporanei sia in contesti classici. Il vetro, invece, grazie alla trasparenza apporta leggerezza e modernità alla scala in ferro. Può essere utilizzato per realizzare parapetti autoportanti oppure essere utilizzato in combinazione con il ferro o il legno, dove ha la funzione di pannello. Quanto costa realizzare una scala in ferro Nonostante ogni progetto abbia costi differenti è utile sapere approssimativamente quanto costa una scala in ferro per interni prima di progettarne una per la propria casa. In media il costo di una scala in ferro è pari a circa 4.000 €. A questo possono aggiungersi ulteriori costi per trasporto e montaggio, oltre alle spese per la progettazione e per ottenere i permessi necessari. I prezzi delle scale per interni in ferro variano in base a diversi parametri: tipologia; dimensioni; finiture; materiali aggiuntivi. Un preventivo personalizzato rimane comunque l'unico modo per sapere il reale prezzo di una scala in ferro per interni.
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