Aerotermia
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L'evoluzione tecnologica legata alla costruzione di edifici sempre più performanti, capaci di garantire un significativo abbattimento dei consumi energetici e delle emissioni inquinanti derivanti dalla climatizzazione, pone la possibilità di impiego di tecnologie che fino a qualche tempo fa risult... Leggi di più
L'evoluzione tecnologica legata alla costruzione di edifici sempre più performanti, capaci di garantire un significativo abbattimento dei consumi energetici e delle emissioni inquinanti derivanti dalla climatizzazione, pone la possibilità di impiego di tecnologie che fino a qualche tempo fa risultavano non propriamente convenienti o di difficile applicazione.
è il caso delle pompe di calore aerotermiche, sicuramente meno efficienti rispetto alle soluzioni geotermiche, ma oggi favorite, specie in piccole applicazioni residenziali, da un conveniente rapporto qualità/prezzo. Un nuovo bilancio tecnico/economico permesso appunto da mutate esigenze termiche degli edifici e dalla disponibilità di tecnologie ormai mature nell'impiego dei compressori con tipologia scroll.
La presenza di complessi residenziali il cui fabbisogno energetico si riduce sempre più, può giustificare in alcuni casi la scelta di pompe di calore ad aria in quanto si riduce pesantemente il fabbisogno energetico per la climatizzazione sia estiva che invernale e con esso, la potenza di pizzo che l'impianto deve fornire.
Si possono quindi costruire soluzioni a partire da pochi kw fino a potenzialità termiche di circa 35 kw ottenibili sia in raffrescamento che in riscaldamento.
L'aerotermia è ritenuta un'energia rinnovabile in quanto rinnovabile è la sorgente termica dalla quale viene assorbito e ceduto il calore. Tale sorgente, ovvero il nostro pianeta, è infatti caratterizzato da una capacità termica infinitamente grande, quasi inesauribile.
L'elevata efficienza dei processi funzionali di una pompa di calore ne fa di fatto, uno dei sistemi energeticamente più convenienti e rispettosi dell'ambiente anche in relazione alle emissioni di co2. In particolare, confrontandoci con un sistema di generazione del calore quale quello derivante dall'impiego di una caldaia a condensazione, e considerando l'attuale mix energetico nazionale, la richiesta di energia primaria per il funzionamento invernale di una pompa di calore ad alta efficienza è certamente minore rispetto a quanto richiesto ad una caldaia a condensazione quando la sua resa energetica (cop) supera mediamente il valore di circa 2,7.
Analogamente, per quanto riguarda l'analisi di impatto ambientale, quando il cop è prossimo a 2,7, la pompa di calore emette meno co2 di una caldaia a condensazione.
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