Illuminazione del corridoio: cosa valutare
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Quali scelte si possono fare durante la ristrutturazione di un appartamento per avere soluzioni illuminotecniche adeguate alle proprie esigenze, di design e che valorizzino gli spazi? Vediamo come effettuare l’illuminazione del corridoio e dell’ingresso. Si tratta di ambienti interessanti, che d... Leggi di più
Quali scelte si possono fare durante la ristrutturazione di un appartamento per avere soluzioni illuminotecniche adeguate alle proprie esigenze, di design e che valorizzino gli spazi? Vediamo come effettuare l’illuminazione del corridoio e dell’ingresso. Si tratta di ambienti interessanti, che dopo anni di trascuratezza, ritornano sulla scena dell’arredo residenziale.
Possibili soluzioni
Di recente sono tornate attuali tendenze dell’interior design grazie a cui gli ambienti domestici tornano ad avere funzionalità dedicate e sono molto caratterizzati: di conseguenza devono essere collegati da spazi che si trasformano e cambiano aspetto. Non sono più luoghi di passaggio ma spazi di sosta, dove ci si incontra con gli altri e dove sono inseriti arredi e accessori decorativi eleganti e con un preciso significato. L’illuminazione del corridoio è quindi fondamentale per definire le aree e dare loro una direzione precisa.
L’illuminazione del corridoio può adottare apparecchi incassati sul soffitto e lineari: in questo caso è bene controllare dove vanno posizionati gli arredi e gli oggetti a parete, come i quadri, per avere il risultato estetico migliore. Si consiglia di avere una lama di luce radente gli scaffali, le librerie e gli altri complementi per renderli più definiti. Si può procedere allo stesso modo se una delle pareti presenta decorazioni o texture di grande impatto oppure se è realizzata in un materiale particolare.
Si può creare un’atmosfera in stile galleria se l’illuminazione del corridoio si basa su apparecchi puntuali a soffitto posti in sequenza: questa soluzione consente di valorizzare tutti gli oggetti appesi sulle pareti (o su una sola), come specchi e quadri. Entrambe le soluzioni possono essere realizzate in un corridoio ristretto, in quanto un adeguato apporto di luce dà un effetto di dilatazione spaziale.
Cosa valutare
L’illuminazione del corridoio deve valutare quella degli altri ambienti di casa: si consiglia di non creare distacco con le stanze limitrofe, ma adottare la stessa intensità e qualità luminosa degli spazi confinanti. Per differenziare il corridoio si possono adottare apparecchi orientabili (ne esistono sia a soffitto che a parete) in grado di modulare la luce nei vari punti dell’ambiente, variandone anche l’intensità e il colore.
Se il corridoio è anche l’ingresso, si tratta del primo spazio dell’abitazione, grazie al quale si passa dall’esterno all’interno. Comunica quindi la personalità della casa e deve essere progettato con attenzione, soprattutto se si tratta di un ambiente ridotto.
In genere per l’illuminazione del corridoio si utilizzano luci fredde, tuttavia il colore va scelto volta per volta a seconda del risultato da ottenere. Inoltre è bene che l’attenzione luminosa sia focalizzata in un punto singolo: un’ottima soluzione consente di adottare lampade a parete di design. Infine il progetto illuminotecnico deve integrarsi con quello architettonico, valutando anche l’arredamento e le abitudini di vita degli abitanti della casa.
Glossario
Efficienza luminosa: rapporto tra il flusso luminoso e la potenza elettrica di una lampada; la sua unità di misura è lm/w. Il simbolo viene usato per indicare la resa energetica: più è alto il valore e il consumo di energia elettrica è minore.
Luminanza: rapporto tra l’intensità luminosa e la superficie luminosa apparente. Indica l’intensità luminosa e quella emessa da una lampada. I valori di luminanza sono molto alti nelle lampadine incandescenti e ridotti in quelle fluorescenti.
Angolatura del fascio di luce: il fascio di luce emesso da una lampada. Per un’illuminazione omogenea si utilizzano sorgenti luminose. Per un’illuminazione diretta il fascio di luce deve essere stretto con piccoli angoli di emissione.
Applique: lampade montate a parete. Sono ideali per una luce sfondo generale oppure per una luce direzionale supplementare. Esistono anche modelli direzionali e da esterno.
Flusso luminoso: quantità di luce emessa da una sorgente luminosa. Per le lampade a emissione indiretta viene espresso in lumen, mentre per quelle direzionali è in candele (cd): di conseguenza il flusso luminoso nominale consente di identificare la tipologia di lampada.
Circuito led: a differenza di una lampadina led (montata sul porta lampade), è integrato nel corpo illuminante. Si tratta di un elemento versatile per la forma piatta e l’alta luminosità.
Illuminazione diretta: l’80% del flusso luminoso ha un’angolatura di emissione di 120°.
Illuminazione a incasso: le lampade sono montate su cavità o controsoffitti, quindi è visibile soltanto la parte illuminante.
Illuminazione indiretta: il flusso luminoso è inferiore all’80% e ha un’angolazione di 120°.
Illuminazione soffusa: si tratta dell’effetto luce e viene ottenuto adottando diverse tipologie di illuminazione. L’effetto luce di un dispositivo illuminante si può modificare con un semplice dimmer.
Dimmer: dispositivo per regolare l’intensità luminosa; è montato sull’apparecchio, fisso oppure esterno.
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