Impianti solare termico
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Il concetto fondamentale della circolazione naturale è la semplicità di funzionamento e dei componenti.
Il liquido presente nel collettore, detto glicole, riceve il calore assorbito dalla superficie captante e sale in maniera naturale; salendo entra nell’intercapedine del serbatoio posto sopra ... Leggi di più
Il concetto fondamentale della circolazione naturale è la semplicità di funzionamento e dei componenti.
Il liquido presente nel collettore, detto glicole, riceve il calore assorbito dalla superficie captante e sale in maniera naturale; salendo entra nell’intercapedine del serbatoio posto sopra i pannelli e, attraverso la superficie di scambio, cede il calore all’acqua sanitaria contenuta in esso.
Una volta raffreddata, ridiscende nel collettore e completa così un circolo virtuoso detta appunto circolazione naturale.
E’ il sistema ideale per le utenze domestiche e le piccole comunità con consumi di acqua calda che arrivano a 3000 litri al giorno.
Gli impianti solari termici a circolazione naturale oggi offerti sul mercato – almeno quelli concepiti attraverso un attento studio anche dei materiali usati per la loro costruzione – si sono dimostrati essere una tecnologia arrivata a piena maturazione. Per questo motivo risultano essere la tipologia di impianto solare più diffusa al mondo; basti pensare che nella sola grecia la quasi totalità degli impianti è a circolazione naturale e fornisce ben il 53% della abitazioni.
Il pregio della circolazione naturale è il ridotto numero dei componenti che sono tre: pannelli solari, bollitore, valvole di sicurezza
Risulta chiaro che un sistema così semplice avrà difficilmente problemi di rotture o di malfunzionamento e si rivelerà essere soprattutto economico.
E’ anche per questo motivo che i tempi di ammortamento dei costi di acquisto e installazione sono molto brevi.
Di fondamentale importanza rimane comunque il dimensionamento: è assolutamente antieconomico installare accumuli troppo grandi o troppo piccoli rispetto alle reali esigenze dell’utente; il rapporto tra accumulo e superficie captante per questo tipo di impianti deve essere compreso tra 70 e 80 litri per ogni metro quadrato circa.
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